Tribunale ordina a Christie’s di restituire tela confiscata
La Maddalena di Van Der Werff durante la seconda guerra mondiale fu confiscata agli eredi di Proust insieme ad altre 40 opere d'arte
di Redazione
I punti chiave
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Il tribunale di Parigi ha ordinato alla casa d’aste Christie’s di restituire agli eredi di un banchiere francese e lontano parente dello scrittore Marcel Proust la tela “La Maddalena penitente”, dipinta nel 1707 dall’artista olandese Adriaen Van Der Werff che faceva parte della collezione di proprietà di Lionel Hauser, cugino di Marcel Proust, noto per aver aiutato lo scrittore nelle sue finanze fino al 1920. L’opera è stata venduta da Christie’s nel 2005 per 60.000 sterline. Gli avvocati degli eredi hanno affermato che, all’epoca della vendita, la voce di catalogo dell’opera non conteneva alcun riferimento alla precedente proprietà di Hauser. La tela è stata rimessa in vendita da Christie’s a Londra nel 2018.
La confisca e la ricomparsa
La tela era stata confiscata dalle proprietà di Lionel Hauser durante la Seconda Guerra Mondiale, il collezionista dovette affrontare la minaccia della deportazione e alla fine si rifugiò nel sud della Francia. Si ritiene che un totale di 40 opere d’arte siano state prese dai nazisti quando la residenza parigina di Hauser fu saccheggiata nel 1942. Prima della sua morte per cause naturali, avvenuta nel 1958, il finanziere ebreo cercò di ricorrere in Germania per recuperare le opere rubate, ma non ci riuscì.
Christie’s ha notificato ai discendenti del collezionista la ricomparsa del dipinto nel 2018, quando è stato messo in vendita da un anonimo collezionista britannico. Secondo un avvocato che rappresenta sei eredi di Hauser nella controversia, Christie’s ha cercato senza successo di facilitare una mediazione privata tra gli eredi e il proprietario del dipinto, non nominato dalla casa d’aste, al fine di raggiungere un accordo.
Il gran rifiuto e l’annullamento della vendita
L’attuale proprietario ha rifiutato di farsi avanti durante il processo. Christie’s, citando le norme legali del Regno Unito, si è rifiutata di identificare il proprietario dell’opera e ha trattenuto il dipinto a Londra presso un deposito. Il tribunale di Parigi ha ordinato a Christie’s di rivelare l’identità del proprietario del dipinto, nonché i dati relativi alla vendita e all’attuale ubicazione del quadro, e di pagare agli eredi 10.900 dollari di spese processuali.
La sentenza ha anche dichiarato “nulle” tutte le vendite dell’opera dopo la sua confisca nel 1945, registrata negli archivi pubblici. Christie’s ha sostenuto che una norma britannica consente di mantenere il titolo dell’attuale proprietario per sei anni dall’acquisto senza che sia mai stata presentata una richiesta di risarcimento. In una prima richiesta di risarcimento presentata lo scorso luglio, gli eredi hanno contestato la decisione di Christie’s di nascondere l’identità dell’acquirente, basandosi su un’ordinanza francese del 1945 che stabilisce i limiti di tempo per le richieste di restituzione. Gli eredi hanno inoltre affermato che tale ordinanza dovrebbe consentire di giudicare il caso al di fuori del Regno Unito.
Nel 2019, Christie’s ha valutato l’opera tra le 30.000 e le 50.000 sterline (37.000-61.000 dollari), inizialmente la casa d’asta aveva proposto di vendere il dipinto e di dividere il ricavato tra l’attuale proprietario e gli eredi Hauser. “Le discussioni tra Christie’s Londra e i miei clienti non hanno avuto successo perché i miei clienti non hanno ritenuto soddisfacenti le proposte di Christie’s”, ha dichiarato ad Artnews Charlotte Caron, avvocato degli eredi. Ha aggiunto che non c’è stato alcun tentativo di “mediazione legale” da parte di Christie’s, sebbene un portavoce della casa d’asta afferma che “si attende ora di concludere la questione con gli eredi della famiglia Hauser”. Il portavoce di Christie’s non ha detto se la casa d’aste si appellerà alla decisione.
I casi precedenti
Secondo l’avvocato Caron, il caso è uno dei pochi in Francia in cui i tribunali hanno utilizzato l’ordinanza francese del 1945 per ordinare la restituzione di un’opera d’arte saccheggiata dai nazisti e situata all’estero. Nel 2018, quando un tribunale francese ha utilizzato l’ordinanza per costringere i collezionisti americani Bruce e Robbi Toll a cedere un dipinto di Camille Pissarro saccheggiato durante la guerra, ha sollevato dibattiti sul potere dell’ordinanza, vecchia di decenni, sulle transazioni con l’estero. In quel caso, un giudice ha stabilito che la norma francese del 1945 annullava la vendita originale del Pissarro, rendendo l’acquisto dei Toll non valido. Caron ha osservato che Christie’s potrebbe appellarsi alla decisione del tribunale di Parigi o chiedere di bloccare la restituzione del dipinto nel Regno Unito.
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