Sui viali urbani il Tutor rischia di diventare fuorilegge
La bozza del Dm atteso dal 2010 pone stretti vincoli di impiego
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I controlli della velocità media potrebbero essere di fatto impossibili sulle strade urbane di scorrimento (quelle a doppia carreggiata su cui il limite può arrivare a 70 km/h perché gli incroci sono solo semaforizzati e la sosta è consentita solo sulle complanari). La bozza del decreto ministeriale che dovrebbe riordinare collocazione e uso di tutti i misuratori di velocità, atteso da oltre 12 anni perché previsto dalla legge 120/2010, prevede tre vincoli a Tutor e affini su queste strade: i controlli sarebbero consentiti solo se il limite è uguale su quasi tutto il tratto controllato (può variare solo sul 10% di esso) e se durante il percorso ci sono accessi e uscite da cui però non transita più del 10% del traffico (condizione ripresa da un vecchio parere e molto penalizzante in città). Inoltre, se il limite è sotto i 70, devono esserci «criticità di tracciato» o di larghezza della strada: altrimenti non si può installare un sistema di controlli della velocità media.
Se ne è discusso in Conferenza unificata il mese scorso e i Comuni, tramite l’Anci, si sono opposti. La bozza sarà quindi riesaminata nelle prossime sedute.
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