Terme, golf e benessere: parte il piano di rilancio di Fiuggi
Quattro imprenditori hanno vinto la gara del Comune per la concessione trentennale del complesso: investiti subito 6 milioni. Obiettivo internazionalizzare con qualità dell'offerta e alta ristorazione
di Nicoletta Picchio
2' di lettura
Rilanciare le terme e tutto il territorio, con un marchio forte come Fiuggi. Facendo perno sull’acqua, apprezzata già in epoca romana; sulla grande storia degli impianti: la Fonte Bonifacio VIII, costruita all’inizio del secolo scorso in stile liberty e poi ampliata e ristrutturata negli anni ’50 dall’architetto Luigi Moretti, e la Fonte Anticolana, inaugurata negli anni ’20, inserita in un vastissimo parco naturale; e sul campo da golf, uno dei più antichi d’Italia, data di nascita 1928.
Per questa realtà sta cominciando una nuova era, esempio di privatizzazione, con quattro imprenditori che a gennaio hanno vinto la gara indetta dal Comune per la concessione trentennale di tutto il complesso. Tre di loro legati al territorio: Maurizio Stirpe, presidente del gruppo Prima Sole Components, è di Frosinone, presidente del Frosinone Calcio, vice presidente di Confindustria per le Relazioni industriali; Francesco Borgomeo è presidente di Saxa Gres e dell’Area comprensoriale di Cassino di Unindustria. La presidenza della holding, battezzata Salus per aquam, è stata affidata a Gianfranco Battisti, ex ad di Ferrovie dello Stato, che è proprio nato a Fiuggi; quarto socio Nicola Benedetto, unico non del Lazio, imprenditore alberghiero ed editore.
«Ci ha spinti l’amore per il territorio, il desiderio di ricostruire un valore, condividendo con gli stakeholder un bene comune che parte da un marchio noto e storico come Fiuggi, la sua acqua e ciò che ruota intorno. In una logica di sostenibilità», dice Battisti. Non solo Fiuggi, città dell’acqua, della salute, benessere e sport: il progetto guarda anche oltre, ai comuni vicini, per un rilancio del turismo, con una visione di lungo periodo.
«Fiuggi ha tutte le caratteristiche per essere rilanciata, oggi l’approccio al benessere è ampio e con modalità nuove rispetto al passato», dice Battisti, che annuncia una immediata novità: l’accordo con il policlinico Gemelli di Roma per un programma di longevity. «L’offerta andrà completamente modificata, andando oltre la cura idropinica». Benessere a 360 gradi, quindi. Attraendo anche stranieri, grazie alla vicinanza con la Capitale.
Il cammino comunque sarà lungo: sono già stati investiti 6 milioni, si pensa ad altri 10 circa nel giro dei prossimi anni. Va riorganizzato innanzitutto lo stabilimento dell’acqua Fiuggi, potenziando la produzione e la presenza sui mercati internazionali. «Puntiamo al segmento di nicchia dell’alta ristorazione». Altro impegno, le terme: la Fonte Bonifacio VIII sarà dedicata maggiormente alla salute, con il programma longevity; la Fonte Anticolana sarà più per il grande pubblico: «vogliamo riaprire il teatro, chiuso del 2013, con la Fondazione Fiuggi rilanciare il Premio Fiuggi».
Ci sono prospettive anche di aumento dell’occupazione: oggi complessivamente tra terme, stabilimento e golf gli occupati, nell’alta stagione, sono 150. Ma aumenteranno a mano a mano che andranno avanti gli investimenti. E poi c’è l’indotto: «attorno alle terme, al golf, si creerà un ecosistema integrato, di cui per esempio gli alberghi saranno protagonisti». Il golf, sottolinea Battisti, è un ulteriore biglietto da visita importante, andrà inserito nei calendari delle grandi competizioni.
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