Ucraina ultime notizie. Incursione di «partigiani della libertà» in 3 regioni russe. Residenti lasciano zone al confine
I punti chiave
- Kiev, le battaglie per la città di Bakhmut continuano
- Russia: a Belgorod un regime speciale anti-terrorismo
- I partigiani di Freedom of Russia lanciano raid in 3 regioni: «Stop alla dittatura»
- Nato: Wsj, verso ok a Consiglio Nato-Ucraina a summit Vilnius
- Polonia chiederà risarcimento a Mosca per danni causati dall’Urss
- Media ucraini, fila di auto in uscita da Belgorod
- Assemblea Nato riconosce crimini russi come genocidio
- Cremlino, Putin informato su attacco ’sabotatori’ a Belgorod
- Podolyak, non c’entriamo nulla con i fatti di Belgorod
- Centrale nucleare di Zaporizhzhia interrompe la produzione
Lituania, con Azerbaigian contro elusione sanzioni a Russia
«Nel contesto della brutale guerra della Russia contro l’Ucraina, la nostra partnership con l’Azerbaigian ha acquistato un nuovo significato. Dobbiamo lavorare insieme, impedendo alla Russia di eludere le sanzioni e sostenendo l’Ucraina fino alla vittoria». Lo ha detto oggi il Presidente della Lituania, Gitanas Nausėda, al termine dell’incontro con il suo omologo azero, Ilham Aliyev, in visita ufficiale a Vilnius.
Kiev, le battaglie per la città di Bakhmut continuano
«Durante il giorno, si sono svolti 25 scontri di combattimento nelle aree specificate del fronte, Bakhmut e Marinka rimangono nell’epicentro delle ostilità». Lo scrive lo Stato maggiore ucraino nel suo aggiornamento serale. «L’avversario continua a concentrare gli sforzi principali sulle direzioni di Kupyansk, Liman, Bakhmut, Avdiivka e Maryinka». Le battaglie per la città di Bakhmut continuano. «Gli occupanti hanno lanciato attacchi aerei vicino a Bakhmut e Ivanovsky».
Governatore Belgorod, residenti lasciano zone al confine
«La maggior parte degli abitanti» dei villaggi della regione di Belgorod vicini alla frontiera con l’Ucraina dove oggi è avvenuta un’incursione da oltre confine «hanno lasciato il territorio». Lo ha detto il governatore, Vyacheslav Gladkov, citato dall’agenzia Ria Novosti. Le autorità, ha aggiunto, hanno fornito mezzi di trasporto a chi non ne era in possesso.
Tajani, sulle nuove sanzioni serve tempo, temi difficili
«Sull’undicesimo pacchetto di sanzioni ci vuole ancora tempo, bisogna lavorare, non sono temi così facili da risolvere”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al termine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. “Oggi abbiamo fatto una valutazione politica, l’indirizzo è quello di sostenere l’Ucraina, evitando che ci siano aggiramenti delle misure restrittive».
Tajani, «F-16 non ne abbiamo, decisioni con Nato e Ue»
In Italia «non abbiamo F-16, non possiamo inviare in Ucraina aerei che non abbiamo. Tutte le decisioni che riguardano le questioni di tipo militare o di azione per la difesa dell’Ucraina debbano essere prese insieme dalla Nato e dall’Ue». Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del C onsiglio Affari Esteri a Bruxelles. «Quindi - continua - saranno importanti le discussioni” alla ministeriale Esteri della Nato “il 31 di maggio e il primo di giugno e il vertice di Vilnius a luglio».
Schillaci, pieno sostegno e impegnati a supporto sistema sanitario
«Desidero rinnovare la piena vicinanza e sostegno al popolo ucraino. Siamo pienamente consapevoli di come il sistema sanitario ucraino abbia bisogno di supporto a 360 gradi per far fronte alle necessità di assistenza, cura, accesso ai farmaci». Lo ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci, durante l'incontro promosso dalla Rappresentanza permanente polacca presso le Nazioni Unite a Ginevra, in occasione dell'Assemblea mondiale della Salute, e dedicato all'emergenza sanitaria in Ucraina. All'evento ha partecipato anche il ministro della Salute ucraino Viktor Liashko.
Ucraina: Borrell, sistemi di difesa aerea faranno la differenza
“Il successo della difesa ucraina dipende non solo dal coraggio del popolo ucraino, ma anche dall’abilità con cui verrano consegnate le armi e le munizioni. Per questo motivo il sostegno militare deve continuare, essere intensificato ed esteso. I sistemi di difesa aerea sono necessari perché questo farà la differenza sul campo di battaglia”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio Affari Esteri.
Presidente Moldavia, obiettivo entrare nell’Ue entro il 2030
«La Moldova sta pianificando di diventare membro dell’Ue da tanto tempo. La decisione dell’anno scorso di garantire al nostro Paese lo stato di candidato ha aumentato gli sforzi. Capiamo che è un processo complesso e abbiamo tante sfide per le quali stiamo lavorando duramente, ma il nostro piano è di essere pienamente pronti per l’accesso entro la fine di questo decennio, che significa per il 2030». Così la presidente Maia Sandu intervenendo in videocollegamento al convegno “Future Leaders, Policy Forum” dell’Ispi in corso a Milano. «La nostra società e i nostri cittadini sono impegnati per la democrazia - ha spiegato - e il modo migliore per la Moldova di prosperare come democrazia è facendo parte dell’Unione Europea».
Nato: Wsj, verso ok a Consiglio Nato-Ucraina a summit Vilnius
Al prossimo summit della Nato in programma a Vilnius nel mese di luglio dovrebbe essere istituito un nuovo organismo noto come Consiglio Nato- Ucraina con lo scopo di gestire questioni relative alla sicurezza. Lo riferiscono funzionari citati dal Wall Street Journal, secondo cui l’Ucraina avrebbe il diritto di convocare una riunione del Consiglio e chiedere assistenza, che verrebbe poi fornita dai singoli Paesi membri dell’Alleanza.
Come ha spiegato l’ex capo della programmazione politica della Nato e consigliere dell’ex segretario generale Anders Fogh Rasmussen, Fabrice Pothier, che ha contribuito a redigere la proposta e l’ha presentata ad alcuni governi occidentali, gli Stati Uniti sarebbero i principali garanti degli accordi di sicurezza, che vedrebbero la partecipazione anche dei membri europei dell’Alleanza.
Alti funzionari di diverse capitali europee, tra cui Parigi e Berlino, hanno dichiarato di essere d’accordo in linea di principio con il piano, che comporterebbe una serie di garanzie bilaterali in un quadro multilaterale. La Nato, l’Ucraina e altri funzionari hanno detto di aspettarsi che il patto di garanzia includa Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia.
Budanov ai russi, arrendetevi perché la situazione peggiorerà
Il capo dell’intelligence militare di Kiev, Kyrylo Budanov, lancia un appello ai soldati russi in Ucraina , invitandoli ad arrendersi, perché “la situazione peggiorerà”. Il capo degli 007 di Kiev lo sostiene in un video pubblicato dalla pagina Facebook della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino e citato da Ukrainska Pravda.
“Da più di un anno il regime del Cremlino non riesce a raggiungere un solo obiettivo fissato all’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Faccio appello ai militari russi, a coloro che hanno avuto la fortuna di sopravvivere agli assalti massacranti e alle trincee distrutte: le cose andranno peggio”, sostiene Budanov, spiegando ai russi che hanno “una scelta, morire o salvarvi la vita”.
Polonia chiederà risarcimento a Mosca per danni causati dall’Urss
Le autorità polacche stanno lavorando a un rapporto per valutare i danni causati dall’Unione Sovietica e chiedere un eventuale risarcimento economico. Lo ha riferito il viceministro degli Esteri della Polonia , Arkadiusz Mularczyk, che ha indicato che questa iniziativa deve basarsi su “uno studio solido, che mostri sia l’intero aspetto dell’occupazione che lo sfruttamento dello Stato polacco”.
Le parole di Mularczyk arrivano in risposta a un’iniziativa presentata dal presidente della Duma di Stato russa, Viacheslav Volodin, che ha chiesto alla Polonia un risarcimento di 750.000 milioni di dollari per gli sforzi sovietici per ricostruire il Paese dopo la seconda guerra mondiale.
“Un terzo delle attuali terre polacche, aree con infrastrutture sviluppate, imprese industriali e ricche di risorse naturali, sono entrate a far parte della Polonia dopo la Seconda Guerra Mondiale solo grazie al nostro Stato”, ha detto Volodin.
Il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ha commentato che le parole di Volodin fanno parte della “tipica propaganda russa”, che è sempre stata “eccellente” quando si tratta di ribaltare qualsiasi questione. La Russia dovrà sicuramente pagare enormi risarcimenti all’Ucraina e ad altri per ciò che ha fatto perché commettendo crimini di guerra, ha portato a enormi perdite economiche”, ha aggiunto.
Media ucraini, fila di auto in uscita da Belgorod
I russi stanno fuggendo da Belgorod , all’uscita della città si sono formati ingorghi stradali di chilometri. Lo riporta Unian citando media locali. Unian mostra foto con una fila di macchine che si dirige dentro il territorio della Russia.
Assemblea Nato riconosce crimini russi come genocidio
L’Assemblea parlamentare della Nato ha riconosciuto all’unanimità i crimini della Russia contro l’ Ucraina come genocidio. Lo ha affermato Yehor Cherniev, capo della delegazione ucraina all’assemblea, come riporta il Kyiv Indipendent.
“Nella sessione dell’Assemblea del Lussemburgo, siamo riusciti ad adottare una dichiarazione estremamente forte che avrà conseguenze politiche di vasta portata”, ha affermato Cherniev, “questa è la nostra vittoria diplomatica. Tutti i nostri principali auspici riguardo al testo finale della dichiarazione sono stati presi in considerazione”.
Cremlino, Putin informato su attacco ’sabotatori’ a Belgorod
Il ministero della Difesa russo e il Servizio di sicurezza federale (Fsb) hanno informato il presidente Vladimir Putin del tentativo da parte di “sabotatori ucraini ” di entrare nella regione russa di Belgorod. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, durante un punto stampa.
“Il ministero della Difesa, l’Fsb e la Guardia di frontiera hanno riferito al presidente russo di un tentativo da parte di un gruppo di sabotaggio ucraino di irrompere nella regione di Belgorod. Sono in corso azioni per respingerlo dal territorio russo e distruggerlo”, ha detto Peskov, assicurando che “ci sono abbastanza forze e risorse sul posto”.
Podolyak, non c’entriamo nulla con i fatti di Belgorod
“L’unica forza politica trainante in un paese totalitario di viti serrate è sempre un movimento di guerriglia armata. L’ Ucraina sta guardando con interesse gli eventi nella regione russa di Belgorod e sta studiando la situazione, ma non ha niente a che farci.
Come sapete, i carri armati vengono venduti in qualsiasi negozio militare russo e i gruppi di guerriglia clandestini sono composti da cittadini russi”. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
Kiev, «incursione condotta solo dai miliziani russi»
L’incursione dal territorio ucraino nella regione russa di Belgorod è condotta soltanto da miliziani russi appartenenti a due organizzazioni, Libertà per la Russia e il Corpo dei volontari russi. Lo ha detto un rappresentante dell’intelligence militare ucraina, Andriy Yusov, alla testata Suspilne. Scopo dell’operazione, aggiunge, è “creare una fascia di sicurezza” in territorio russo.
Cremlino, incursione per distogliere attenzione da Bakhmut
Un’operazione “per distogliere l’attenzione” dalla sconfitta subita a Bakhmut. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito l’incursione avvenuta oggi dall’ Ucraina nel territorio russo nella provincia di Belgorod.
I miliziani russi, ’proseguiamo l’incursione’
I miliziani russi entrati in Russia dall’ Ucraina hanno annunciato di voler proseguire la loro incursione e dopo aver oltrepassato il centro abitato di Gora-Podol hanno attaccato Grayvoron, il capoluogo del distretto di Grayvoronsky, dove si svolgono i combattimenti. Lo afferma sul suo canale Telegram l’organizzazione Libertà per la Russia, sottolineando che l’operazione è condotta insieme con il Corpo dei Volontari russi.
I partigiani di Freedom of Russia lanciano raid in 3 regioni: «Stop alla dittatura del Cremlino»
I partigiani russi di Freedom of Russia e il Corpo dei volontari russi hanno annunciato oggi in diversi messaggi su Telegram, anche con video, di aver lanciato dei raid al confine tra Russia e Ucraina e di aver messo le loro bandiere nelle località di Bezlyudovka, Churovichi e Lyubimovka, nelle regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk.
E hanno lanciato un appello: “Cittadini della Russia, siamo russi come voi. L’unica differenza è che non vogliamo più giustificare le azioni dei criminali al potere e vogliamo che la dittatura del Cremlino finisca. Le prime bandiere di una Russia libera all’alba sulle città liberate’, scrivono.
Il governatore di Belgorod ha detto che gli attacchi sono stati condotti non da cittadini russi ma da gruppi di sabotatori ucraini e che le forze di sicurezza regionali si stavano attivando per respingere questi attacchi.
Podolyak: «La Crimea sarà liberata con ogni mezzo militare»
«La Crimea è una parte indiscutibile e inseparabile dell’ Ucraina . Lo era, lo è e lo sarà. La liberazione della Crimea con qualsiasi forza e ogni mezzo militare è l’unico modo razionale per fermare le aggressioni russe e riportare il mondo al diritto internazionale. Oggi è un obbligo diretto e una necessità dell’Ucraina». Lo scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky.
Cina, «Zelensky al G7? Serve dialogo per soluzione politica»
“Abbiamo notato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha partecipato al vertice del G7. La posizione della Cina sulla crisi ucraina è coerente. Riteniamo sempre che la crisi debba essere risolta a livello politico attraverso il dialogo e le consultazioni”.
Si è espressa così la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning, in dichiarazioni rilanciate dalla Cnn. Il gigante asiatico, ha aggiunto Mao, spera che i Paesi - in particolare quelli del G7 - possano lavorare insieme alla comunità internazionale per un “ruolo costruttivo nel promuovere la soluzione politica della crisi”.
Germania: allarme intelligence su rischio di atti di sabotaggio russi
L’intelligence tedesca mette in guardia sul “grosso rischio”di possibili atti di sabotaggio russi in Germania. A lanciare l’allarme è stato il presidente del Bundesamt für Verfassungsschutz (Bfv), Ufficio federale per la protezione della costituzione, o intelligence interna, Thomas Haldenwang, che ha parlato di “capacità disponibili che possono essere usate anche contro obiettivi tedeschi e soprattutto contro infrastrutture critiche”.
Dall’inizio della guerra ucraina , ha poi osservato, intensità, complessità e obiettivi delle attività dei servizi di intelligence russi sono considerevolmente aumentati. L’accesso convenzionale alle informazioni, ha proseguito, si è ridotto drasticamente, tra l’altro a causa dell’espulsione in tutta Europa di diverse centinaia di membri dei servizi di intelligence.
“Ora sono costretti a soddisfare la loro grande sete di intelligence attraverso metodi alternativi” e questo avviene per il tramite di attacchi informatici, agenti anche sotto copertura. “Per la Germania, pertanto, i rischi sono aumentati. In questo non possiamo essere ingenui”.
“Grande intensità” delle attività di ricognizione anche dei servizi di intelligence cinesi, ha poi reso noto Haldenwang, spiegando che al centro dell’attenzione cinese resta il trasferimento di conoscenze tecnologiche. “Ma con in mente l’obiettivo dichiarato della leadership mondiale, politica, militare, economica e scientifica, Pechino continua ad impegnare enormi risorse umane e finanziarie anche in attività di spionaggio”.
«Le spiagge della Crimea sono diventate delle fortezze»
Le spiagge della Crimea, un tempo attrazioni turistiche dal clima mediterraneo, sono diventate delle fortificazioni e tutti i possibili punti di contatto fra le forze russe e ucraine sono stati trasformati con barriere anticarro su più linee che precedono un reticolo di trincee. Gli analisti di Bbc Verify si sono dati da fare confrontando centinaia di foto satellitari, pubblicando oggi un ampio servizio sul sito dell’emittente britannica. Guardando la cartina generale, risulta evidente una concentrazione altissima di posizioni fortificate lungo la linea del fronte del Donbass e delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, ma anche lungo la costa occidentale della Crimea, quella che affaccia sul Mar Rosso dal lato di Odessa, e una seconda linea difensiva al confine fra Crimea e le regioni ucraine occupate. In particolare, Bbc Verify analizza quattro punti, nei quali la trasformazione del paesaggio hanno caratteristiche fra loro diverse. Sulla costa occidentale della penisola di Crimea, le spiagge dal satellite mostrano sul bagnasciuga due linee di “denti di drago”, sorta di piramidi in cemento armato che, come i vecchi cavalli di Frisia, formano una prima barriera contro l’eventuale sbarco di mezzi corazzati, mentre il bordo della spiaggia è solcato da una profonda trincea a zig-zag, che consente di sparare sugli invasori da più direzioni. La trincea, che è rinforzata da palizzate in legno, di cui si vedono delle cataste, è punteggiata di bunker, forse nidi di mitragliatrice e di armi anticarro. A Tokmak, una cinquantina di chilometri a nord-est di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, considerato strategico perché la sua presa potrebbe consentire alle forze di Kiev di tagliare il fronte, le trincee, ramificate e intricate, sono disposte su almeno due linee di difesa a nord, più una terza linea attorno al villaggio. La prima linea di trincee è difesa, 550 metri più avanti, da un fossato anticarro, scavato dai bulldozer, seguito, 300 metri più indietro, da tre linee di ’denti di drago’. Dietro alle trincee ci sono le postazioni di artiglieria. Nella stessa zona, l’autostrada E108 che corre nord-sud ed è considerata strategica perché collega Melitopol in mano ai russi a Kharkiv, tenuta dagli ucraini, è fiancheggiata, a ovest di Tokmak, da fortificazioni ad essa parallele, che ripetono lo schema fossato-barriere-trincee. Uno schema differente invece è stato identificato dagli esperti della Bbc a Rivnopil, 55 chilometri a nord della città-martire portuale di Mariuol, conquistata dai russi un anno fa circa. Qui la campagna è costellata da fortificazioni circolari più piccole, che proteggono con trincee ad anello postazioni multiple di artiglieria. Le trincee consentirebbero ai soldati di spostare i cannoni e di mettersi al riparo. La Bbc ha anche interpellato Alexander Lord, del think-tank strategico Sibylline Ltd, secondo cui “i russi verosimilmente cercheranno di dirottare le forze ucraine verso certe direttrici altamente difese, pesantemente minate e ben a tiro dell’artiglieria”.
Kiev, leader mondiali d’accordo con nostra formula pace
“La guerra continua. Parallelamente a questo, stiamo lavorando sul fronte diplomatico. È stata una visita molto produttiva in Giappone. Dialoghi davvero importanti con i leader mondiali che ascoltano la nostra posizione e sono d’accordo con la formula di pace del presidente Volodymyr Zelensky: capiscono che la formula deve essere ucraina”. Lo ha scritto su telegram il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak. “Anche le garanzie di sicurezza sono un punto chiave. I risultati della visita saranno disponibili e tutti potranno vederli. Vinceremo. Perché stiamo diventando più forti”, ha aggiunto.
Presidenza Ue, fiduciosi su 11esimo pacchetto sanzioni
A proposito delle sanzioni, “sono molto fiducioso che avremo una risoluzione della situazione, questo è l’undicesimo pacchetto di sanzioni, non il primo, e in passato siamo stati in grado di raggiungere un accordo congiunto su questo, ma non sto dicendo che questa decisione verrà presa alla riunione del Consiglio di oggi. Continueremo la discussione oggi”. Così il ministro degli Esteri svedese, Tobias Billstroem, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri Ue.
Ripristinata l’energia nella centrale di Zaporizhzhia
Suspilne, l’emittente statale ucraina, riferisce che l’alimentazione elettrica esterna alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata ripristinata, dopo che una precedente interruzione aveva costretto l’impianto a fare affidamento su generatori diesel di emergenza. “I lavoratori dell’energia hanno ripristinato la linea di trasmissione dell’energia che alimenta la centrale. La stazione sta passando all’alimentazione dal sistema energetico ucraino”, ha riferito Ukrenergo su Telegram.
Sindaco Mariupol, «Mosca ha sequestrato nave con 2.000 t grano»
La Russia ha sequestrato ieri, nel porto di Mariupol, una nave da carico ucraina con oltre 2.000 tonnellate di grano per dirottarla nella città di Rostov sul Don. Lo ha scritto su Telegram il sindaco della città Petro Andryushchenko, chiedendo alle autorità russe di rispettare l’”accordo sul grano”.
Isw, improbabile che Wagner combatta fuori da Bakhmut
È “improbabile” che le forze di Wagner, “sfinite dalle battaglie”, siano in grado di “continuare le operazioni offensive al di fuori di Bakhmut”. È l’analisi effettuata dal think tank americano, Institute for the study of war. Wagner - viene spiegato - è stata in grado di continuare le operazioni offensive a Bakhmut, “poiché le truppe regolari russe si sono assunte la responsabilità dei fianchi” il che ha permesso ai paramilitari della compagnia di Prigozhin di “concentrarsi sulle battaglie urbane”.
Intelligence Gb, Mosca sta creando gruppo di aviazione d’elite
La Russia sta creando “un nuovo gruppo di aviazione d’attacco d’élite, nome in codice ’Storm’, che opererà sul territorio dell’Ucraina”. Lo ha detto l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sull’andamento del conflitto. Secondo gli 007 di Londra “l’unità può includere almeno uno squadrone di cacciabombardieri Su-24 e Su-34, oltre a uno squadrone di elicotteri d’attacco”. Una combinazione di tipi di velivoli che indica come lo squadrone sia destinato a svolgere “un ruolo importante negli attacchi contro obiettivi terrestri sulla linea del fronte ucraino”.
Colonna su F-16, «Francia formerà piloti, nessun tabù»
’’La Francia è pronta, insieme ad altri partner europei, a partecipare alla formazione dei piloti ucraini’’ all’utilizzo degli F-16. Lo ha detto la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna prima del Consiglio degli Affari Esteri a Bruxelles. ’’I bisogni degli ucraini in questo momento riguardano le munizioni, i veicoli...’’, ha detto Colonna, parlando di un ’’nuovo pacchetto di aiuti’’ per l’Ucraina ’’senza tabù, nulla è escluso’’. La ministra francese ha anche citato un nuovo pacchetto di ’’sanzioni nei confronti della Russia’’ che va ’’adottato nel mese di giugno per fare maggiore pressione’’ su Mosca.
Kiev, «720 soldati russi uccisi in un giorno»
La Russia ha perso nell'ultimo giorno 720 uomini, facendo salire a 203.880 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 203.880 uomini, 3.785 carri armati, 7.407 mezzi corazzati, 3.278 sistemi d’artiglieria, 565 lanciarazzi multipli, 327 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 309 aerei, 294 elicotteri, 6.129 autoveicoli, 18 unità navali e 2.830 droni.
Mosca, eventuale trasferimento F-16 coinvolge la Nato
L’eventuale trasferimento all’Ucraina, “alla quale mancano infrastrutture, piloti e personale per la manutenzione”, dei caccia F-16 “fa pensare alla possibilità di un futuro coinvolgimento della Nato nel conflitto”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov. Lo riporta la Tass. Il diplomatico ha infatti fatto notare come “i caccia americani decolleranno dagli aeroporti della Nato”.
Ambasciatore russo in Usa: «Attacchi in Crimea sono aggressioni alla Russia»
“Fatemi ricordare che attacchi alla Crimea sono considerati da noi come attacchi a qualsiasi altra regione della Russia. E’ importante che gli Stati Uniti siano pienamente coscienti della risposta russa”. Così l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, avvisa, in un messaggio su Telegram, l’amministrazione Biden di evitare “decisioni sconsiderate sulla Crimea, in particolare riguardo la benedizione al regime di Kiev per eventuali attacchi alla penisola”. Nel suo messaggio il diplomatico russo fa anche riferimento alla recente decisione di Washington di dare luce verde al processo che potrà permettere l’invio di caccia a Kiev. “Finora Washington si è opposta a noi per procura - scrive - ma ogni specialista sa che in Ucraina non vi sono infrastrutture per l’uso degli F16, che richiedono piloti e personale che sono anche mancanti”. “Che cosa succederebbe se caccia americani partissero da basi Nato guidati da volontari stranieri?”, conclude Antonov.
Aiea, situazione a Zaporizhzhia estremamente vulnerabile
Il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi in un tweet ha affermato che la situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia “è estremamente vulnerabile, questa situazione non può continuare”, dopo che il sito dovuto disconnettersi dalla rete elettrica ucraina. “La centrale questa mattina è scollegata dalla rete elettrica esterna per la settima volta durante il conflitto, sta usando adesso generatori diesel di emergenza per l’alimentazione; la situazione della sicurezza nucleare dell’impianto è estremamente vulnerabile. Dobbiamo decidere di proteggere l’impianto ora: questa situazione non può continuare”, ha scritto.
Borrell, ci aspettiamo che Cina usi sua influenza
“Ci aspettiamo che la Cina usi la sua influenza - e hanno molta influenza - per fermare la guerra in Ucraina. E ci aspettiamo che dalla Cina non forniscano armi alla Russia che per il momento non è il caso, perché sicuramente danneggerà le relazioni”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri a Bruxelles.
Borrell, su nuove sanzioni nodo non è solo Ungheria
Sull’undicesimo pacchetto di sanzioni, “non c’è solo un problema dell’Ungheria (che ha minacciato il veto, ndr), penso che questo nuovo pacchetto di sanzioni ha alcune considerazioni specifiche e molti paesi vorranno discuterne. Gli ambasciatori al Coreper lo stanno facendo ma ci saranno anche le discussioni politiche sulla nuova tranche dello European Peace Facility e il nuovo pacchetto di sanzioni contro l’elusione che coinvolge i paesi terzi. L’unico modo per uscire da certe cose è discuterne”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri a Bruxelles.
Mosca: «F16? Gli sforzi dell’Occidente sono inutili»
Il piano dell’Occidente di fornire all’Ucraina jet da combattimento F-16 di fabbricazione statunitense e di addestrare i piloti ucraini “è completamente inutile. Le nostre capacità consentono di raggiungere indiscutibilmente ogni obiettivo dell’operazione militare speciale”. Lo afferma il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, come riporta Interfax. “Nessun attacco alla sicurezza della Federazione Russa, indipendentemente dalla portata di tali misure adottate dall’Occidente collettivo guidato dagli Stati Uniti, porterà al risultato cercato dall’Occidente”, ha dichiarato Ryabkov ai giornalisti.
Mosca: «La Crimea è russa, minacciarla mostra l’escalation Usa»
“La Crimea è parte integrante della Federazione Russa, e il tentativo di presentare la questione in modo diverso, di minacciarla, è l’ennesima conferma dell’irresponsabile escalation di Washington”. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, commentando la dichiarazione del consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan in un briefing al G7, secondo il quale “è il momento di guardare a ciò di cui l’Ucraina ha bisogno per scoraggiare la Russia dal proseguire la sua guerra” e confermando che il presidente Joe Biden ha dato il suo ok all’addestramento di piloti ucraini per gli F-16 e altri velivoli. Lo riporta Ria Novosti.
Energoatom, danni rete elettrica centrale a causa raid russo
La sospensione dell’allacciamento alla rete elettrica esterna della centrale nucleare di Zaporizhzhia è dovuta a un bombardamento effettuato all’alba dalle forze armate russe. Lo spiega su Telegram, la compagnia nazionale per la produzione di energia in Ucraina Energoatom che chiede “l’immediata restituzione” dell’impianto a Kiev come “operatore legale” e “il successivo ripristino della normale modalità operativa oltre al rinnovo della sicurezza nucleare e radioattiva” della centrale.
Lula, ’Zelensky non s’è presentato all’incontro al G7
Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ha affermato che il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, “non si è presentato” all’incontro bilaterale fissato con lui al G7 di Hiroshima. “Avevamo in programma un colloquio bilaterale con l’Ucraina alle 15. Abbiamo ricevuto informazioni che erano in ritardo e, nel frattempo, ho incontrato il presidente del Vietnam. Quando il presidente vietnamita se ne è andato, quello ucraino non si è presentato. Sicuramente aveva un altro appuntamento e non poteva venire”, ha detto Lula in una conferenza stampa svoltasi dopo la fine del vertice.
Esercito Kiev, siamo a Bakhmut, distrutta, non conquistata
Il Comando delle forze per le operazioni speciali ucraino ha rilasciato un video e foto che mostrano la distruzione di Bakhmut, nel Donetsk: “La città oggi. I nostri soldati sono partiti per una missione di combattimento attraverso una città distrutta ma non conquistata”, dichiara il Comando, citato da Ukrainska Pravda che pubblica le immagini. “I nostri occhi a Bakhmut: un operatore di droni che non solo controlla la posizione del nemico e corregge la nostra artiglieria. Cattura anche il modo in cui la città viene uccisa dalle forze di occupazione russe”, dice il Comando.
Kiev, 8 feriti in raid notturno russo su regione di Dnipro
Raid notturno delle forze armate russe sulla regione ucraina di Dnipropetrovsk. Lo riporta Ukrainska Pravda citando il presidente dell’amministrazione militare, Sergey Lysak. Si segnalano 8 feriti, di cui tre ricoverati in ospedale, oltre a danni a veicoli e infrastrutture. “Le forze di difesa aerea hanno abbattuto 15 droni e 4 missili da crociera sulla nostra regione”, ha spiegato Lysak.
Kiev, Bakhmut resta epicentro battaglia
La zona di Bakhmut, nell’oblast di Donetsk nell’Ucraina orientale, resta ’’l’epicentro’’ della battaglia’’. Lo hanno riferito questa mattina le forze armate ucraine dopo che i russi hanno rivendicato di aver completamente ’’liberato’’ la città assediata da mesi. A Bakhmut ’’il nemico continua a condurre azioni offensive. I combattimenti per la città di Bakhmut continuano”, hanno affermato le forze armate ucraine, aggiungendo che nell’ultimo giorno le forze russe hanno “cercato senza successo di recuperare le posizioni perdute a sud dell’insediamento di Ivanivske”.
Feriti in raid russi su Dnipropetrovsk, colpiti edifici e parco giochi
Un raid russo condotto nella notte con missili e droni sulla regione di Dnipropetrovsk ha causato il ferimento di civili e danni a edifici residenziali. Lo ha scritto su Telegram il governatore di Dnipropetrovsk Serhii Lysak, spiegando che la difesa antiaerea ucraina ha abbattuto 15 droni e quattro missili da crociera. Nel dettaglio, nel distretto di Dniprovskyi è stata ferita una donna di 27 anni, mentre diversi edifici sono stati danneggiati nell’attacco ha detto Lysak. Sette persone sono state ferite dopo che un drone è caduto nel distretto di Synelnykivskyi, ha aggiunto. ’’Tre case private e nove appartamenti sono stati colpiti, oltre a un parco giochim negozi ed edifici amministrativi’’, ha detto Lysak.