Ucraina ultime notizie. L’esercito ucraino annuncia il ritiro da Lysychansk
I punti chiave
Ucraina, Scholz: Putin può continuare la guerra a lungo
«Credo che la decisione di fare questa guerra sia stata presa un anno o anche prima che iniziasse», perché Putin «si è preparato. E quindi sarà in grado di continuare con la guerra per un periodo davvero lungo». Così il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel corso di un’intervista a Cbs.Zelensky incontra Bach: «da Cio nuovo aiuto per nostri atleti, grazie»
Il presidente del Cio, Thomas Bach, ha fatto visita a Volodymyr Zelensky. È stato lo stesso presidente dell’Ucraina a pubblicare sul suo canale Telegram un video dell’incontro, a corredo del quale ha ringraziato «il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach per la decisione di stanziare un nuovo pacchetto di sostegno per gli olimpionici ucraini». «La guerra - ha aggiunto Zelensky - ha colpito enormemente gli sport ucraini. Più di centomila atleti ucraini non hanno l’opportunità di allenarsi. Centinaia di impianti sportivi sono stati distrutti».
Ucraina, Kiev: «costretti a ritirarci da Lysychansk»
L’esercito ucraino ha annunciato di essersi ritirato da Lysychansk, l’ultima roccaforte di Kiev nell’oblast di Lugansk, nell’est del Paese, dopo settimane di duri combattimenti con le forze russe. «Dopo le pesanti battaglie per Lysychansk, le forze di difesa dell’Ucraina sono state costrette a lasciare le posizioni e i confini occupati», ha scritto in un post su Facebook lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine. «Di fronte ai molteplici vantaggi delle truppe russe a livello di artiglieria, aviazione, lanciarazzi, munizioni e personale - è la spiegazione della resa di Lysychansk - continuare la difesa della città avrebbe portato alle conseguenze fatali. Per preservare le vite dei difensori ucraini, è stata quindi presa la decisione di ritirarsi». «Adesso continuiamo la nostra lotta. Purtroppo la volontà d’acciaio e il patriottismo non sono sufficienti per vincere, ci vogliono risorse materiali e tecniche», ha concluso il post, promettendo: «Torneremo e assolutamente vinceremo».
Zelensky, c’è il rischio che Mosca occupi tutto il Lugansk
«Ci sono rischi che l’intera regione del Lugansk venga occupata» dai russi. «Ma la situazione può cambiare ogni giorno». L’avvertimento è giunto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un briefing con il premier australiano Anthony Albanese. Lo riporta Kyiv Independent.
Ucraina, governatore Kharkiv: 3 morti e 1 ferito nei bombardamenti di oggi
I russi «hanno bombardato le aree popolate del distretto di Kharkiv. Ancora una volta, i civili e le infrastrutture civili stanno soffrendo. I villaggi di Dergachivska e le comunità territoriali di Vilkhivska sono sotto tiro». È quanto ha comunicato su Telegram il governatore di Kharkiv, Oleg Synegubov, facendo sapere che «secondo i dati preliminari del centro regionale di pronto soccorso, purtroppo, tre persone sono morte e una donna è rimasta ferita».
Zelensky, a Lysychansk situazione difficile, si combatte
«Ci sono combattimenti alla periferia di Lysychansk, nella regione di Lugansk, ma la città non è completamente sotto il controllo russo». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un briefing con il premier australiano Anthony Albanese. Lo ha riportato Ukrainska Pravda. Zelensky ha notato che la situazione a Lysychansk «è difficile, sottolineando al contempo che le forze armate ucraine stanno facendo tutto il possibile per accelerare la fornitura di armi che darà loro l’opportunità di avere un vantaggio di fuoco ed esercitare maggiore pressione sulla Russia.
Ucraina, Smihal: «con alleati accordi per sostegno da 29 mld di dollari»
«L’Ucraina ha attualmente accordi con i partner per un sostegno da 29 miliardi di dollari». È quanto ha scritto su Telegram il primo ministro dell’Ucraina Denys Smihal, riportando parte dell’intervista che ha rilasciato a “LB” alla vigilia del conferenza di Lugano sulla ricostruzione del Paese in guerra. Cifra che include «in particolare, gli aiuti dell’Unione europea, degli Stati Uniti e del Canada». Poi ci sono «i sostegni diretti dal bilancio degli Stati membri dell’Unione europea» e «sovvenzioni e crediti da istituzioni finanziarie internazionali, come Fmi, Banca mondiale e Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo».
Kiev, Turchia ha fermato nave cargo russa con grano rubato
Le autorità doganali turche hanno fermato una nave cargo russa, che trasportava grano, in rotta dal porto ucraino di Berdyansk a Karasu. Lo ha dichiarato l’ambasciatore ucraino in Turchia, come riporta il Guardian. «La nave è attualmente ferma all’ingresso del porto ed è stata trattenuta dalle autorità doganali della Turchia», ha dichiarato l’ambasciatore Vasyl Bodnar alla televisione nazionale ucraina. L’Ucraina aveva chiesto il sequestro della nave, che si trovava al largo della costa turca, accusando la Russia di aver rubato grano ucraino, accusa negata dalla Russia.
Ucraina: campagna Usa per fornire a russi Vpn contro censura web
Una campagna sostenuta dagli Usa sta fornendo a un crescente numero di russi software anti censura per eludere la stretta di Mosca sul dissenso contro l’invasione dell’Ucraina. Open Technology Fund (Otf), un fondo supportato dal governo di Washington, sta pagando una serie di società americane perché garantiscano gratis un network privato virtuale (Vpn) a milioni di russi, che possono così usarlo per visitare i siti bloccati dalla censura senza timore di essere scoperti. Otf stima che finora circa 4 milioni di russi abbiano ricevuto il software. Tra le aziende coinvolte nell’operazione Lantern, Psiphon e NthLink.
Kiev, russi bombardano Slovyansk: 6 morti e 15 feriti
I russi hanno bombardato Slovyansk nel Donetsk, ci sono 6 morti e 15 feriti. Lo riferisce il sindaco Vadym Lyakh su Facebook, come riportano i media ucraini. “Massiccio bombardamento a Sloviansk, il più grande degli ultimi tempi. Molti furono uccisi e feriti”, ha detto il sindaco aggiungendo che in città ci sono circa 15 incendi.
Cremlino, «Occidente non permette a Kiev di discutere di pace»
“I paesi occidentali continuano a scommettere sul proseguimento della guerra e non permettono agli ucraini di pensare, parlare o discutere di pace”. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa ’Tass’, è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov intervenendo in una trasmissione sul canale televisivo ’Russia-1’ commentando il fatto che il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno smesso di chiamare il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin. Tuttavia il Cremlino è convinto che prima o poi prevarrà il buon senso in Occidente e riprenderanno i negoziati sull’Ucraina. “Ora la richiesta di iniziative per calmare la situazione è diminuita. Ma non abbiamo dubbi che prima o poi prevarrà il buon senso. E di nuovo sarà il turno dei negoziati”, sottolinea Peskov. Il portavoce del Cremlino ha anche sottolineato che prima della ripresa del processo negoziale, “gli ucraini dovranno capire ancora una volta” le condizioni di Mosca. “Le conoscono molto bene. Bisogna solo sedersi al tavolo per sistemare il documento, che per molti aspetti è già stato concordato”, conclude Peskov.
Kiev, non è game over per il Donbass
La battaglia per il Donbass non è ancora finita: anche se la Russia conquista tutto il Lugansk non siamo al game over. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak alla Bbc, aggiungendo che ci sono “altre grandi città nell’area del Donbass, in particolare nella regione di Donetsk” che sono sotto il controllo delle forze armate ucraine. “Queste sono città che negli ultimi due giorni sono state bersaglio di severi attacchi missilistici, bombardamenti di artiglieria”, ha detto. Sak ha affermato che l’Ucraina è fiduciosa e sta ricevendo sostegno dai suoi alleati occidentali
Consigliere Mariupol, «morti in rapido aumento, serve missione umanitaria»
“A causa della mancanza di medicine e di ambulanze, il numero dei decessi è in rapido aumento”. Lo denuncia su Telegram il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, pubblicando le immagini di “piscine improvvisate, cucine all’aperto e gente che sviene per strada”. “La Russia ha portato morte, distruzione e propaganda”, dice Andryushchenko, sottolineando che “Mariupol ha bisogno dell’intervento immediato delle missioni umanitarie”.
Sindaco Kramatorsk, «da due giorni russi ci attaccano con lanciarazzi»
“Per il secondo giorno i russi colpiscono Kramatorsk con lanciarazzi multipli ’smerch’”. Lo comunica su Facebook il sindaco della città della regione di Donetsk, Oleksandr Honcharenko. “Finora non c’è stata nessuna vittima, ma il livello di distruzione è grande”, denuncia il primo cittadino, pubblicando immagini della devastazione e raccomandando ai cittadini di “non ignorare i segnali di allarme”.
Lavrov, «Gb sta cercando un pretesto per ingresso flotta nel Mar Nero»
“Se si ascolta, ad esempio, il primo ministro britannico Boris Johnson e il suo ministro degli Esteri Liz Truss si capisce che stanno chiaramente cercando di creare condizioni, di trovare un pretesto per permettere alla Royal Navy di fare il suo ingresso nel Mar Nero e controllare l’esportazione di grano dall’Ucraina”. Ad affermarlo a ’Russia-1’ è il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa ’Tass’. Lavrov ha aggiunto che i paesi occidentali stanno cercando di usare la crisi alimentare nel mondo per raggiunge diversi obiettivi, tra cui la propaganda. “Ci sono molte manifestazioni di quelle convulsioni che osserviamo nelle azioni dei politici occidentali. E tutto questo sullo sfondo di un forte deterioramento della situazione interna nei paesi occidentali, che, secondo i principi della democrazia neoliberista, richiede la distrazione dell’attenzione della popolazione”, ha sottolineato il ministro russo. “Tutti dovrebbero trarre conclusioni basate su fatti reali - chi ha affrontato la crisi del coronavirus, chi sta affrontando la crisi energetica ora, chi sta cercando di speculare sulla sicurezza alimentare, accusando la Russia di qualcosa di cui non è assolutamente colpevole e non è coinvolta”, ha aggiunto il ministro degli Esteri russo
Kiev, Lysychansk non è sotto il “pieno controllo” russo
Il portavoce del Ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak ha dichiarato alla Bbc che la città di Lysychansk non è sotto il “pieno controllo” delle forze russe, nonostante Mosca abbia affermato che la città è caduta. Ma ha aggiunto che i combattimenti in città sono “molto intensi da un bel po’ di tempo”, con le forze di terra russe che “attaccano senza sosta”. “Per gli ucraini, il valore della vita umana è una priorità assoluta, quindi a volte ci ritiriamo da certe aree per poterle riprendere in futuro”, ha aggiunto.
Papa, serve pace non basata su equilibrio armi
“Continuiamo a pregare per la pace in Ucraina e nel mondo intero. Faccio appello ai capi delle nazioni e delle organizzazioni internazionali perché reagiscano alla tendenza ad accentuare la conflittualità e la contrapposizione. Il mondo ha bisogno di pace: non una pace basata sull’equilibrio degli armamenti, sulla paura reciproca, no, questo non va. Questo vuol dire far tornare indietro la storia di settanta anni”. Lo ha detto il Papa all’Angelus.
Mosca, abbiamo conquistato intera regione del Lugansk
La Russia afferma di aver conquistato la città di Lysychansk e l’intera regione del Lugansk nell’Ucraina orientale. Lo fa sapere il ministero russo della Difesa, citato da Interfax. Ieri Kiev smentiva la presa dell’ultima città del Lugansk ma stamattina il consigliere di Zelensky Oleksiy Arestovych aveva ammesso la possibile caduta della città gemella di Severodonetsk
«Ue valuta Authority per rafforzare applicazione sanzioni»
L’Unione europea sta valutando la possibilità di rendere più efficaci le sanzioni adottate, specialmente quelle contro la Russia, attraverso la costituzione di un’ Authority ’ad hoc’ che ne controlli l’applicazione poichè quest’ultimo compito ricade sotto la responsabilità degli Stati membri e non sempre viene svolto al meglio. Lo ha confermato la commissaria Ue per i servizi finanziari Mairead McGuinness in un’intervista al Financial Times, dicendosi favorevole all’idea che potrebbe prendere la forma di una versione Ue dell’Ufficio per il controllo degli asset esteri (Ofac), l’agenzia del Tesoro Usa.
Kiev, da inizio guerra circa 800mila ucraini hanno perso casa
Circa 800.000 ucraini hanno perso la casa a causa dell’invasione russa. Lo ha riferito Olena Shulyak, capo del partito Servo del popolo e vice capo del comitato Verkhovna Rada sull’organizzazione del potere statale, come riporta Ria Novosti. “Gli occupanti russi - afferma Shulyak - hanno distrutto più di 15 milioni di metri quadrati di abitazioni ucraine. Il maggior danno al patrimonio immobiliare si registra nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev e Chernihiv”. Secondo il deputato, circa 220.000 ucraini hanno già presentato domande di risarcimento a causa della distruzione degli alloggi.
Mosca, colpita base mercenari stranieri a Nikolaev, morti in 120
La divisione aerospaziale delle forze armate russe (Vks) hanno colpito una base di mercenari stranieri alla periferia di Nikolaev. Ci sarebbero fino a 120 morti. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa ’Tass’, è il rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa della Federazione Russa, il tenente generale Igor Konashenkov. “L’attacco delle forze aerospaziali russe sulla base di mercenari stranieri nella periferia nord della città di Mykolaiv. Sono stati uccisi fino a 120 mercenari’”, ha detto.
Nave russa d’assalto Akula urta mina e affonda a Mariupol
Una nave d’assalto anfibio russa del progetto 1176 Akula ha urtato una mina vicino a Mariupol ed è affondata. Lo ha dichiarato Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco in esilio della città, riporta Ukrinform. “Finalmente abbiamo ricevuto la conferma che un mezzo da sbarco russo del progetto 1176 Akula della Flotta del Mar Nero D-106 ha colpito una mina vicino a Mariupol il 30 giugno”, ha dettoAndriushchenko.
Mosca, missili ucraini con munizioni a grappolo a Belgorod
L’esercito ucraino ha colpito le cittaà russe di Kursk e Belogorod, vicino al confine, con missili Tochka-U e droni Reis “con un attacco deliberato con missili balistici Tochka-U con munizioni a grappolo e droni Tu-143 Reis sulle aree residenziali, dove non ci sono militari”. Lo afferma il ministero della difesa russa, come riporta Ria Novosti aggiungendo che “l’attacco missilistico è stato pianificato ed effettuato di proposito contro la popolazione civile delle città russe”.
Melitopol, «non ci sono vittime»
Non si registrano vittime a Melitopol. Lo sostiene su Telegram Yevgeny Balitsky, nominato di recente dalla Russia a capo delle aree occupate nella regione di Zaporizhzhia, dopo le notizie dei media russi secondo cui ci sarebbero state esplosioni nella notte a Melitopol e nell’aeroporto controllato dalle forze russe. Secondo Balitsky, che accusa gli ucraini, “non ci sono vittime” ma sono state danneggiate abitazioni che si trovano nell’area.
Kiev, russi bombardano regione Nikolaev, 1 morto
Ieri le forze russe hanno bombardato i distretti bashtansky e Nikolaev della regione di Nikolaev, uccidendo una persona. Lo riferisce ’Ukrainska Pravda’ che cita il capo dell’amministrazione militare regionale di Nikolaev Vitaliy Kim su Telegram. “Questa mattina, a seguito di bombardamenti nel villaggio di Pervomaiske, c’è stato un incendio in un edificio residenziale e garage. Nei distretti di Voznesensky e Pervomaisk, invece, la notte è stata calma”, aggiunge.
Kiev, razzi russi nella notte a Kharkiv
Nella notte i russi hanno colpito Kharkiv con razzi ma non si registrano visite. Lo ha riferito il capo dell’Ova Oleg Sinegubov come riportano i media ucraini. I russi hanno anche attaccato abitazioni private nel distretto di Novobavar. Le finestre di una casa e di una scuola vicine sono state fatte saltare in aria. Ferita la proprietaria della casa, una donna di 54 anni, ricoverata in ospedale
Aziende Usa danno vpn anticensura a cittadini russi
Una campagna sostenuta dagli Stati Uniti sta dando ai cittadini russi l’accesso a software anticensura per evitare la repressione di Mosca sul dissenso contro l’invasione dell’Ucraina, hanno reso noto i gruppi coinvolti. La Russia ha intensificato le sue restrizioni sui media indipendenti da quando ha attaccato il suo vicino a febbraio, con i giornalisti minacciati di incriminazione per aver criticato l’invasione o per averla semplicemente definita una guerra. L’Open Technology Fund (Otf), sostenuto dal governo Usa, sta pagando un gruppo di aziende americane che forniscono reti private virtuali (vpn) gratuitamente a milioni di russi, che possono quindi utilizzarle per visitare siti web bloccati dalla censura. I software vpn creano quello che è praticamente un canale privato su internet per il flusso di dati e il loro uso è esploso in Russia dall’invasione dell’Ucraina. “Il nostro strumento è utilizzato principalmente da persone che cercano di accedere ai media indipendenti, quindi il finanziamento dell’Otf è stato assolutamente fondamentale”, ha affermato un portavoce di Lantern, una delle società coinvolte. Le aziende tecnologiche Psiphon e nthLink hanno anche fornito sofisticate applicazioni anticensura alle persone in Russia, con Otf che stima come circa quattro milioni di utenti in Russia abbiano ricevuto vpn dalle aziende. Psiphon ha visto un enorme aumento degli utenti russi, con il numero che è salito da circa 48.000 il giorno prima dell’invasione del 24 febbraio a più di un milione al giorno entro la metà di marzo, ha affermato Dirk Rodenburg, consulente senior dell’azienda. Mentre alcuni, come la leadership ucraina, hanno chiesto che la Russia sia tagliata fuori da internet, altri hanno notato che l’accesso è fondamentale per i gruppi di opposizione. “È molto importante per i russi essere connessi all’intero world wide web per mantenere viva la resistenza”, ha affermato Natalia Krapiva, consulente legale tecnico presso il gruppo per i diritti Access Now, che non è coinvolto nello sforzo dell’Otf. “Sono in corso iniziative di ogni tipo e per mantenerle in vita è necessario internet, perché non puoi riunirti di persona o perché gli attivisti sono sparsi per il mondo”, ha aggiunto.
Solo 5% residenti Mariupol ha accesso ad acqua
Solo il 5% dei residenti di Mariupol ha accesso all’acqua, secondo le autorità locali citate dal Kyiv Independent. Il consigliere comunale Petro Andriushchenko afferma che l’accesso all’approvvigionamento idrico è attualmente il “problema numero uno” della città dell’Ucraina sudorientale.
Kiev, Lysychansk potrebbe cadere in mani russe
Il consigliere del presidente ucraino Oleksiy Arestovych ha ammesso che la città di Lysychansk potrebbe cadere in mani russe, mentre si intensificano i combattimenti nell’ultimo bastione dell’Ucraina nella provincia orientale di Luhansk. Lo riferisce il Guardian.
Mosca ammette per la prima volta affondamento nave Saratov
La Russia afferma di aver recuperato una grande nave da sbarco che sarebbe stata affondata dal suo equipaggio “per prevenire la detonazione delle munizioni di bordo a causa dell’incendio scoppiato” dopo che un missile ucraino l’aveva colpita nel porto di Berdyansk il 24 marzo: è la prima volta che Mosca ammette l’affondamento della Saratov. Lo riporta la Bbc. Un post di Telegram di un funzionario nominato dalla Russia nell’Ucraina meridionale, Vladimir Rogov, dichiara che missili balistici Tochka-U avevano preso di mira il porto controllato dai russi. La nave sarà rimorchiata a Kerch, in Crimea.
Governatore russo di Kursk, abbattuti due droni, no vittime
I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto due droni ucraini Strizh in avvicinamento a Kursk. Non si sono registrate vittime. Lo riferisce il governatore della regione russa di Kursk, Roman Starovoit, sul suo canale Telegram secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa ’Tass’.
Kiev, russi subiscono perdite ma avanzano a Lysychansk
L’esercito russo sta subendo perdite significative ma continua ad avanzare a Lysychansk, ultima roccaforte ucraina nell’oblast di Lugansk, nel Sud-Est del Paese. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Sergiy Gaidai, citato da Ukrinform. Nella città - ha spiegato - “gli edifici amministrativi sono stati completamente distrutti in brevissimo tempo. Lysychansk è presa d’assalto da un grande numero di soldati russi che impiegano tutte le armi che hanno a disposizione. Stanno prndendo piede a Verkhniokamianka”.
Kiev, russi colpiscono Zelenodolsk, nessuna vittima
Le forze russe hanno colpito Zelenodolsk, nella regione di Dnipropetrovsk. Tre case sono state distrutte ma non ci sarebbero vittime. Lo riferisce il Capo dell’amministrazione statale regionale di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko secondo quanto riporta ’Ukrainska Pravda’.
Kiev, 3 portamissili russe nel Mar Nero pronte ad attaccare
Tre navi russe con a bordo 24 missili da crociera e due grandi navi anfibie nel Mar Nero sono pronte per attacchi al terriotorio ucraino. Lo ha annunciato su Facebook il Comando operativo meridionale di Kiev, riferisce Ukrinform. “Sono avvenuti cambiamenti quantitativi e qualitativi nella formazione navale della flotta russa: sono adesso in attività tre portamissili dotati di 24 missili da crociera e due grandi navi anfibie “, si legge nel post.
Esplosioni in russa Belgorod, almeno 3 morti
Almeno tre persone sono morte e altre quattro rimaste ferite nella città russa occidentale di Belgorod, non lontano dal confine con l’Ucraina. Le autorità locali - citate dall’agenzia russa Tass - hanno parlato di una serie di forti boati a cui ha fatto seguito un incendio, nel quale sono stati danneggiati 11 condomini e 39 case.
Bombardato aeroporto Melitopol occupata, sede truppe russe
Potenti esplosioni intorno alle tre di notte nel perimetro dell’aeroporto di Melitopol, città dell’Ucraina sud-orientale occupata dall’esercito russo dove hanno sede le truppe della Federazione. Lo riporta Ria Melitopol pubblicando foto e video. Sull’area dell’aeroporto si è alzata un’enorme colonna di fumo. Le conseguenze dell’attacco sono visibili anche a decine di chilometri da Melitopol. I civili non hanno potuto accedere ai rifugi antiaerei perchè le forze russe li hanno chiusi tutti - riferiscono i media ucraini - e molti residenti starebbero tentando di lasciare la città.