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Starship e la lezione di Musk: sbagliare per imparare

Dopo il test fallito Elon Musk si è congratulato coi suoi, affermando che oggi SpaceX ha «imparato» un sacco, e questa è effettivamente la filosofia di Musk, lontana mille miglia da quella delle agenzie aerospaziali

di Leopoldo Benacchio

La nave spaziale Starship di SpaceX esplode in volo per motivi di sicurezza

4' di lettura

Quello di oggi, 20 aprile 2023 è stato un fallimento o è stato un esperimento importante per il futuro? Si discuterà probabilmente parecchio sul lancio e successiva esplosione di Starship, il razzo più potente e grande mai costruito, su cui SpaceX, la compagnia spaziale di Elon Musk, sta lavorando dal 2016. Quel che è certo è che è stato uno spettacolo emozionante come pochi altri lanci di mezzi spaziali.

L’emozione del lancio, poi l’incidente

Tifo da stadio durante il conto alla rovescia da parte delle persone di SpaceX, una piccola folla riunita di fronte a grandi schermi presso il quartier generale di SpaceX a Hawthorne, in California,mentre Elon Musk stava come numero 1 in sala controllo.

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Boato, letteralmente, quando sono stati superati i 40 secondi dal lancio, la cifra a cui si era fermato lunedì scorso. Poi di nuovo batticuore quando il conto alla rovescia è stato riavvolto a 40 secondi e sospeso per un apio di interminabili minuti per ulteriori controlli, e poi via, con un vero e proprio ruggito dei 33 potenti motori Raptor, forse 5 di meno come vedremo, che hanno impresso la spinta iniziale per far decollare, lentamente i 120 metri circa dello Starship. Uno spettacolo veramente notevole per la maestosità del mezzo.

Tutto bene per i primi 3 minuti circa quando, a 39 chilometri di altezza, il secondo stadio, lo Starship vero e proprio, la navicella cargo da 50 metri che può portare 150 tonnellate di uomini e materiali, avrebbe dovuto staccarsi. Ma non è successo purtroppo. Il primo stadio, di potenza, è rimasto attaccato e il razzo ha iniziato a danzare in cielo, letteralmente. A questo punto, visto anche che il razzo aveva virato prendendo la direzione del suolo terrestre diventando potenzialmente molto pericoloso, è stato fatto esplodere a 30 chilometri di altezza.

Sbagliare per imparare

Kate Tice, di SpaceX, la commentatrice in diretta webcast del volo, non ha avuto esitazioni e in tempo reale, sorridendo, ha detto «Arrivare così lontano è incredibile», e questa è anche l'opinione di Musk che si è congratulato coi suoi affermando che oggi SpaceX ha «Imparato» un sacco, e questa è effettivamente la filosofia di Musk, lontana mille miglia da quella delle agenzie: sbagliare per imparare.

Fino a un certo punto comunque, viene da dire, ma lui persevera. Il prossimo volo dopo l'estate probabilmente, ora c'è da analizzare i tanti dati raccolti, recuperare i pezzi del razzo, che possono raccontare molto di quel che è successo, e soprattutto capire come mai almeno 5 dei motori del primo stadio non si sono accesi, o sono stati spenti, non è ancora chiaro in questi minuti post lancio.

Si è visto benissimo comunque dalle inquadrature dal basso che 5 razzi, disposti in cerchio, non erano luminosi, e quindi non funzionavano. Se la parte decollo è stata superata alla grande, non dimentichiamoci che è il razzo più alto e pesante mai costruito, il resto non è andato: il secondo stadio doveva arrivare a 233 chilometri di altezza e poi ammarare nell'Oceano vicino alla Hawaii, dopo 90 minuti di volo.

Starship, il razzo di SpaceX esplode in volo pochi minuti dopo il lancio di prova

Il bilancio

«Ora questo era un test di sviluppo. È un primo volo di prova di Starship. E l’obiettivo è raccogliere i dati e, come abbiamo detto, liberare il pad e prepararsi a ripartire», ha dichiarato John Insprucker, Principal Integration Engineer di SpaceX, durante la trasmissione in diretta «Quindi non sai mai esattamente cosa succederà. Ma come avevamo promesso, l’eccitazione è assicurata. E Starship ci ha regalato una conclusione piuttosto spettacolare a quello che è stato davvero un test incredibile fino ad ora».

Soldi andati in fumo a parte. Tanti spettatori sulla spiaggia del Golfo del Messico, a distanza di sicurezza, che hanno ammazzato l'attesa con i soliti hot dog cucinati in spiaggia, una tradizione ormai dei voli da Boca Chica, la base spaziale di SpaceX in Texas.

Un successo quindi, considerato anche che la strada intrapresa ancora nel lontano 2002 da Musk, fondando SpaceX, è lunga e ardua e l'obiettivo è portare l'umanità su Marte, passando prima per la Luna. Musk vuole arrivare a molti lanci di Starship, addirittura ogni giorno in prospettiva, con il booster del razzo che torna direttamente alla base di lancio, riducendo così in modo drammatico i costi. Si parla di pochi milioni a lancio, un prezzo incredibile se si pensa che potrà portare in cielo fino a 150 tonnellate di materiale e astronauti.

Il futuro di Starship

Si tratta di popolare di astronauti la Luna e costruire una stazione spaziale attorno al nostro satellite, un programma che richiede decine di viaggi. È il programma Artemis lanciato da Nasa, con Europa, Canada e altri. Musk vuole per questo sostituire il criticatissimo SLS, Space Launch System di Nasa, che ha una spinta al decollo metà di Starship, e può portare solo 27 tonnellate di materiale e astronauti. Un confronto impietoso, anche se bisogna dire che SLS alla Luna la prima volta, mesi fa, ci è arrivato e tornato.

Dagli errori si impara e la produzione di tanti esemplari di Starship continua, Musk vuole arrivare pronto al programma lunare e comunque ha già venduto due voli a dei privati, tanto ricchi quanto temerari, che vogliono andare a vedere la Luna da vicino, sulle orme di Jules Verne.


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