Ucraina, ultime notizie. Usa: Nessuna indicazione di armi nucleari russe a Minsk. Armi a Kiev, Putin: superate tutte le linee rosse
I punti chiave
- Usa, nessuna indicazione di armi nucleari russe a Minsk
- Putin, l'Occidente ha superato tutte le linee rosse con le armi a Kiev
- Grano: Tajani, accordo fortunatamente rinnovato, è fondamentale
- Mosca, esplosione nella regione di Tula causata da un drone
- Varsavia, armi nucleari in Bielorussia ulteriore minaccia a pace in Europa
- Podolyak, con le armi in Bielorussia Putin ammette che ha paura
- Wagner ha il pieno controllo dell’impianto Azom a Bakhmut
- Borrell, dopo armi nucleari a Bielorussia pronti a nuove sanzioni
Russi bombardano due villaggi nella regione di Chernihiv
“Le truppe russe hanno bombardato oggi due villaggi di confine nella regione di Chernihiv”. Lo riferisce, scrive Ukrinform, il Comando Operativo del Nord dell’ Ucraina in un post su Telegram. “Sono stati registrati due attacchi da parte delle truppe russe nella zona di confine della regione di Chernihiv “, si legge nel rapporto. “Dalle 14:40 alle 15 i russi hanno bombardato l’area del villaggio di Karpovychi, danneggiando una casa e senza causare vittime tra la popolazione. Dalle 17:25 alle 17:55 il nemico ha bombardato l’area del villaggio di Bleshnia” e anche in questo caso “non ci sono state segnalazioni di vittime tra la popolazione locale o danni alle infrastrutture civili”, prosegue il report.
Calcio: Euro 2024, tributo dello stadio di Wembley all’Ucraina
Commozione allo stadio di Wembley dove l’Inghilterra ha ospitato l’ Ucraina per la seconda giornata del girone C (vinta dagli inglesi) di qualificazione ad Euro 2024. I giocatori ucraini sono entrati in campo con la bandiera della loro nazione sulle spalle e sono stati accolti da un lungo applauso da parte del pubblico. Chiaro il riferimento alla guerra in corso in Ucraina. Prima del fischio di inizio, le due nazionali hanno posato per una foto a centrocampo con una bandiera ucraina e la scritta “Peace”. Sugli spalti anche qualche migliaio di tifosi ucraini, alcuni dei quali rifugiati e invitati dalla stessa federazione inglese.
Kiev: «La Cpi su Putin mostra che è cambiato tutto»
Il mandato di arresto contro Vladimir Putin emesso dalla Corte penale internazionale è il segnale che il mondo sta cambiando, secondo il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Dmytro Lubinets il quale, in un’intervista all’Ansa a Kiev, sottolinea anche l’importanza dell’apertura di un ufficio della Cpi nella capitale ucraina annunciata nei giorni scorsi, descrivendola come un altro passo verso una collaborazione piena con il tribunale internazionale.
Kiev, 4 feriti gravi nella regione di Kherson
“Quattro civili nella regione di Kherson in Ucraina sono rimasti gravemente feriti a seguito della detonazione di ordigni”. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, Oleksandr Prokudin, citato da Ukrainska Pravda, precisando che i “feriti sono gravi e sono stati ricoverati in ospedale”. Si tratta di un “uomo rimasto ferito vicino al villaggio di Kostyrka del distretto di Visokopil, che si è imbattuto in una mina lasciata in un campo da un russo - precisa Prokudin -. Qualche ora prima, altre tre persone sono rimaste ferite nel distretto di Berislav, vicino ai villaggi di Ishchenko e Ivanivka”.
Amb.Kiev, accordo di pace solo con il ritiro delle truppe russe
“Le condizioni” per la pace sono quelle “espresse già tante volte: vogliamo tornare ad avere il controllo su tutto il nostro territorio e ai confini internazionalmente riconosciuti. Non è solo il desiderio di alcuni politici ucraini ma è sostenuto da più del 90% della popolazione. Quindi qualsiasi altro sviluppo o alternativa non penso che sarà accettata dal popolo. Noi vogliamo che la Russia ritiri tutte le sue truppe militari dall’ Ucraina e poi possiamo trattare l’accordo per la pace”. Lo ha detto, rispondendo ad una domanda dell’ANSA, l’ambasciatore d’Ucraina in Italia Yaroslav Melnyk a margine del ’Galà di beneficenza per l’Ucraina’ organizzato a Bari.
Usa, nessuna indicazione di armi nucleari russe a Minsk
Gli Stati Uniti non hanno “alcuna indicazione” che la Russia abbia trasferito armi nucleari alla Bielorussia né che il presidente russo Vladimir Putin si stia preparando ad usare armi nucleari in Ucraina: lo ha detto portavoce del Consiglio della sicurezza nazionale John Kirby alla Cbs. “Non abbiamo alcuna indicazione che abbia mantenuto il suo impegno o che qualche arma nucleare sia stata trasferita”, ha dichiarato, commentando l’annuncio di Putin che Mosca dispiegherà armi nucleari tattiche in Bielorussia.
Grano: Tajani, accordo fortunatamente rinnovato, è fondamentale
L’accordo sull’export del grano dall’ Ucraina “per fortuna è stata rinnovato. Vediamo quanto durerà, si tratta di un tema fondamentale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di un intervento alla scuola politica della Lega.
Mosca, esplosione nella regione di Tula causata da un drone
L’esplosione di stanotte nella città russa di Kireyevsk, nella regione di Tula , è stata causa da un drone. Lo riporta l’agenzia russa Tass citando un portavoce delle forze dell’ordine locali. “L’esplosione nella regione di Tula è stata causata da un veicolo aereo senza pilota da ricognizione tattica”, ha detto il portavoce.
L’agenzia di stampa russa Tass ha riferito che le autorità hanno identificato il drone come un Tu-141 ucraino entrato in servizio nell’esercito sovietico negli anni ’70 ma è stato ritirato dal servizio nel 1989, quindi reintrodotto in Ucraina nel 2014. Ha un’autonomia di circa 1.000 chilometri. L’esplosione è avvenuta a circa 300 chilometri dal confine con l’Ucraina e 175 chilometri a sud di Mosca. Il notiziario russo Meduza, con sede in Lettonia, ha riferito che l’esplosione ha lasciato un cratere di circa 15 metri di diametro e cinque metri di profondità.Varsavia, armi nucleari in Bielorussia ulteriore minaccia a pace in Europa
La Polonia ha condannato il dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia annunciato dal presidente russo Vladimir Putin . “Condanniamo questa intensificazione della minaccia alla pace in Europa e nel mondo”, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri a Varsavia, secondo l’agenzia di stampa polacca Pap.
Podolyak, con le armi in Bielorussia Putin ammette che ha paura
“ Putin è troppo prevedibile. Facendo una dichiarazione sulle armi nucleari tattiche in Bielorussia, ammette che ha paura di perdere e tutto ciò che può fare è spaventare con le tattiche. Secondo: dichiara ancora una volta il suo coinvolgimento nel crimine. La violazione del trattato di non proliferazione nucleare”. Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Wagner ha il pieno controllo dell’impianto Azom a Bakhmut
Il Gruppo Wagner avrebbe preso il “pieno controllo” dell’impianto metallurgico Azom, nel nord della città di Bakhmut. Lo riportano alcuni media russi, tra cui Ria Novosti, in base a un video pubblicato nello spazio che riprende i combattenti della milizia in tutto l’impianto. Non ci sono commenti o conferme per il momento da parte ucraina.
Borrell, dopo armi nucleari a Bielorussia pronti a nuove sanzioni
“Il dispiegamento di armi nucleari russe in Bielorussia significherebbe un’escalation irresponsabile e una minaccia alla sicurezza europea. La Bielorussia può ancora fermarlo, è una loro scelta. L’Ue è pronta a rispondere con ulteriori sanzioni”. Lo ha scritto su twitter, Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per la politica estera.
Kiev chiede riunione Cds Onu dopo armi nucleari a Bielorussia
Il ministero degli Esteri ucraino ha chiesto la convocazione di una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in merito al dispiegamento di armi nucleari tattiche russe in Bielorussia. “Chiediamo di convocare immediatamente una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a questo scopo”, la dichiarazione del ministero degli Esteri ucraino.
De Corato (FdI), in Aula misure per chi fugge da furia Putin
“Domani approda in Aula a Montecitorio il primo Decreto aiuti per i profughi ucraini varato dall'Esecutivo. Il governo Meloni è al fianco di donne, bambini e famiglie che scappano dalla furia criminale di Putin. Con il provvedimento rinnoviamo la protezione speciale temporanea, dimostrando che questa maggioranza non volta le spalle, come la sinistra strumentalmente fa credere, a chi è in difficoltà e scappa da una guerra. Tra le altre misure previste nel Decreto vengono stanziati fondi ai Comuni per gestire l'accoglienza. L'Italia non si tirerà mai indietro è assicurerà ogni sostegno alla battaglia del popolo di Kiev per la libertà”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato, relatore del provvedimento e vicepresidente della commissione Affari costituzionale.
Podolyak, “Putin dispiega missili nucleari in Bielorussia per paura”
L’Ucraina vede il piano del presidente russo Vladimir Putin di dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia come una mossa dettata dalla paura di una possibile sconfitta. Lo ha scritto su Twitter il consigliere dell’ufficio presidenziale ucraino Mychaylo Podolyak, aggiungendo di considerare Putin “molto prevedibile”: l’annuncio dimostra che Putin ha paura di perdere la guerra contro l’Ucraina, ha affermato il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Inoltre, ha aggiunto Podolyak, la Russia compie così un crimine, violando il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari.
Nato, da Mosca retorica nucleare pericolosa e irresponsabile
La Nato denuncia la retorica nucleare russa, definendola “pericolosa e irresponsabile”, all’indomani dell’annuncio del presidente Vladimir Putin del dispiegamento di armi tattiche in Bielorussia. “La Nato continua a vigilare e a monitorare la situazione da vicino”, ha detto un portavoce dell'Alleanza atlantica, assicurando tuttavia di “non aver visto alcun cambiamento nella postura nucleare russa che ci porti ad aggiustare la nostra”. Il portavoce poi definisce “totalmente fuorviante” il riferimento alla presenza di armi nucleari nei Paesi alleati, che “agiscono nel pieno rispetto dei loro obblighi internazionali”, mentre la Russia ha a più riprese “violato i suoi impegni sul controllo delle armi, sospendendo la sua partecipazione al Trattato nuovo Start”.
Armi nucleari in Bielorussia, Kiev chiede riunione all’Onu
L’Ucraina ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ha esortato l’Occidente e la Cina a porre fine al “ricatto nucleare” della Russia dopo che Vladimir Putin ha annunciato che Mosca avrebbe dispiegato armi nucleari in Bielorussia. “L’Ucraina si aspetta azioni efficaci per contrastare il ricatto nucleare del Cremlino da parte di Regno Unito, Cina, Stati Uniti e Francia”, ha dichiarato il ministero degli Esteri ucraino in una nota. “Chiediamo che venga immediatamente convocata una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a questo scopo”, ha aggiunto.
Lavrov, gli Usa hanno superato tutti i limiti della decenza
Le autorità americane “hanno superato tutti i limiti della decenza diplomatica nell’aspirazione a stabilire la loro egemonia”: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, secondo quanto riporta Interfax. “Ne abbiamo discusso con le nostre controparti cinesi. Ora ci si può aspettare qualsiasi cosa dagli Stati Uniti. Hanno superato ogni limite di diplomazia, etica e ogni altra decenza nella loro aspirazione a stabilire la propria egemonia”, ha detto Lavrov in un’intervista sul canale televisivo Rossiya-1, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni degli Stati Uniti fatte prima del vertice russo-cinese secondo cui una tregua in Ucraina al momento sarebbe stata inaccettabile perché avrebbe avvantaggiato solo Mosca.
“La parte cinese riflette le tradizioni di una grande civiltà che ha più di mille anni. Ha sviluppato il suo stile in questi lunghi anni. Consiste nella dignità, un’analisi profonda di tutti gli eventi in corso e il rifiuto di fare passi affrettati. Ma la parte cinese sta traendo delle conclusioni, e le più profonde”, ha aggiunto Lavrov rispondendo a una domanda sull’atteggiamento di Pechino nei confronti di tali pressioni.
Kiev, missili russi e bombe a grappolo su Kramatorsk
Le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico sulla città di Kramatorsk nella regione di Donetsk intorno a mezzanotte e stanno usando lanciarazzi multipli Grad, artiglieria e munizioni a grappolo per bombardare Avdiivka. Lo afferma Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, in un post su Telegram, secondo Ukrinform. “Verso mezzanotte, i russi hanno lanciato un attacco missilistico su Kramatorsk, colpendo un’area industriale. Secondo informazioni operative, non ci sono vittime. Nel Donetsk, è in corso un intenso bombardamento ad Avdiivka con artiglieria e Grads, con uso, fra l’altro, di munizioni a grappolo. Sferrato di notte, era ancora in corso al mattino. I missili hanno colpito quattro strade e l’impianto chimico di Avdiivka Coke”, ha riferito.
Kyrylenko ha aggiunto che due edifici a due piani sono stati danneggiati a Hostre e una casa privata a Kurakhove. Danni anche a Kostiantynivka e Predtechyne, Zvanivka e Pereizne. A Siversk, un edificio della stazione ferroviaria e diverse case private vicine sono state danneggiate. Secondo Kyrylenko, due residenti della regione di Donetsk sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, a Pivnichne e Chasiv Yar.
Sofia, ”avviare negoziati, situazione pericolosa con armi nucleari a Minsk”
La Bulgaria sollecita l’avvio di negoziati da Mosca e Kiev dopo l’annuncio di Vladimir Putin del dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia. La situazione sta diventando “sempre più pericolosa e spaventosa”, ha denunciato la vice presidente Ilijana Iotova, d’accordo con il presidente Rumen Radev. “Non sono parole vuote”, ha detto Iotova, secondo cui la corsa agli armamenti in tutti i Paesi porta a decisioni imprevedibili. “Spero che alla fine la ragione prevalga. E che in questo caso si tratti più di minacce che di azioni reali”, ha concluso la vice presidente.
Putin, l'Occidente ha superato tutte le linee rosse con le armi a Kiev
Il presidente russo Vladimir Putin è convinto che l’Occidente stia oltrepassando tutte le linee rosse, e persino le linee rosse più profonde, fornendo armi all’Ucraina. “Sì, è quello che stanno facendo, l’hanno fatto fin dall’inizio nel 2014, quando hanno facilitato un colpo di Stato” in Ucraina, ha detto Putin rispondendo a una domanda del giornalista Pavel Zarubin nel corso di un’intervista al canale tv Rossiya-1. Lo riporta la Tass.
Tajani, armi nucleari a Minsk una minaccia da non sottovalutare
“Credo che sia solo una minaccia per intimorire l’avversario e dire che sono pronti ad attaccare anche dalla Bielorussia, ma non va sottovalutata. Il rischio c’è sempre, perché spesso siamo sul filo del rasoio in cielo, basta l’errore di un pilota o un pilota che si sente minacciato e la situazione rischia di precipitare”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo a una domanda della giornalista Marianna Aprile in merito al dispiegamento di armi nucleari russe in Bielorussia. L’occasione è la presentazione del libro di Giuseppe Sarcina ’Il mondo sospeso’ nell’ambito della rassegna ’Libri come’ all’Auditorium Parco della musica a Roma.
Kiev, attacco aereo russo colpisce edifici residenziali ad Avdiivka
Un attacco aereo russo ha colpito due edifici a più piani ad Avdiivka, una città dell’Oblast di Donetsk. Lo ha riferito il capo dello staff del Presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, come riportato dal Kyiv Independent. Secondo Yermak, non ci sono state vittime. Alcuni giorni fa Oleksii Dmytrashkivskyi, portavoce militare dell’Ucraina, aveva dichiarato che l’area di Avdiivka è attualmente una delle più attive sulla linea del fronte ucraino, ma le truppe russe vi si stanno “esaurendo”. Le forze russe stanno cercando di accerchiare la città di Avdiivka, considerata “la seconda Bakhmut”, e stanno attaccando Mariinka, ha dichiarato Dmytrashkivskyi alla televisione nazionale, aggiungendo che “non ci sono state perdite di territorio durante la notte”. Avdiivka è una città in prima linea da quando la Russia ha invaso il Donbas nel 2014 ed è in gran parte distrutta. Si trova a soli 10 chilometri a nord del centro della città di Donetsk, occupata dai russi.
Kiev, la situazione nell’area di Bakhmut è stabile
L’esercito ucraino è riuscito a stabilizzare la situazione nell’area di Bakhmut, a est del Paese, nonostante i combattimenti continuino: allo stesso tempo, il fuoco di artiglieria continua in direzione Limansk-Kupyansk. Lo ha reso noto in tv il portavoce del gruppo orientale delle forze armate di Kiev, Sergey Cherevaty, come riportano i media nazionali. “Ieri ci sono stati 18 assalti all’intero fronte Bakhmut, oggi ce ne sono stati 17. Prima ce n’erano da 35 a più di 50 al giorno... Forse il nemico sta operando con le sue riserve, nella direzione Bakhmut ci sono stati 268 bombardamenti in totale”, ha detto Cherevaty. Secondo il portavoce, in direzione Bakhmut le forze ucraine hanno distrutto un carro armato russo, diversi pezzi di artiglieria, due droni, un posto di comando e osservazione e 10 depositi di munizioni. Cherevaty ha aggiunto che le forze di Mosca hanno usato l’artiglieria nella direzione Limansk-Kupyansk. Nelle ultime 24 ore i russi hanno sparato 370 colpi di cannoni e razzi: in questa direzione i soldati ucraini hanno respinto 10 attacchi russi.
Kiev: ieri bombe russe su 8 regioni, uccisi 5 civili
Cinque civili sono morti e altri 25 sono rimasti feriti negli attacchi delle forze russe di ieri in Ucraina, che hanno colpito otto regioni: lo ha reso noto il centro media del Ministero della Difesa di Kiev, come riporta il Kyiv Independent. Gli attacchi sono avvenuti nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Lugansk. Secondo il rapporto, la Russia ha attaccato un totale di 132 insediamenti utilizzando mortai, carri armati, artiglieria, missili S-300, droni e aviazione tattica. Nel complesso sono state colpite 63 infrastrutture.
Esplosione di una mina navale danneggia edifici a Odessa
Una mina navale è esplosa colpendo alcune strutture costiere nell’oblast di Odessa. lo ha riferito il consiglio comunale cittadino, precisando che la detonazione ha danneggiato diversi edifici senza provocare vittime e che una seconda mina è stata “rilevata e distrutta vicino a una delle spiagge della regione”.
Crosetto (Difesa): non credo che Putin arriverà al nucleare
“Non credo che Putin arriverà al nucleare ma temo che sarà una guerra molto lunga che verrà portata avanti con il sacrificio di tante vite. E Putin è disposto a farlo”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato da Myrta Merlino in videocollegamento dalla sede dell’Onu di New York in occasione del forum ’Change The World’. Alla domanda di Myrta Merlino sulla paura che si arrivi al nucleare, Crosetto ha risposto: “Non è un problema di riarmarsi ma di pensare a sistemi di difesa complessi, perché nei prossimi anni avremo bisogno di difenderci”.
Alla domanda se la guerra in Ucraina sia uno scontro di civiltà, Crosetto ha replicato che “più che una guerra di civiltà è uno scontro culturale, dove si vuole sottomettere chi non la pensa come noi”. “Non si possono combattere tutte le guerre - ha aggiunto il Ministro - ma c'è un modo per contrastarle: distribuire benessere e ricchezze tra tutti i paesi e non farle concentrare solo su alcuni. Dobbiamo abbattere i muri e i confini che ci dividono. Sono finiti i tempi delle guerre fredde. Abbiamo bisogno di eroi culturali per i nostri figli”.
In arrivo in Ucraina 12 elicotteri dalla Macedonia del Nord
Lo stato maggiore della Macedonia del Nord ha approvato il trasferimento di 12 elicotteri Mi-24 all’Ucraina: lo ha detto la ministra della Difesa del Paese, Slavyanka Petrovskaya, in un’intervista al canale televisivo Alst. La questione passa adesso al governo, che dovrebbe dare il nullaosta definitivo. Si tratta di elicotteri che la Macedonia del Nord aveva acquistato nel 2001 dall’Ucraina, come riportano i media ucraini. Allo stesso tempo, il governo di Skopje acquisterà nuovi elicotteri occidentali. Secondo Petrovskaya, il trasferimento non indebolirà la capacità di difesa della Macedonia del Nord, poiché alcuni di essi non vengono utilizzati da tempo.
Stato maggiore Kiev, respinti oltre 85 attacchi russi
Le forze ucraine hanno respinto più di 85 attacchi russi nell’ultimo giorno di guerra. Lo ha dichiarato lo stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo aggiornamento mattutino. Secondo quanto riferito, le truppe russe stanno concentrando i loro sforzi in offensive contro Lyman, Bakhmut, Avdiivka, Mariinka e Shakhtarsk nell’oblast di Donetsk. Nelle ultime 24 ore, la Russia ha lanciato quattro missili, 34 attacchi aerei e più di 70 attacchi MLRS contro infrastrutture civili. Il governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk Serhii Lysak ha riferito in precedenza su Telegram che le truppe russe hanno preso di mira due delle comunità della regione con artiglieria e droni. Ieri l’aeronautica militare ucraina ha condotto 11 attacchi contro basi temporanee russe, mentre le forze missilistiche e di artiglieria ucraine hanno preso di mira tre punti di controllo e cinque basi per truppe e attrezzature russe. Le truppe ucraine hanno anche abbattuto il drone Orlan-10 e Supercam, un veicolo aereo senza pilota multirotore progettato per l’ispezione industriale di aree pericolose e siti inaccessibili ad altri tipi di droni. Lo stato maggiore ha avvertito che la minaccia degli attacchi aerei e missilistici della Russia rimane alta in tutta l’Ucraina.
Intelligence Regno Unito, “Russia ha ricevuto altri droni iraniani”
“Dall’inizio del mese, la Russia ha probabilmente lanciato almeno 71 veicoli aerei senza equipaggio Shahed progettati dall’Iran contro obiettivi in tutta l’Ucraina. Questi attacchi, che hanno fatto seguito a una pausa di due settimane alla fine di febbraio, potrebbero stare a significare che Mosca ha iniziato a ricevere rifornimenti regolari di un piccolo numero di droni Shahed”. Lo scrive su Twitter su il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra russo-ucraina. “La Russia sta probabilmente lanciando Shahed da due basi - aggiunge l’intelligence di Londra - Dal Krasnodar Krai russo, a est, e dalla regione di Bryansk, a nord-est. Ciò consente alla Russia la flessibilità di prendere di mira un ampio settore dell’Ucraina e riduce il tempo di volo verso obiettivi nel nord del Paese”.
Putin: “Occidente costruisce nuovo asse, simile a quello della Germania nazista”
I paesi occidentali stanno cercando di creare nuove alleanze globali, inclusa una coalizione simile all’asse della Germania nazista, dell’Italia fascista e del Giappone militarista degli anni ’30 del secolo scorso. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. “Cosa stanno facendo gli Stati Uniti? Stanno creando sempre più nuove alleanze, e questo dà ragione agli analisti occidentali, ai politologi occidentali che affermano che l’Occidente sta costruendo nuovi assi”, ha aggiunto parlando a Rossiya Canale TV 24.
In particolare, Putin ha ricordato che nel 2022 la Nato ha concordato un nuovo concetto strategico per lo sviluppo del blocco. “La Nato ha scritto che svilupperà relazioni con i paesi della regione Asia-Pacifico. E questi paesi sono elencati: ci sono la Nuova Zelanda, l’Australia e la Corea del Sud. E hanno annunciato che avrebbero creato una Nato globale. Gran Bretagna e Giappone all’inizio di quest’anno, a gennaio, hanno firmato un accordo sullo sviluppo di relazioni in ambito militare”. “Ecco perché gli stessi analisti occidentali, non noi - ha concluso Putin - affermano che l’Occidente sta iniziando a costruire un nuovo asse, come quello creato negli anni ’30 dai regimi fascisti in Germania e in Italia e dal Giappone militarista”.
Russia-Cina: Putin, non è alleanza militare, non minaccia Occidente
Russia e Cina stanno sviluppando una cooperazione, anche tecnico-militare, ma “non si tratta di un’alleanza militare”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al canale televisivo Russia-24, come riportato dalla Tass. La cooperazione tra Mosca e Pechino non è “assolutamente” una minaccia per l’Occidente. “Non stiamo creando alcuna alleanza militare con la Cina. Sì, abbiamo anche una cooperazione nel campo della cooperazione tecnico-militare, non la nascondiamo, ma è trasparente, non c’è nulla di segreto”, ha detto Putin.
Isw, Putin voleva le armi nucleari a Minsk prima della guerra
Il presidente russo Vladimir Putin probabilmente voleva schierare armi nucleari in Bielorussia anche prima dell’invasione dell’Ucraina: lo afferma l’Istituto per lo studio della guerra, come riportano i media ucraini, commentando l’annuncio di ieri del Cremlino di voler dispiegare armi nucleari tattiche nel Paese. Tuttavia, secondo gli analisti del centro studi statunitense, Putin ha poi deciso di far coincidere il dispiegamento di queste armi a Minsk con l’avvio di una nuova campagna d’informazione volta ad intimidire l’Ucraina ed i Paesi dell’Ue. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko aveva suggerito a Mosca di collocare armi nucleari sul territorio del Paese già dal 30 novembre 2021, prosegue il rapporto, e nel febbraio 2022 Minsk aveva annullato la clausola costituzionale che garantiva lo status neutrale della Bielorussia.
Kiev: “Bielorussia ostaggio nucleare della Russia”
“Il Cremlino ha preso la Bielorussia come ostaggio nucleare”. Così su Twitter Oleksiy Danilov, il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina in riferimento alla dichiarazione del presidente russo, Vladimir Putin, sul posizionamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia. “Un passo verso la destabilizzazione interna del paese” aggiunge Danilov.
Per approfondire: Putin, pronti a progetti nucleari in Bielorussia
Russia avvia nuova campagna per indurre gli uomini a combattere in Ucraina
Annunci pubblicitari che promettono bonus in denaro e altri vantaggi, mentre gli uffici di arruolamento collaborano con università e agenzie di servizi sociali per attirare studenti e disoccupati. Questa, in sintesi, la nuova campagna avviata in tutta la Russia, alla ricerca di reclute per rifornire le sue truppe per la guerra in Ucraina. Mentre i combattimenti continuano nei campi di battaglia ucraini come Bakhmut ed entrambe le parti si preparano a controffensive che potrebbero costare ancora più vite, la macchina da guerra del Cremlino ha un disperato bisogno di nuove reclute.
Una mobilitazione a settembre di 300mila riservisti - annunciata come una chiamata “parziale” - ha provocato il panico in tutto il paese, dal momento che la maggior parte degli uomini sotto i 65 anni fa formalmente parte della riserva. Decine di migliaia sono fuggite dalla Russia piuttosto che presentarsi alle stazioni di reclutamento.Il Cremlino nega che sia prevista un’altra convocazione per quella che chiama la sua “operazione militare speciale” in Ucraina, che ormai ha più di un anno. Ma in mezzo alla diffusa incertezza sul fatto che una tale mossa alla fine accadrà, il governo sta invitando gli uomini a fare volontariato, sia presso centri di reclutamento improvvisati che spuntano in varie regioni, sia con telefonate da funzionari di arruolamento.
In questo modo, può “evitare di dichiarare una seconda ondata di mobilitazione formale” dopo che la prima si è rivelata così impopolare, secondo un recente rapporto del think tank statunitense Institute of the Study of War. Una fonte moscovita ha detto all’Associated Press che il suo datore di lavoro, un’organizzazione finanziata dallo Stato, ha raccolto le carte di registrazione militare di tutti i dipendenti maschi in età da combattimento, sostenendo che avrebbe ottenuto per loro dei rinvii. Ma ha detto che la mossa gli ha comunque provocato un’ondata di paura tra i dipendenti.“Ti rende nervoso e spaventato - nessuno vuole finire all’improvviso in una guerra con un fucile in mano”, ha spiegato la stessa fonte, che vuole rimanere anonimo perché teme rappresaglie. “L’operazione speciale si sta in qualche modo trascinando, quindi ci si possono aspettare sorprese dalle autorità russe”. È passata più di una settimana da quando ha consegnato la sua carta, ha detto, e le esenzioni di solito si risolvono in un giorno o due, aumentando la sua ansia.
Kiev, oltre 170mila soldati russi uccisi da inizio guerra
Sono 170.550 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, inclusi 660 nella giornata di ieri, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica inoltre che si registrano 305 caccia, 291elicotteri e 2.216 droni russi abbattuti. Lo riportano i media nazionali. Le forze di Kiev affermano di aver distrutto anche 3.595 carri armati russi, 2.631 sistemi di artiglieria, 6.947 veicoli blindati da combattimento, 18 navi, 522 sistemi missilistici a lancio multiplo, 277 sistemi di difesa antiaerea e 911 missili da crociera.
Putin: dispiegheremo armi nucleari tattiche in Bielorussia
Mosca e Minsk “hanno concordato di collocare armi nucleari tattiche sul territorio della Bielorussia”. Lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin. Lo riporta Ria Novosti. Putin ha spiegato che, in ogni caso, Mosca non violerà gli obblighi previsti dal trattato Start. La regione di questa scelta, ha detto il leader del Cremlino, “è stata la dichiarazione del Regno Unito sulla fornitura di proiettili di uranio impoverito all’Ucraina”. Allo stesso tempo, Putin ha osservato che “la Bielorussia ha chiesto a lungo di avere armi nucleari russe sul suo territorio”.