Stipendi, a Milano i profili tech guadagnano 13mila euro in più che a Catania
Nel rapporto di Experis ManpowerGroup sulle Tech cities i tre profili più richiesti sono data scientist architect, java developer e SAP manager
di Cristina Casadei
I punti chiave
3' di lettura
Milano si conferma la tech city d’Italia, quella dove si concentra il maggior numero di ricerche di profili legati ad It e digitale. Ma anche la città dove questi profili guadagnano di più. Per un profilo di middle seniority si parla di retribuzioni annue lorde medie di 85mila euro, mentre se prendiamo la media degli annunci si scende a 52mila. Molti di più di quelli che si guadagnano a Catania dove la busta paga a parità di tutto si ferma a 39.100 euro.
Lo si legge nella terza edizione di Tech Cities, lo studio promosso da Experis, brand di ManpowerGroup da cui emerge che i tre profili più richiesti sono data scientist architect, java developer e SAP manager. Tra le tech cities italiane, sicuramente Milano è quella che offre le retribuzioni più alte, seguita da Roma, Padova, Bologna, Verona, Torino, Udine e Bari. Le città dove si guadagna di meno sono invece Napoli e Catania dove le Ral sono in media sotto i 40mila euro annui.
Assunzioni in aumento nel settore It&digital
Per il secondo trimestre, secondo le previsioni del rapporto Tech Cities, in Italia il settore IT&Digital prevede un aumento netto delle assunzioni del +25%. Ma deve fare i conti con un tema che caratterizza il nostro mercato del lavoro e cioè il fatto che le competenze IT e Data sono al primo posto tra quelle più difficili da trovare per i datori di lavoro.
Dove si concentrano le offerte
L’81% delle offerte di lavoro in Italia per profili IT&Technology viene da 10 province: Milano, Padova, Torino, Roma, Bari, Napoli, Bologna, Udine, Verona e Catania. Milano e la capitale da sole coprono oltre la metà degli annunci. Se i tre profili più richiesti nelle Tech Cities sono il Data Scientist o Architect, il Java Developer e il SAP Manager, va però detto che ci sono delle differenze rilevanti tra una città e l’altra.
Boom della cyber security
In particolare, un dato interessante riguarda la ricerca di profili specializzati nella Cyber Security, che sfiora il 90% delle richieste all’interno delle Tech Cities, concentrandosi soprattutto a Milano, Roma e Bologna. Questo a conferma di un trend in continua crescita: la sicurezza informatica, la gestione dei dati e l’utilizzo corretto delle infrastrutture digitali sono ormai tra le priorità aziendali e sempre più connesse alla brand reputation.
Smart working centrale
Tra i profili it che sono molto ricercati e hanno retribuzioni sopra la media nazionale, c’è molta attenzione alla flessibilità nel posto di lavoro. Lo smart working è infatti un requisito preferenziale e determinante: per le aziende che offrono questa soluzione di lavoro agile, aumentano le opportunità di attraction, anche oltre i confini regionali, e massimizzano la retention dei professionisti IT&Technology.
Divario nord e sud in busta paga
Tra nord e sud c’è una differenza salariale importante: se, considerando una middle seniority, la RAL media più alta dei professionisti IT, Digital e Technology è a Milano ed è pari a 52.000 euro, a Catania scende a 39.100. Più nel dettaglio, dopo il primo posto di Milano seguono parimerito le città di Roma e di Padova, che si fermano a poco più di 45mila euro. A seguire, Bologna con 44.900 euro e Verona con 44.700 euro. Subito dopo Torino con 44.200 euro e Udine con 43.500. Poco sopra la soglia dei 40mila troviamo Bari (40.500 euro), mentre sotto troviamo Napoli (39.500 euro) e appunto Catania (39.100 euro). Ma il divario nord-sud potrebbe annullarsi sempre più grazie alla possibilità di lavorare da remoto. Come spiega il direttore di Experis Italia, Josè Manuel Mas, il futuro appartiene al talento tecnologico che ha ormai «un ruolo rilevante all’interno di qualsiasi business e settore. Si tratta di figure essenziali e che continueranno a esserlo anche in futuro. Gli stessi talenti evolvono: emergono nuove professionalità, quelle tradizionali si trasformano e la commistione tra management aziendale e strategia digitale è sempre più stretta».
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