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Superbonus, emendamenti al voto: ecco le ultime novità

Diverse le novità in arrivo, sia in materia di cessione dei crediti che di detrazioni. Ecco le principali

Rush finale sul Superbonus, pressing sulle banche

2' di lettura

Continua il lavorìo di emendamenti al decreto superbonus in vista del voto in Commissione Finanze alla Camera previsto per lunedì 27 marzo. Diverse le novità in arrivo, sia in materia di cessione dei crediti che di detrazioni. Ecco le principali.

Nel pacchetto delle ultime riformulazioni si consolida, infine, l'estensione dello spalmacrediti a 10 anni, introdotto da fine 2022 dal decreto Aiuti quater (Dl n. 176/2022): quel meccanismo prevede la possibilità di optare per un'estensione del tempo di utilizzo del credito di imposta (e non della detrazione) da quattro a dieci anni.
L'ipotesi è di spostare il termine per i crediti che accedono a questa chance dalle prime comunicazioni effettuate entro il 31 ottobre 2022 fino al 31 marzo 2023: si tratterà di crediti già comunicati, perché la legge di conversione entrerà presumibilmente in vigore il 17 aprile.
La possibilità sarà estesa dal solo superbonus al bonus barriere architettoniche e al sismabonus.

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Scudo rafforzato per chi compra dalle banche

Si va inoltre verso un ulteriore allargamento dell’esclusione dalla responsabilità in solido nell’acquisto dei crediti del superbonus, comprendendo tutti i cessionari che acquistano da una banca. Lo prevede sempre un emendamento riformulato al decreto sulla cessione dei crediti, che insieme ad altri sarà sottoposto lunedì al voto della commissione Finanze della Camera.

L’estensione

Il decreto già esclude dalla responsabilità i cessionari dei crediti di imposta che dimostrino di aver acquisito i crediti e che siano in possesso di una specifica documentazione. La modifica estende ulteriormente l’ambito dell’esclusione dal concorso nella violazione a tutti i cessionari che acquistano i crediti d’imposta da una banca o da altra società appartenente al gruppo bancario della medesima banca, o da una società quotata o da altra società appartenente al gruppo della medesima società quotata, sempre a condizione che il soggetto cedente abbia provveduto a rilasciare un’attestazione di possesso della documentazione relativa alle opere che hanno originato il credito di imposta

I documenti

Un altro emendamento riformulato, inoltre, integra la l’elenco dei documenti da possedere, prevedendo tra l’altro anche la visura catastale storica, modifiche sulla documentazione sull’efficienza energetica e sugli obblighi di riciclaggio e aggiungendo la documentazione per gli interventi di riduzione del rischio sismico e il contratto di appalto tra chi ha realizzato i lavori e il committente.

Verso il ripristino dello sconto-cessione per Iacp e onlus

Si va verso il ripristino dello sconto in fattura e della cessione del credito per gli istituti per le case popolari (Iacp), le onlus e il terzo settore. Lo prevede un emendamento riformulato al decreto legge sulla cessione dei crediti del superbonus, che esclude dal blocco questi tre soggetti, che devono risultare - si precisa nel testo - “già costituiti alla data di entrata in vigore” del decreto.

La riformulazione

La modifica riformula 33 emendamenti presentati un po’ da tutti i partiti, sia di maggioranza che di opposizione: nel testo si precisa che il parere favorevole ai 33 emendamenti è subordinato a questa riformulazione. La modifica sarà sottoposta domani all’esame della commissione Finanze della Camera, che riprende le votazioni sugli emendamenti, ma su questo tema era già stato trovato un accordo di massima nei giorni scorsi.

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