Tra agritech e foodtech (ma anche cultura) l’innovazione vista dalle Bcc
Scelti i «campioni” del Bcc Innovation Festival del Gruppo Bcc Iccrea che sono accompagnati verso il mercato. Al via la seconda edizione
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Un essicatore di rifiuti umidi da casa, la produzione agricola di prodotti alimentari orientali a chilometro zero, il micro-cristallo che abilita che abilita i fertilizzanti bioogici, la piattaforma per la fruizione del patrimonio artistico e culturale.
Sono i quattro progetti selezionati per il percorso di incubazione della prima edizione di Bcc Innovation Festival, l’iniziativa del Gruppo Bcc Iccrea per lo sviluppo di idee imprenditoriali in ambito di innovation technology di cui viene ora lanciata la seconda edizione.
La prima edizione, che ha visto coinvolte tutte le Bcc del gruppo BCC Iccrea, ha registrato la partecipazione di più di 80 innovatori che hanno presentato 55 idee. Ora i candidati alla nuova edizione hanno tempo fino al 31 gennaio per presentare le loro proposte.
L'iniziativa non si limiterà alle idee che meritano un affiancamento per proporsi al mercato, nella fase conosciuta come “pre-seed”, ma anche a quelle realtà che sono già avviate e che, trovandosi nella fase “growth”, possono accrescere le loro potenzialità ed efficacia d'azione sia all'interno che fuori dal mercato domestico.
Una volta individuate le candidature, queste saranno presentate con un pitch online davanti al Comitato scientifico del Festival che selezionerà insieme a Knowledge Institute i Champions per la fase finale, il Road to Festival. In questo secondo step, i Champions prescelti riceveranno un ciclo di formazione per preparare una presentazione tecnica del progetto da illustrare, dopo 3 mesi, alla giuria del Festival Day.
In questa occasione saranno scelti i progetti vincitori che, accompagnati da un mentore, vivranno poi un ciclo dedicato di incubazione o di accelerazione, a seconda del grado di maturità del progetto. L'accompagnamento operativo dei vincitori ha una durata di circa tre mesi e un controvalore di 30 mila euro.
Per quanto riguarda la prima edizione ai tre Champion prescelti si è affiancato un progetto scelto dal partner Bain&Co.
Essicarino, incubato con Lazio Innova e Simbiosi, è il progetto di un essiccatore di rifiuti umidi per uso domestico, che si propone come la risposta europea all'unica soluzione ad oggi progettata, fornita da un'azienda coreana che produce un essiccatore free-standing.
Oriental Italia (incubazione con Lazio Innova) nace dall'esperienza distributiva di prodotti alimentari orientali, che oggi vira il proprio obiettivo verso produzioni agricole locali e sostenibili di materie prime asiatiche come le alghe e il riso, che si uniscomno a una piattaforma e-commerce B2B e B2C già attivata e operativa.
Microsap, incubata con Reti ed Entopan, è il progetto che si basa sul brevetto di un micro-cristallo strutturato che porta nelle colture agricole oli essenziali associati a componenti fitoterapici e microelementi come rame e zinco. La soluzione consente di applicare sulla pianta un fertilizzante protettivo che non necessita di aggrappante preventivo, e che può avere una formulazione completamente compatibile con l’agricoltura biologica.
Ai tre Champions si è aggiunto un quarto progetto, che si è visto assegnare il premio speciale “Bain Boost Program”. E-Muse, accompagnato da Bain & Company, è uno strumento pensato per accrescere la fruibilità del patrimonio artistico, culturale e museale. Attraverso una piattaforma online si potrà visitare qualsiasi mostra, grazie all'unione delle tre principali componenti di una esposizione interattiva ad altissima definizione: video, audio e tecnologia 3D.
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