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Startup, raddoppiano i mega-round. Scalapay guida la top 5

Secondo lo studio “Venture Capital Barometer 2021”, infatti, i finanziamenti distribuiti alle nuove imprese innovative hanno raggiunto e superato la soglia del miliardo di euro

di G.Rus

(Tierney - stock.adobe.com)

4' di lettura

I numeri magari non diranno sempre tutto ma spesso e volentieri offrono una precisa fotografia delle dinamiche che caratterizzano un determinato fenomeno. E quando parliamo degli investimenti operati in Italia a beneficio delle startup e delle scaleup da parte dei fondi di venture capital, ecco che il bilancio 2021 descritto da EY è più che soddisfacente e assai confortante in prospettiva futura. Secondo lo studio “Venture Capital Barometer 2021”, infatti, i finanziamenti distribuiti alle nuove imprese innovative hanno raggiunto e superato la soglia del miliardo di euro, toccando precisamente quota 1.243 milioni di euro. Il raffronto con l'anno precedente è in due indicatori: raddoppio del volume di investimenti (cresciuti del 118% rispetto ai 569 milioni di euro del 2020) e salto triplo per il numero delle operazioni, salite a 334 rispetto alle 111 di dodici mesi prima.

Raddoppiano i mega round. Scalapay guida la top 5

Fra i dati che spiccano maggiormente dal Venture Capital Barometer c'è sicuramente quello relativo alla composizione dei finanziamenti conclusi. I round superiori ai 20 milioni di euro, nello specifico, sono passati da 6 a 12 e hanno portato complessivamente nelle casse di startup e scaleup 657 milioni di euro (nel 2020 ci si fermati a 245 milioni), confermando secondo gli esperti la rinnovata fiducia degli investitori, disponibili a fornire maggiore supporto (e capitali) alle realtà innovative del Paese. Un incremento notevole è stato registrato inoltre nel numero di deal pre-seed e seed: rispetto ai 53 del 2020, si è arrivati ai 233 dell'anno passato, creando i presupposti per una continuità di crescita negli anni futuri basata su un'ampia base di aziende emergenti. Notevole, infine, è stata anche l'accelerata dei round in fase “late venture capital” e “growth equity”, che hanno superato in modo consistente il dato storico medio. e testimoniano una significativa maturazione delle startup all’interno del mercato italiano. In testa alla classifica delle operazioni che hanno raccolto i finanziamenti più consistenti nel 2012 troviamo Scalapay, che ha finalizzato due round da circa 140 milioni di euro e 40 milioni di euro, Newcleo (che ha raccolto circa 100 milioni di euro); Casavo (90 milioni di euro in due operazioni), Everli (85 milioni) e BrumBrum (65 milioni).

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I motori della crescita aspettando il PNRR

Il superamento delle restrizioni legate allo scoppio della pandemia da una parte e i cambiamenti nei comportamenti di consumo e nei modelli operativi delle aziende, in risposta ai quali molte nuove imprese innovative hanno ridefinito il proprio posizionamento e la propria strategia, dall'altra: sono questi i principali fattori che hanno spinto verso l'alto nel 2021 gli investimenti di venture capital in un clima di generalizzata fiducia che induce a pensare ovviamente positivo. Secondo gli esperti di EY, insomma, non mancano segnali incoraggianti per un'ulteriore fase di crescita e di maturità del sistema, anche se in molte economie europee la crescita degli investimenti nelle startup sta avvenendo a ritmi superiori a quelli italiani grazie a una più ampia disponibilità di risorse attivabili (pubbliche e private) e di infrastrutture e servizi più capillari”. Lacune non indifferenti, a cui dovrebbe e potrebbe provvedere il PNRR con gli stanziamenti previsti a sostegno di startup e Pmi innovative (circa 2,5 miliardi di euro in fondi a disposizione del Mise in tal senso). E poi, come ha osservato Gianluca Galgano, Startup and Venture Capital Leader in EY, c'è il fenomeno exit, “una componente fondamentale di un ecosistema di startup maturo, perchè permettono la redistribuzione della liquidità verso gli investitori rilanciando il volano degli investimenti con un effetto moltiplicativo. L'Italia dimostra ancora una certa immaturità nella valorizzazione delle proprie imprese in fase di scalup e conseguentemente nel numero di eventi di liquidità, ma il percorso tracciato nel 2021 e agli inizi di quest'anno lascia spazio a un cauto ottimismo”.

Distribuzione geografica e per settori

Se ragioniamo in termini di terreno più fertile e promettente per le startup italiane, per numero di operazioni di finanziamento concluse dai VC e per volume di capitali raccolti dalle proprie imprese, la Regione che tira il gruppo è come ampiamente immaginabile la Lombardia, che si prende due terzi della raccolta totale (oltre 820 milioni) con 175 deal. In generale, il trend è positivo per tutto il Nord Italia e per il Centro (in particolare per il Lazio), mentre decisamente più limitati sono i risultati conseguiti nel Sud Italia, che ha portato a casa una percentuale esigua degli investimenti complessivi. Dal punto di vista delle industry messe nel mirino dai venture capital, il settore Foodtech comanda il ranking con oltre 260 milioni di euro raccolti e alcuni fra i round più importanti del 2021 (Everli, Cortilia e Tannico). Alle sue spalle il Fintech con 255 milioni di euro (di cui 140 milioni finiti a Scalapay) e l'Energy con circa 164 milioni di euro (grazie soprattutto ai 100 milioni di Newcleo, startup che sviluppa tecnologie per la produzione di energia nucleare pulita). Chiudono la classifica, nell'ordine, i settori Proptech e Health & Lifescience, in cui sono stati investiti rispettivamente circa 147 e 99 milioni di euro. La scommessa ESGSe questi cinque comparti rappresentano il 75% della raccolta totale dell'anno, il motore di sviluppo prossimo venturo pare possa essere la sostenibilità: nel 2021 sono state censite 66 operazioni di investimento in startup focalizzate a vari livelli su questo tema (contro le 21 dell'anno precedente) per un valore di 290 milioni di euro, un quarto degli investimenti totali. Il 2022 sarà l'anno della piena maturità per il fenomeno ESG, acronimo che sta per Environmental, social and corporate governance? Sono in molti ad esserne convinti.


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