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Ucraina ultime notizie. Kiev, altri 48 soldati russi saranno processati

È stato condannato all’ergastolo il sergente Vadim Shishimarin, il primo soldato russo processato per crimini di guerra in Ucraina. Mentre Kiev annuncia che altri 48 saranno processati. Si dimette consigliere russo Onu, mi vergogno di questa guerra. La Russia sostiene che sta esaminando il piano italiano per l’Ucraina, mentre da Davos Zelensky chiede sanzioni massime contro Putin il quale ha rischiato di essere ucciso due mesi fa, sostengono gli 007 ucraini

Ucraina, messa nel seminterrato di una chiesa durante i bombardamenti
  • Lavrov, relazioni con Occidente? Ci penseremmo due volte

    Se l’Occidente proponesse di riaprire le relazioni con la Russia, Mosca ci penserebbe “due volte”: lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, citato da Interfax. Se l’Occidente “cambierà mentalità” e “quando avranno finito con la loro frenesia, vedranno che la Russia è ancora qui e si rafforza anno dopo anno anno. Se vogliono offrire qualcosa in termini di ripresa delle relazioni, ci penseremo due volte se ci servirà o non tanto”, ha detto Lavrov.

  • Zelensky, perdite enormi per riconquista militare Crimea

    La riconquista militare della Crimea da parte di Kiev sarebbe possibile solo al prezzo di enormi perdite umane. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrainska Pravda. Un conflitto per la riconquista della penisola annessa nel 2014 dalla Russia potrebbe portare alla morte di “centinaia di migliaia” di soldati ucraini, ha affermato il presidente.

  • Kiev, a Donetsk tre civili morti e sei feriti

    Tre civili sono morti e altri sei sono rimasti feriti nei bombardamenti che hanno colpito la regione di Donetsk, tra Zora, Soledar e Adamivka. Lo ha annunciato su Telegram il governatore della regione Pavlo Kyrylenko, riferisce Ukrinform.

  • Zelensky, solo mio incontro con Putin può finire la guerra

    «Non accetto nessun incontro con mediatori russi, ma solo con il presidente Vladimir Putin, e la questione sul tavolo deve essere una sola: far finire la guerra». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, citato dall’agenzia Ukrinform. «Senza di lui non si prendono decisioni e dobbiamo esserne ben consapevoli - ha aggiunto Zelensky -. E se stiamo parlando di una decisione per porre fine alla guerra, senza di lui questa decisione non sarà presa».

    Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky (Epa)

  • Zelensky, paghiamo prezzo alto ma vinceremo

    «Stiamo pagando un prezzo alto, ma ci sarà sicuramente una vittoria, perché semplicemente non c’è altra via d’uscita». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dall’agenzia Ukrinform, rispondendo ad una domanda su come finirà la guerra e se spera di firmare un accordo di pace con il presidente russo Vladimir Putin. Allo stesso tempo, Zelensky ha detto di sapere che «qualsiasi guerra finisce con la diplomazia, la diplomazia può portare alla pace, e la pace è il desiderio di ogni persona normale».

  • Pentagono: non è in programma invio di truppe in Ucraina

    Al momento gli Stati Uniti non hanno in programma di schierare forze in Ucraina e ogni decisione in questo senso spetta al presidente Joe Biden. Lo ha sottolineato il capo degli Stati Maggiori Riuniti Usa, il generale Mark Milley, nel corso di una conferenza stampa. «Qualsiasi reintroduzione di forze statunitensi in Ucraina richiederebbe una decisione del presidente e siamo lontani da qualcosa del genere», ha detto Milley, escludendo di fatto la notizia, riportata da alcuni media statunitensi, secondo cui l’Amministrazione Biden starebbe valutando la possibilità di inviare forze speciali per proteggere l’ambasciata americana a Kiev.

  • Cinque aziende di Ukroboronprom sotto controllo russo

    Cinque imprese di Ukroboronprom (l’azienda statale di produzione industriale per la Difesa) si trovano sotto il controllo russo. Lo rende noto Ukrinform. «Tutti i dati sugli impiegati sono distrutti o inaccessibili», fanno sapere dall’azienda già al lavoro per recuperare le informazioni sui propri dipendenti che si sono trovati sul territorio occupato.

  • Sindaco Kharkiv, da domani metropolitana torna in funzione

    La rete della metropolitana di Kharkiv, la seconda città ucraina nel nord-est del Paese, tornerà da domani in funzione, dopo essere stata usata come rifugio antiaereo dall’inizio della guerra. Lo ha annunciato il sindaco Ihor Terekhov, citato dalla Cnn.

  • Kiev, altri 48 soldati russi saranno processati

    Altri 48 militari russi saranno processati per crimini di guerra in Ucraina. Lo ha detto la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, in collegamento a Davos, ripresa dal Guardian. “Sospetti sono stati segnalati su 49 individui che abbiamo cominciato a perseguire per crimini di guerra”, ha detto la procuratrice, considerando anche il primo soldato russo condannato oggi all’ergastolo da un tribunale di Kiev. Le autorità ucraine hanno una lista di circa 600 sospetti per crimini di guerra, di cui due casi che riguardano tre persone sono già approdati in tribunale, ha detto.

  • Orban sente Michel: prima soluzione sull’energia, poi sanzioni

    Il primo ministro ungherese Victor Orban ha avuto un colloquio in videoconferenza con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, sul sesto pacchetto di sanzioni Ue. «Dobbiamo trovare soluzioni ai problemi di sicurezza energetica dell’Ungheria prima che qualsiasi sanzione possa essere adottata sui trasferimenti di petrolio russi», è stato il messaggio inviato da Orban.

  • Quasi 1,5 milioni di ucraini deportati in Russia

    Quasi un milione e mezzo di ucraini sono stati deportati in Russia. Lo ha detto la commissaria per i diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, intervenendo al dibattito «Protezione dei diritti umani durante la guerra» a Davos, ripreso dai canali Telegram del governo di Kiev. Secondo Denisova, il Cremlino stava preparando le deportazioni forzate in anticipo con l’intento di portare in Russia oltre 2 milioni di cittadini ucraini. «Ho le direttive date dalla leadership della Russia alle autorità competenti per creare alloggi temporanei per i nostri cittadini. Sappiamo dove si trovano, quanti sono e in quali condizioni sono», ha aggiunto la commissaria.

  • L’Ucraina indaga su oltre 13mila crimini di guerra russi

    Sono «oltre 13mila» i casi di presunti crimini di guerra russi in Ucraina su cui indagano le autorità ucraine. Lo ha detto al Washington Post la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova, nel giorno in cui a Kiev è stato condannato all’ergastolo il primo militare di Mosca processato per crimini di guerra.

  • Zelensky tra le 100 persone più influenti del 2022 secondo Time

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky è stato inserito nell’elenco di Time delle 100 persone più influenti del 2022. È la prima volta che il volto della resistenza ucraina all’invasione russa compare nella classifica del prestigioso magazine americano. Joe Biden, che ha scritto il testo di «presentazione» di Zelensky, descrive il presidente ucraino come un «leader all’altezza del coraggio e della resilienza» del suo popolo. Nella lista del Time figurano diverse personalità della scena politica mondiale, come Vladimir Putin, lo stesso Biden, Olaf Scholz, Von der Leyen e Xi Jinping.

  • Usa ringraziano l’Italia per i «nuovi aiuti militari a Kiev»

    C’è anche l’Italia tra i Paesi che il capo del Pentagono Lloyd Austin, dopo la riunione a Ramstein del gruppo di contatto contro l’invasione russa, ha ringraziato per l’impegno a fornire nuovi aiuti militari all’Ucraina, assieme a Grecia, Norvegia, Polonia e Danimarca.

  • Kiev, «russi organizzano tour tra macerie teatro Mariupol»

    Le forze russe hanno organizzato un “tour” tra le macerie del teatro di Mariupol andato distrutto in un attacco aereo. Lo ha denunciato il ministero degli Esteri ucraino, condividendo un video su Twitter nel quale si vedono alcune persone in abiti civili camminare tra le rovine. Secondo Kiev, nell’edificio - all’interno del quale avevano cercato rifugio dai raid numerose donne e bambini - sono morti “centinaia di ucraini”. All’epoca del raid, eseguito a metà marzo, il governo ucraino aveva accusato i russi di averlo preso di mira nonostante all’esterno fosse stata scritta in russo la parola “bambini”. Il ministero della Difesa russo ha respinto quest’accusa.

  • Regioni Ue, serve piano per candidatura a membro Ue

    Servono “un piano ambizioso per l’Ucraina sviluppato con urgenza” e “una chiara prospettiva affinché l’Ucraina diventi un potenziale Paese candidato” dell’Ue. Così il presidente del Comitato europeo delle Regioni, Apostolos Tzitzikostas ha chiuso la riunione del gruppo di lavoro sull’Ucraina. Tzitzikostas ha poi invitato tutte le altre associazioni di enti locali europee a “collaborare con noi e le nostre controparti in Ucraina per aiutare i nostri colleghi: la nostra istituzione è desiderosa di costruire un’Alleanza per ricostruire i villaggi e le città dell’Ucraina”, ha aggiunto.

  • Austin, anche l’Austria a riunione gruppo contatto

    Al secondo incontro del Gruppo contatto sull’Ucraina, guidato dagli Stati Uniti, hanno partecipato Paesi che non avevano preso parte al primo come “Austria, Bosnia, Kosovo e Colombia”. Lo ha annunciato il segretario alla Difesa americana, Lloyd Austin, in una conferenza stampa dopo la riunione che si è tenuta in modo virtuale. In tutto c’erano 47 Paesi. Il terzo incontro si terrà il 15 giugno a Bruxelles a margine della ministeriale Nato ha annunciato il capo del Pentagono.

  • Interfax, a Mariupol il processo ai difensori di Azovstal

    Un processo contro i militari ucraini che si sono arresi presso l’acciaieria Azovstal si svolgerà a Mariupol, ha detto a Interfax una fonte a conoscenza dei preparativi per il procedimento. “Le informazioni preliminari disponibili indicano che il primo processo provvisorio si svolgerà proprio qui a Mariupol”, ha detto la fonte. Sarà seguito, secondo gli autori dello statuto del tribunale, da diverse altre fasi, che potrebbero aver luogo in altre località, ha quindi aggiunto.

  • Draghi vede Petkov, scongiurare crisi alimentare in atto

    Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio un incontro con il Primo Ministro della Repubblica di Bulgaria, Kiril Petkov. Al centro dei colloqui, secondo quanto riferisce palazzo Chigi, vi sono stati la situazione in Ucraina e la necessità di scongiurare la crisi alimentare in atto

    Mario Draghi e il premier bulgaro Kiril Petkov

  • Vucic, con Putin parleremo di proseguire forniture di gas

    Il prosieguo delle forniture di gas russo a prezzo di favore alla Serbia sarà al centro del colloquio che il presidente Aleksandar Vucic avrà tra qualche giorno con il collega russo Vladimir Putin. A confermarlo è stato oggi lo stesso Vucic. Parlando a margine di una visita ai cantieri di costruzione della metropolitana di Belgrado, Vucic ha sottolineato che per lui sono importanti tre questioni: le quantità di gas, il prezzo e la sicurezza negli approvvigionamenti. Naturalmente, ha aggiunto, nel colloquio si parlerà anche di altri temi. A fine maggio scade la proroga di sei mesi del contratto di fornitura concordato lo scorso novembre da Vucic e Putin in un incontro a Soci, sul Mar Nero. Belgrado ottiene da Mosca gas al prezzo di favore di 270 dollari per mille metri cubi, di molto inferiore ai prezzi sui mercati mondiali, e l’auspicio di Vucic è una ulteriore proroga delle consegne a tali condizioni favorevoli. Ma le sanzioni occidentali per l’intervento armato in Ucraina hanno mutato la situazione economica in Russia, e bisognerà vedere quale sarà la posizione di Putin. La Serbia, pur condannando la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina, si rifiuta di aderire alle sanzioni contro Mosca invocando i propri interessi nazionali, a cominciare proprio dalle forniture energetiche a condizioni di favore e dall’appoggio russo sul Kosovo.

  • Consigliere russo Onu, diplomatici Mosca costretti a tenere bocca chiusa

    “Non tutti i diplomatici russi sono guerrafondai. Sono ragionevoli, ma devono tenere la bocca chiusa”. Lo ha detto il consigliere russo all’Onu Boris Bondarev all’Associated Press, dopo essersi dimesso a causa dell’invasione dell’Ucraina. Bondarev ha espresso la sua condanna alla guerra ai colleghi: “alcuni hanno detto: ’tutti disapprovano, ma dobbiamo continuare a lavorare’, mentre altri hanno risposto ’stai zitto e smettila di diffondere questa cattiva influenza, specialmente tra i diplomatici più giovani’”, ha raccontato Bondarev. “È intollerabile ciò che il mio governo sta facendo ora”, ha aggiunto, “Come funzionario pubblico, devo assumere una parte di responsabilità per questo. E non voglio farlo”. Bondarev ha riferito di non aver ancora ricevuto alcuna reazione dai funzionari russi, ma ha aggiunto: “Sono preoccupato per la possibile reazione di Mosca? Sì, devo preoccuparmi”.

    PER APPROFONDIRE/ Arsenali nucleari crescono: dalle minacce di Putin, alle mille bombe cinesi di Xi

  • Agenzia Onu invita super ricchi a farsi avanti su sicurezza alimentare

    Il direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, David Beasley, ha detto ai miliardari che è “tempo di farsi avanti” mentre la minaccia globale dell’insicurezza alimentare sta aumentando a causa della guerra della Russia contro l’Ucraina. Beasley ha detto all’Associated press, a margine del World Economic Forum a Davos, di aver visto segnali incoraggianti da parte di alcune delle persone più ricche del mondo, come Elon Musk e Jeff Bezos. L’anno scorso il direttore del Pam aveva avuto un botta e risposta con Musk sui social media, quando il ceo di Tesla aveva chiesto come una donazione di 6 miliardi di dollari potesse risolvere la fame nel mondo. Da allora, “Musk ha donato 6 miliardi di dollari a una fondazione. Tutti pensavano li avesse inviati a noi ma non abbiamo ancora ricevuto nulla. Sono fiducioso”, ha detto Beasley. Musk a ottobre aveva scritto su Twitter che avrebbe venduto 6 miliardi di dollari in azioni Tesla e avrebbe donato tali soldi al Pam se l’organizzazione avesse spiegato come questi fondi avrebbero potuto risolvere il problema della fame nel mondo.

  • Russia, distrutti 177 aerei e 3mila mezzi corazzati Kiev

    Dall’inizio dell’offensiva in Ucraina le forze russe hanno distrutto “177 aerei ucraini e oltre 3.200 mezzi corazzati nemici”: lo ha riferito il portavoce della Difesa di Mosca Igor Konashenkovin in un breafing. In particolare, sono stati distrutti anche 125 elicotteri, 990 droni, 319 batterie antiaeree e oltre 1.600 pezzi di artiglieria, “tra cui diversi howitzer americani forniti a Kiev”. Nella sola giornata di ieri, gli attacchi aerei hanno “ucciso oltre 230 nazionalisti ucraini”, ha detto il portavoce.

  • 61% ucraini vuole che si armi in massa la popolazione, il 28% sono donne

    Il 61% dei cittadini ucraini ritiene che armare in massa la popolazione potrebbe incrementare le capacità di difesa del Paese. Il 36% pensa l’esatto contrario. A favore delle armi, sono soprattutto uomini e giovani, il 28% sono donne. E’ il risultato di un sondaggio condotto da Rating, società di indagini demoscopiche.

    Azovstal, Zelensky: "L'Ucraina ha bisogno dei suoi eroi vivi"
  • A Kherson introdotta doppia valuta

    Il governatore della regione meridionale di Kherson, insediato dalla Russia, Vladimir Saldo, ha affermato che, a partire da lunedì, la regione diventerà ufficialmente un’area a doppia valuta con rubli russi e grivnia ucraina. Saldo ha poi annunciato che nella regione verrà aperto l’ufficio di una banca russa, secondo l’agenzia di stampa Ria Novosti.

    Ucraina, forze russe controllano la centrale idroelettrica di Kakhovka sul Dnipro
  • Forze armate, «liberati 24 centri abitati in regione Kharkiv»

    “Nella regione di Kharkiv sono stati liberati 24 centri abitati”. Lo annuncia su Facebook il comandante in capo delle forze armate dell’Ucraina, Valeriy Zaluzhny. “Il villaggio Kutuzivka - ha aggiunto - è stato liberato all’inizio di maggio. Circa 170 persone, tra cui quaranta bambini da tre mesi a dodici anni, hanno vissuto per quasi due mesi nello scantinato di un asilo. I nostri militari gli hanno fornito tutto il necessario: cibo, vestiti, l’acqua”.

  • Starbucks: chiude 130 caffetterie in Russia, lascia il Paese dopo 15 anni

    Starbucks ha annunciato che lascerà la Russia dopo 15 anni. La catena statunitense ha 130 caffetterie nel Paese, tutte in franchising, che producono meno dell’1% dei suoi ricavi annuali. La società ha comunicato che continuerà a pagare i suoi quasi 2.000 dipendenti in Russia per sei mesi. Starbucks si aggiunge così a multinazionali come McDonald's, Exxon Mobil e British American Tobacco, che hanno già annunciato che lasceranno la Russia. Nel premercato, il titolo di Starbucks guadagna lo 0,5%.

  • Dombrovskis, «discuteremo di come finanziare aiuti Ue»

    Lo schema che la Commissione Europa ha proposto per finanziare gli aiuti Ue all’Ucraina “ovviamente dovrà essere ulteriormente discusso”. Lo dice il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis, a margine dell’Eurogruppo a Bruxelles, dopo che il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner si è opposto all’emissione di ulteriore debito comune da parte dell’Ue per aiutare Kiev. La Commissione Europea la settimana scorsa, ricorda Dombrovskis, “ha presentato una proposta” per aiutare l’Ucraina “in due parti: una per gli aiuti a breve termine e l’altra per la ricostruzione, a lungo termine. Abbiamo proposto un pacchetto di assistenza finanziaria da 9 mld di euro, che richiederebbe ulteriori garanzie da parte degli Stati membri. Abbiamo presentato lo schema generale del piano, senza scendere nei dettagli. Chiaramente, dovremo mobilitare risorse diverse”, fornite da più parti, non solo dai Paesi dell’Ue.

    il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue Valdis Dombrovskis


  • Romney, mondo si prepari a uso armi nucleare Putin

    “Il ministro degli Esteri russo e il suo ambasciatore negli Stati Uniti hanno entrambi segnalato che la debacle della Russia in Ucraina potrebbe portare a un attacco nucleare. Lo stesso Vladimir Putin ha notato che ha armi che i suoi avversari non hanno e che ’le userà, se necessario’”. E’ l’avvertimento del senatore repubblicano dello Utah Mitt Romney, il quale in un editoriale sul New York Times ha affermato che “dovremmo immaginare l’inimmaginabile, in particolare come risponderemmo militarmente ed economicamente a un tale cambiamento sismico nel terreno geopolitico globale”. “L’uso da parte della Russia di un’arma nucleare sarebbe senza dubbio un evento geopolitico che ridefinisce e riorienta - ha continuato - Qualsiasi nazione che scegliesse di mantenere i legami con Mosca dopo un simile oltraggio diventerebbe essa stessa un paria globale”. Romney ha suggerito che l’Occidente affronti la Cina e le altre nazioni alleate con la Russia con un ultimatum: “O sei con noi, o sei con la Russia, non puoi stare con entrambi”, ha scritto.

  • 007 Kiev, Putin scampato ad un attentato due mesi fa

    Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe scampato ad un attentato dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Lo sostiene Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riportano diversi media ucraini tra cui l’Ukrainska Pravda. “C’è stato un tentativo non molto tempo fa. Si tratta di un’informazione non pubblica e di un tentativo assolutamente fallito. Ma è successo davvero circa 2 mesi fa”, ha detto Budanov.

    Il presidente russo Vladimir Putin incontra a Sochi il presidente bielorusso Alexander Lukashenko

  • Ungheria, prima piano per uscita petrolio e poi ok a sanzioni

    “Nella dichiarazione di Versailles tutti hanno concordato che ci può essere un passo avanti nelle sanzioni solo quando tutte le circostanze nazionali e il diritto di ogni paese al proprio mix energertico sono tenuti dovutamente in considerazione. Per l’Ungheria la priorità è garantire l’approvvigionamento e la sicurezza energetica”. Così la ministra della Giustizia ungherese, Judit Varga, al suo arrivo al Consiglio Ue Affari generali a Bruxelles.
    “Prima dobbiamo avere un piano strategico, a breve e lungo termine, su come uscire da queste risorse fossili. E poi per quanto riguarda gli oleodotti di petrolio russo, questo richiede tempo e investimenti, non solo sul lato ungherese ma anche su quello degli altri partner dell’Ue”, ha aggiunto. “Chiedo comprensione ai nostri partner e questo va incluso in un orizzonte strategico perché ci siamo muovendo verso un’industria a zero emissioni”, ha ribadito.

    Ucraina, Draghi:insistere con sanzioni per portare Mosca a tavolo
  • Anacer, in Ue allo studio export cereali via camion e treni ma ci sono dei colli di bottiglia

    «A livello europeo si sta discutendo per l’apertura di canali commerciali terrestri anche verso l’Italia per l’export dei cereali dalla parte ovest dell’Ucraina, tuttavia bisogna vedere che cosa si riuscirà a fare perché le infrastrutture e la logistica via gomma o via treno possono diventare dei colli di bottiglia». È quanto afferma Carlo Licciardi, presidente uscente di Anacer (Associazione Nazionale Cerealisti), riferendo di aver appreso di tali mosse da fonti Mipaaf.

  • Kiev, russi hanno sparato contro bus con evacuati

    Un autobus utilizzato per evacuare i civili è finito sotto il fuoco nemico vicino a Vrubivka nel Lugansk ma 18 persone sono riuscite a scappare. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Serhiy Gaidai, come riporta Ukrinform.

  • Capo intelligence Difesa Kiev, «fallito tentato omicidio Putin due mesi fa»

    È fallito due mesi fa, poco dopo l’inizio della guerra, un nuovo tentativo di uccidere Vladimir Putin. Lo rende noto il capo del dipartimento di intelligence del Ministero della Difesa ucraino Kyrylo Budanov. «Sono stati diversi gli attentati alla vita del presidente russo - ha sottolineato Budanov - di recente quello ad opera di esponenti caucasici. Non si tratta di informazioni pubbliche ma è tutto vero».

  • Zelensky, corridoio per export grano, evitare crisi globale

    «Serve sbloccare i nostri porti marittimi. Bisogna usare tutti i canali diplomatici, perché da soli non possiamo lottare contro la Russia». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo a Davos per il World Economic Forum. «Noi parliamo con la Commissione europea, il Regno Unito, la Svizzera, la Polonia, e l’Onu e chiediamo loro di prendere misure per un corridoio per l’export del nostro grano e dei cereali - ha aggiunto -, altrimenti la penuria avrà effetti sul mondo e ci sarà una estensione della crisi energetica».

    (REUTERS/Dado Ruvic/Illustration)

  • Kiev, 4.600 civili uccisi da inizio guerra, 232 i bambini

    «La Russia ha ucciso almeno 4.600 civili in Ucraina dal 24 febbraio, inclusi 232 bambini». Lo riferisce la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, citata dal Kyiv Independent, sottolineando che il bilancio non tiene conto dei dati dei territori occupati dai russi.

  • Cremlino: «responsabile della minaccia di fame nel mondo è chi ha imposto sanzioni»

    Non la Russia, ma chi ha imposto le sanzioni contro Mosca è responsabile della «minaccia di fame nel mondo» . È il concetto ribadito dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando che «non siamo noi le fonti dei problemi che causano la minaccia della fame, ma quelli che hanno imposto le sanzioni contro la Federazione russa e le sanzioni stesse». Peskov ha rivendicato che «la parte russa è sempre stata un esportatore di grano affidabile, la parte russa non sta impedendo all’Ucraina di trasportare il grano con i treni». «Quando i treni con le armi arrivano dalla Polonia - ha denunciato il portavoce del Cremlino - nessuno impedisce loro di riportare indietro il grano usando gli stessi treni».

  • Polonia, fine accordo con Russia su gas

    La Polonia ha annunciato la risoluzione di un accordo firmato quasi 30 anni fa con la Russia sulle forniture di gas e le infrastrutture. «La Polonia denuncia l’accordo intergovernativo sul gas del 1993 relativo al (gasdotto) Yamal - ha scritto su Twitter la ministra dell’Ambiente, Anna Moskwa - L’aggressione della Russia all’Ucraina ha confermato la correttezza della valutazione del governo polacco nella direzione di un’indipendenza completa dal gas russo. Abbiamo sempre saputo che Gazprom non era un partner affidabile».

  • Kiev, Putin voleva conquistare l’Ucraina in tre giorni

    «La Russia aveva un piano... aveva valutato che avrebbe potuto prendere il controllo del nostro Paese in tre giorni, ma questo non è accaduto grazie alla nostra resistenza»: lo ha detto oggi la prima viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dzhaparova, durante una conferenza alla Fondazione Luigi Einaudi.

    La prima viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dzhaparova. (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

  • Si dimette consigliere russo Onu, mi vergogno

    Boris Bondarev, consigliere russo delle Nazioni Unite e Ginevira si è dimesso tramite una lettera condivisa sui social dall’avvocato internazionale Hillel Neuer. «Non mi sono mai vergognato così tanto del mio Paese», ha detto descrivendo la decisione di invadere l’Ucraina «il crimine più grave contro il popolo russo» da parte di un gruppo dirigenziale che vuole «rimanere al potere per sempre».

  • Putin, economia russa resiste abbastanza bene a sanzioni

    «L’economia russa resiste abbastanza bene al colpo delle sanzioni». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella conferenza stampa a Sochi con il presidente Aleksander Lukashenko, come riporta Interfax.

  • Mosca, «valutiamo piano di pace Italia»

    Mosca «sta valutando» il piano di pace proposto dall’Italia per trovare un accordo sull’Ucraina. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko, citato dalla Tass.«Lo abbiamo ricevuto di recente e lo stiamo valutando», ha affermato il numero due della diplomazia di Mosca.

  • Oms, 248 attacchi alla sanità con 75 morti e 59 feriti

    L’Organizzazione mondiale della sanità ha “verificato altri 30 attacchi all’assistenza sanitaria” in Ucraina. “Al 23 maggio - informa la sezione Oms del Paese - sono stati verificati 248 attacchi alla sanità. Questi attacchi sono avvenuti tra il 24 febbraio e il 19 maggio e hanno causato 75 morti e 59 feriti. L’assistenza sanitaria non dovrebbe mai essere un obiettivo”, ribadisce l’agenzia.

  • Kiev, piano pace solo con integrità territoriale-sovranità

    Qualsiasi piano di pace che non preveda la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non è un piano sostenibile”: lo ha detto oggi la prima viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dzhaparova, durante una conferenza in corso alla Fondazione Luigi Einaudi rispondendo ad una domanda sul piano di pace presentato dall’Italia.

  • Oligarca filorusso accusa ex presidente Poroshenko

    L’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, considerato vicino al presidente russo Vladimir Putin, ha testimoniato contro l’ex presidente ucraino Petro Poroshenko, parlando del ruolo di quest’ultimo nel business del carbone e nella gestione dell’oleodotto Samara-Western. Lo riporta l’agenzia Unian. Medvedchuk è stato catturato il mese scorso in un blitz degli 007 di Kiev, che hanno diffuso oggi il video di suo interrogatorio. Sospettato di alto tradimento e sostegno al terrorismo, Medvedchuk ha parlato di un piano per ritirare parte del principale oleodotto Samara-Western dalla proprietà statale con l’obiettivo di aumentarvi le quantità di carburante diesel trasportate.

    “Affinché questo oleodotto diventasse proprietà privata, e in effetti proprietà dello stesso Poroshenko, è stato necessario eseguire una serie di azioni ... I tribunali, l’ufficio del pubblico ministero, il Comitato antimonopolio, il Fondo per il demanio - ha detto Medvedchuk -, tutti hanno preso le decisioni, ovviamente, necessarie per gli interessi personali del presidente Poroshenko”. Inoltre, l’oligarca filorusso ha testimoniato nel cosiddetto ’caso del carbone’, in cui - sempre a suo dire - sarebbe coinvolto anche il quinto presidente ucraino Poroshenko.

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    L'oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, catturato il mese scorso in un blitz degli 007 di Kiev.

  • Expo 2030: Mosca ritira sua candidatura

    Mosca ha annunciato il ritiro della sua candidatura a ospitare Expo 2030. Lo rende noto il ministero degli Esteri russo. Oltre a Mosca sono candidati Odessa (Ucraina), Busan (Sudcorea), Riad (Arabia Saudita) e Roma.

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  • Ergastolo al primo soldato russo accusato di crimini di guerra

    È stato condannato all’ergastolo il sergente Vadim Shishimarin , il primo soldato russo processato per crimini di guerra in Ucraina. Shishimarin, 21 anni, si è dichiarato colpevole dell’uccisione di Oleksandr Shelipov, un civile disarmato di 62 anni colpito alla testa nel villaggio di Chupakhivka nella regione di Sumy lo scorso 28 febbraio. L’avvocato del soldato russo ha annunciato che ricorrerà in appello.

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    Il sergente russo Vadim Shishimarin condananto all’ergastolo (AP Photo/Natacha Pisarenko)

  • Cremlino, Russia non ostacola esportazione grano su rotaia

    La Russia non sta ostacolando l’esportazione di grano dall’Ucraina attraverso la Polonia. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov parlando ai giornalisti, come riporta la Tass. “La Russia è sempre stata un esportatore di grano abbastanza affidabile. L’Ucraina è stata un esportatore abbastanza affidabile. La Russia non ostacola affatto l’Ucraina nel trasporto di grano su rotaia. Quando i treni con le armi arrivano dalla Polonia, nessuno impedisce loro di riportare il grano sullo stesso treno [in Polonia]”, ha dichiarato.

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  • Russia: esaminiamo piano italiano per Ucraina. Zelensky: sanzioni massime

    Se da un lato Mosca “studia il piano dell’Italia per risolvere la situazione in Ucraina”, secondo quanto detto dal viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, dall’altro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - intervenendo al forum a Davos in Svizzera - ha chiesto “sanzioni massime” contro la Russia. Serve un “embargo completo sul petrolio, che “tutte le banche russe siano escluse dai sistemi globali e che non ci sia nessun commercio con la Russia”, ha precisato in collegamento video.

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  • Filorussi, i prigionieri Azovstal saranno processati

    “Tutti i prigionieri ucraini che si sono arresi ad Azovstal sono detenuti nel territorio della Repubblica popolare di Donetsk” e dovranno essere processati. Lo ha detto il governatore dell’autoproclamata repubblica filorussa, Denis Pushilin, citato da Interfax. “Il tribunale internazionale dovrebbe essere organizzato sul territorio della repubblica”, ha detto.

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  • Mosca, pronti a ripresa colloqui se Kiev si mostrerà costruttiva

    Mosca è pronta a riprendere i negoziati con Kiev appena l’Ucraina mostrerà segnali costruttivi. Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo, Andrey Rudenko, secondo quanto riporta l’Interfax.

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  • Kiev, nominare date su ingresso nella Ue è chiudere porte

    “Crediamo che non sia corretto nominare date” sull’ingresso dell’Ucraina in Unione europea. “È un processo di cui siamo consapevoli, che tra la precandidatura e diventare membro è un percorso, siamo pronti a questo, ma con questo tipo di messaggi sulle date sembra di chiudere le porte, sembra un fallimento di quanto abbiamo fatto finora, pagando il prezzo più alto per questo”. Lo ha dichiarato la viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova, a margine di una lectio magistralis per l’inaugurazione del biennio accademico 2021/2023 del Master in giornalismo dell’università Luiss di Roma.

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    La viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova (REUTERS/Massimo Pinca)

  • Kiev, Minsk conduce attività di ricognizione rafforzate al confine

    La Bielorussia sta ammassando forze al confine. L’allarme arriva da Kiev, con un rapporto dello stato maggiore ucraino: “le forze armate bielorusse stanno rafforzando le loro attività di ricognizione e hanno dispiegato unità aggiuntive nell’area di confine”, vi si legge. Secondo il rapporto, permane il pericolo di attacchi missilistici e aerei contro l’Ucraina dal territorio bielorusso. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che non ha inviato proprie truppe in Ucraina, ha però consentito il dispiegamento sul territorio del paese di truppe russe. Oggi Lukashenko vedrà il presidente russo Vladimir Putin a Sochi, sul Mar Nero.

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    Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko (Sputnik/Sergey Guneev/Kremlin)

  • Zelensky: Da 50 a 100 ucraini morti ogni giorno su fronte est

    Ogni giorno dai 50 ai 100 ucraini muoiono sulla linea del fronte nell’est dell’Ucraina a causa dell’invasione russa del Paese. Lo ha detto nelle scorse ore Volodymyr Zelensky, in dichiarazioni riportate stamani dai media britannici. Le parole del presidente ucraino sembrano indicare i caduti tra i militari. Le persone uccise, ha detto, stavano difendendo l’Ucraina sul “fronte più difficile”. I combattimenti più pesanti si concentrano intorno a Severodonetsk e Lysychansk, nella regione di Luhansk.

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    Zelensky: "Situazione in Donbass estremamente difficile"
  • Gruppo cyber Conti pro Russia cambia strategia

    Il gruppo di cybercriminali Conti, che da quando è iniziato il conflitto si è schierato con la Russia, sta cambiando tattica come un esercito e si sta parcelizzando per creare delle sottodivisioni. E’ la tesi dei ricercatori della società AdvIntel, secondo i quali la gang specializzata in ransomware starebbe smantellando le sue infrastrutture anche se ha mantenuto in vita il suo sito pubblico.

    Secondo AdvIntel, Conti ha lavorato nelle ultime settimane per creare dei sottogruppi e operare in maniera più discreta dopo che la sua dichiarazione di sostegno alla Russia ha attirato l’attenzione dei media e della polizia e ha provocato anche fratture ideologiche interne. L’ultimo attacco del gruppo Conti è quello ransomware diretto al Costa Rica che ha colpito una trentina di istituzioni bloccandone le attività. Per AdvIntel, si è trattato di una strategia distrattiva mentre avveniva la ristrutturazione interna.

    Intanto, la società di cybersicurezza Fortinet segnala una variante del ransomware Chaos che sembra aver preso una direzione pro-Russia. Gli attaccanti che usano questo malware, infatti, non hanno alcuna intenzione di fornire una chiave per decifrare i dati e documenti rendendo così il ransomware, come scrivono i ricercatori, “un distruttore di file”. Inoltre, la nota lasciata alle vittime del virus contiente delle critiche al presidente ucraino Zelensky.

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    Agenzia cyber, attacchi hacker non hanno intaccato i sistemi
  • Kiev, i russi stanno facendo terra bruciata a Severodonetsk

    A Severodonetsk, nella regione di Lugansk del Donbass (est), i russi stanno facendo “terra bruciata, distruggendo deliberatamente la città”. Lo denuncia il governatore regionale Sergei Gaidai affermando che Mosca sta riposizionando lì le forze che si sono ritirate dalla regione di Kharkiv, altre coinvolte nell’assedio di Mariupol, le milizie separatiste filorusse e persino le truppe appena mobilitate dalla Siberia per concentrarsi nell’est dell’Ucraina. Gaidai ha avvertito che le forze russe hanno distrutto tutti i ponti, tranne uno, attraverso il fiume Siversky Donets e che Severedonetsk è quasi tagliata fuori.

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    Il governatore regionale del Luhansk Serhiy Gaidai

  • Coldiretti, +90 miliardi prezzi grano in 3 mesi di guerra

    A 3 mesi dall'inizio la guerra è già costata oltre 90 miliardi di dollari a livello globale solo per l'aumento dei prezzi del grano che sono balzati del 36% ma effetti a cascata si sono fatti sentire su tutti i prodotti alimentari. È quanto emerge dal bilancio tracciato dalla Coldiretti sull'impatto dell'aumento delle quotazioni su valore della produzione mondiale al Chicago Board of Trade, in occasione dell'apertura di Davos, il World Economic Forum con il presidente ucraino Zelensky.

    Le quotazioni del grano oscillano attorno ai 12 dollari per bushel (27,2 chili) determinando una situazione che nei paesi ricchi - sottolinea la Coldiretti - ha generato inflazione ma in quelli poveri provoca carestia e rischi di rivolte con ben 53 Paesi a rischio alimentare secondo l'Onu. A guadagnare è stata invece la speculazione sulla fame che - spiega la Coldiretti - si sposta dai mercati finanziari in difficoltà ai metalli preziosi come l'oro fino ai prodotti agricoli dove le quotazioni dipendono sempre meno dall'andamento reale della domanda e dell'offerta e sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie di mercato che trovano nei contratti derivati “future” uno strumento su cui chiunque può investire acquistando e vendendo solo virtualmente il prodotto.

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    Agricoltura, Coldiretti: da guerra abbassamento qualità prodotti
  • Morawiecki (Polonia): Putin non si fermerà, come Hitler

    “La pace è il nostro obiettivo comune, ma non può essere una pace a ogni costo. Non possiamo accettare un dialogo che può essere sfruttato da Putin, un dialogo sopra le teste degli ucraini”. Il premier polacco Mateusz Morawiecki, in un’intervista a ’La Repubblica’, non nasconde i suoi dubbi sulla proposta italiana di colloqui per la pace in Ucraina. Ogni tentativo, afferma, ha portato finora all’”umiliazione”.

    Putin non si fermerà, a suo avviso, “come Hitler non si è fermato in Austria, Cecoslovacchia e Polonia” e “questa volta possiamo essere più saggi prima che la Russia incendi tutta l’Europa”. “La Russia sta conducendo da tempo una silenziosa guerra ibrida contro l’Europa e cerca di destabilizzare la situazione ovunque ci riesca - dice il premier polacco - eppure, ancora oggi, alcune élite europee cercano di far finta che non stia accadendo nulla. Questa è l’ultima opportunità per ritrovare la lucidità. Perché non ho dubbi che se non fosse per l’eroica presa di posizione dell’Ucraina, il Cremlino starebbe oggi pensando di invadere Varsavia, Tallinn, Vilnius e Helsinki. A quel punto nessun Paese europeo potrebbe sentirsi al sicuro”.

    La corsia preferenziale per l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue? “Viviamo in tempi in cui abbiamo bisogno di decisioni storiche più che di meticolosità burocratica”, auspica. L’Europa dovrebbe costruire una difesa comune più forte e un esercito europeo? “La risposta può essere una sola: sì. Deve essere un esercito europeo forte e pienamente integrato con le strutture della Nato”, risponde.

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    Il premier polacco Mateusz Morawiecki (EPA/Marcin Obara POLAND OUT)

  • Tony Blair: Conflitto dovrà finire senza che Putin ottenga vantaggi

    “Noi dovremmo preoccuparci di arrivare alla fine del conflitto e l’Italia ha fatto delle proposte al riguardo in questi giorni. Le basi devono essere che la Russia non ottenga dei vantaggi da questa aggressione e avere il consenso del popolo ucraino”. Lo dice l’ex premier britannico Tony Blair in un’intervista al Corriere della Sera, in cui afferma che “questa è stata un’aggressione non giustificata”.

    “Avendo incontrato spesso il presidente Putin nelle prime fasi della sua presidenza quest'idea che sia stato circondato da potenze ostili, che l'America, il Regno Unito e l'Europa stessero cercando di umiliare la Russia, quest'idea è infondata - dice -. L'accerchiamento non è reale, è nella sua mente purtroppo. Se si riuscirà a negoziare una fine del conflitto su basi giuste, dobbiamo farlo”.

    “A darmi ansia oggi è assistere a un’invasione che appare il prodotto di un errore di valutazione, di una totale incomprensione del mondo - prosegue -. La mia fondazione ha un progetto in Ucraina e sono stato lì ogni anno da quando mi sono dimesso da premier. Nessuno che conosca il Paese e abbia familiarità con la sua gente può pensare che avrebbero accolto con favore un'invasione. Eppure Putin era convinto del contrario e nessuno del suo entourage lo ha fatto ragionare. Quindi Putin ora è circondato da persone che non osano dirgli la verità. Questo è pericoloso”.

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    (Photo by Alexander NEMENOV / AFP)

  • Biden, Russia deve pagare prezzo su lungo termine

    La Russia deve pagare «un prezzo di lungo termine» per aver aggredito l’Ucraina con un’azione che ha lo scopo di «distruggere l’identità dell’Ucraina». Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, parlando in conferenza stampa a Tokyo con il premier nipponico Fumio Kishida dopo il loro summit. «È il costo di chi vuole cambiare gli assetti con l’uso della forza», ha aggiunto.

    Il presidente Usa Joe Biden in conferenza stampa a Tokyo. (Photo by SAUL LOEB / AFP)

  • Biden, se Cina invade Taiwan useremo forza militare

    Gli Stati Uniti risponderebbero militarmente se la Cina invadesse Taiwan. Così il presidente americano, Joe Biden, in una conferenza stampa l’incontro con il premier giapponese Fumio Kishida a Tokyo. «Questo è l’impegno che abbiamo preso», ha spiegato.

    Per approfondire: Biden lancia il piano Indo-Pacifico. E poi: «Se la Cina invade Taiwan interverremo»

  • Kiev, 232 bambini uccisi e 431 feriti da inizio guerra

    Sono 232 i bambini uccisi e 431 quelli rimasti feriti dall’inizio della guerra in Ucraina contro la Russia. Lo rende noto l’ufficio del procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero di vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Chernihiv. A causa dei bombardamenti, si legge in una nota, sono state danneggiate 1.837 istituzioni educative, 172 delle quali sono andate completamente distrutte.

  • Russia: ditrutta unità di obici M777

    Il ministero della Difesa russo ha affermato che le sue forze hanno distrutto un’unità ucraina di obici M777 di produzione statunitense. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Ria.

    Un obice M777 in uso alle forze armate ucraine. (ANSA/FORZE ARMATE OPERATIVE UCRAINA)


  • Kiev: «morti 29.200 soldati russi, distrutti 1293 tank»

    Ammonterebbero a 29.200 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 29.200 uomini, 1293 carri armati, 3166 mezzi corazzati, 604 sistemi d’artiglieria, 201 lanciarazzi multipli, 93 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 204 aerei, 170 elicotteri, 2206 autoveicoli, 13 unità navali e 476 droni.

  • Ciardi (Cybersicurezza nazionale), «attacchi hacker dimostrativi, temo ne arriveranno di peggiori»

    «Ci auguriamo che la tempesta passi, ma sentiamo che c’è qualcosa di più, un’escalation in agguato. Finora gli attacchi hacker filorussi sono stati solo propagandistici e dimostrativi. Non vorrei sembrare pessimista, ma temo che ne arriveranno di peggiori. Niente panico, però: abbiamo i mezzi per difenderci». Così Nunzia Ciardi, già al vertice della polizia postale e ora vicedirettrice generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, in una intervista al Corriere della Sera. «Gli hacker - spiega - hanno colpito siti istituzionali, e non solo, usando il sistema ddos che non compromette le reti ma le sollecita e le rende inaccessibili inondandole con un’enorme mole di contatti oltre le loro possibilità tecniche. Ma è come il tuono prima della tempesta. Ci sono intrusioni, come quelle con i ransomware o l’acquisizione delle credenziali degli amministratori, che danneggiano invece in maniera pesante i sistemi informatici, interrompono servizi essenziali, creano grossi problemi alla collettività».

    Ciardi dice di temere «che tutto questo non si esaurirà con la fine della guerra in Ucraina», preoccupa «il fatto che forme di aggressività latenti possano aumentare proprio in periodi di pace relativa. Quando peraltro è anche più difficile capire chi ti attacca». Situazione che l’Italia conosce bene. «Certo, e gli indicatori non sono promettenti. Perché veniamo da due anni di pandemia, con un aumento notevole dei reati informatici e dei cyber attacchi da parte della criminalità comune e organizzata, favorito dall’abbassamento dei perimetri di difesa aziendale e in parte anche dallo smart working. E poi è l’epoca della massima digitalizzazione della società: non è più solo una questione tecnica, ma culturale. La cybersicurezza non ammette più distrazioni e facilonerie. Bisogna fare sistema, serve una sinergia fra tutte le professionalità disponibili».

    Agenzia cyber, attacchi hacker non hanno intaccato i sistemi
  • Intelligence Gb, perdite russe pari a sovietiche in Afghanistan in 9 anni

    «Nei primi tre mesi» di quella che per Vladimir Putin è l’“operazione militare speciale” in Ucraina, la Russia «ha probabilmente subito un bilancio di vittime simile a quello dell’Unione Sovietica durante i nove anni di guerra in Afghanistan». È quanto si legge nell’ultimo aggiornamento di intelligence del ministero della Difesa di Londra, che indica «una combinazione di tattiche scadenti, limitata copertura aerea, mancanza di flessibilità» e un «approccio di comando» pronto a «rafforzare il fallimento e ripetere gli errori». Secondo la valutazione, le vittime continuano ad aumentare nell’offensiva nel Donbass. «In passato - si rileva - l’opinione pubblica russa si è dimostrata sensibile alle vittime subite durante guerre per scelta. Mentre continuano ad aumentare le vittime subite in Ucraina, le perdite diventeranno più evidenti e l’insoddisfazione per la guerra e la volontà di esprimerla potrebbero crescere».

    Lavoratori ucraini smontano i rottami di un carro armato russo in piazza Mikhailovsaya, a Kiev. (EPA/SERGEY DOLZHENKO)

  • Finora 150 corpi trovati sotto le macerie a Kharkiv

    Oltre 150 corpi sono stati trovati dal servizio di emergenza statale ucraino sotto le macerie nella città di Kharkiv (est) dall’inizio dell’invasione russa: lo ha reso noto il vice capo del servizio, Anatolii Torianyk, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Finora, ha aggiunto Torianyk, 98 persone sono state tratte in salvo.

    Il mercato Barabashovo a Kharkiv, fotografato il 21 maggio. (EPA/SERGEY KOZLOV)

  • Premier giapponese Kishida a Biden: aggressione Russia mina fondamenta ordine globale

    «L’aggressione della Russia contro l’Ucraina mina le fondamenta dell’ordine globale». Lo ha detto il primo ministro giapponese Fumio Kishida al presidente americano Joe Biden durante l’incontro a Tokyo. «Non possiamo in alcun modo permettere che tali tentativi cambino lo status quo con la forza ovunque nel mondo», le parole del premier giapponese riportate dal New York Times.

    Il premier giapponese Fumio Kishida (a destra) incontra il presidente Usa Joe Biden a Tokyo. (REUTERS/Jonathan Ernst)

  • Esercito Kiev, fregata russa Makarov verso Mar Nero

    La fregata russa Admiral Makarov ha lasciato Sebastopoli e si dirige verso le posizioni nel Mar Nero. Lo rende noto l’esercito ucraino, citato dal Kyiv Independent. Il comando operativo Sud ritiene che tale spostamento aumenti la probabilità di attacchi missilistici contro l’Ucraina.

    La fregata russa Admiral Makarov

  • Pentagono valuta invio truppe ad ambasciata Usa a Kiev

    Il Pentagono e il dipartimento di Stato americano stanno valutando la possibilità di inviare forze speciali a protezione dell’ambasciata Usa a Kiev. Lo ha detto il portavoce del dipartimento della Difesa, John Kirby, al Washington Post confermando le anticipazioni del Wall Street Journal. «Stiamo esaminando le condizioni di sicurezza» della sede diplomatica in Ucraina «ma non è stata presa nessuna decisione», ha sottolineato Kirby.

  • Onu, con Ucraina superata soglia 100 milioni di sfollati al mondo

    Il numero di persone costrette a fuggire da conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani e persecuzioni ha superato per la prima volta la soglia di 100 milioni a causa anche della guerra in Ucraina e altri conflitti. «Cento milioni di persone sono una cifra impressionante, che fa riflettere e allarma allo stesso modo - ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati - È un record che non avrebbe mai dovuto essere raggiunto». «Questo dato deve servire da campanello d’allarme per risolvere e prevenire conflitti devastanti, porre fine alle persecuzioni e affrontare le cause che costringono persone innocenti a fuggire dalle loro case».

    Quest’anno la guerra in Ucraina ha causato otto milioni di sfollati interni ed è stato registrato un movimento di più di sei milioni di rifugiati dall’Ucraina. Secondo l’Unhcr, il numero di persone costrette a fuggire in tutto il mondo è salito a 90 milioni alla fine del 2021 a causa di nuove ondate di violenza o conflitti prolungati in Paesi come Etiopia, Burkina Faso, Myanmar, Nigeria, Afghanistan e Repubblica Democratica del Congo. «La risposta internazionale alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina è stata estremamente positiva - ha aggiunto Grandi - Abbiamo bisogno di una simile mobilitazione per tutte le crisi nel mondo». «Gli aiuti umanitari sono un palliativo, non una cura - ha detto - Per invertire questa tendenza, l’unica risposta sono pace e stabilità in modo che persone innocenti non siano costrette a scegliere tra un pericolo estremo in patria o precaria fuga ed esilio».

    Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. (REUTERS/Denis Balibouse)

  • Zelensky, relazioni con Polonia finalmente sincere

    Le relazioni ucraino-polacche poggiano «finalmente su basi completamente chiare e sincere, senza alcun litigio o vecchio conflitto»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video-discorso, dopo aver accolto ieri a Kiev il suo omologo polacco Andrzej Duda. In riconoscimento di una legge in Polonia che offre agli ucraini le stesse opportunità dei polacchi, Zelensky ha affermato che l’Ucraina sta preparando un disegno di legge simile per i polacchi. «Possano i cittadini polacchi non dover mai usare una legge del genere - ha detto il presidente ucraino. Ma mostriamo così la nostra gratitudine e il nostro rispetto. E voglio anche che faccia parte della nostra nuova politica di vicinato. Dobbiamo risolvere le controversie e rimuovere il peso del passato dalle nostre attuali relazioni con tutti i vicini dell’Ucraina che ci rispettano e non sono occupanti del nostro Stato». Zelensky ha anche affermato che la nuova decisione di introdurre controlli doganali congiunti con la Polonia sta «rivoluzionando» il confine dei paesi ed è un passo verso l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue. «Ciò accelererà notevolmente le procedure di frontiera. Eliminerà la maggior parte dei rischi di corruzione. Ma è anche l’inizio della nostra integrazione nello spazio doganale comune dell’Unione Europea. Questo è un vero processo storico».

    Il fermo immagine mostra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante un suo messaggio. (ANSA/FERMO IMMAGINE)

  • Zazo: a Kiev vita quasi normale, ora serve soluzione diplomatica

    «Quando siamo rientrati a Kiev era molto triste, una città fantasma, adesso stiamo tornando a una vita quasi normale». Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Ucraina Francesco Zazo, ospite di Fabio Fazio a ’Che tempo che fa’ su Rai3. «La gente sta lentamente ritornando a Kiev, il coprifuoco è stato spostato, la situazione è migliorata, stanno tornando le ambasciate, ormai ne abbiamo più di 40, anche gli Usa, la Gran Bretagna, la Germania, e il governo ucraino e anche gli abitanti di Kiev apprezzano molto questo ritorno, perché è un forte segnale di vicinanza ed è anche una conferma che il quadro di sicurezza ormai a Kiev è migliorato». Zazo ha ricordato che l’Italia, insieme alla Francia, è stato l’ultimo paese del G7 a lasciare Kiev e «siamo tornati per primi». «Siamo Paesi che abbiamo appoggiato l’Ucraina sul piano politico, economico, finanziario, umanitario ma abbiamo anche sempre condiviso l’esigenza di cercare una soluzione diplomatica per arrivare alla pace, crediamo sia importante non interrompere completamente il dialogo con Mosca, una posizione espressa sia da Draghi che da Macron. Negli ultimi giorni a Torino il ministro degli esteri Di Maio ha ribadito l’importanza di trovare una soluzione politico-diplomatica», ha sottolineato.

  • Borrell, «rafforzare difesa europea lavorando meglio insieme»

    «È giunto il momento di rafforzare la difesa europea. Dobbiamo rafforzare la base industriale della difesa europea per aumentare la nostra capacità militare di difenderci, rafforzare la Nato e supportare meglio i nostri partner quando necessario». Ad affermarlo è l’Alto rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell sul suo blog. «Lo spietato assalto della Russia all’Ucraina ha riportato la guerra sul suolo europeo», sottolinea Borrell. L’alto diplomatico dell’Ue si rammarica che i «tagli di bilancio imposti dalle politiche di austerità» abbiano innescato «un silenzioso processo di ’sotto investimento’ negli eserciti europei» e, inoltre, si rammarica che solo l’11% degli investimenti sia stato speso per la collaborazione, «che è al di sotto del 35% di riferimento concordato dagli Stati membri». Ecco perché Borrell parla di un «divario» di disuguaglianza e di una «scarsa tendenza agli investimenti» sostenendo che dal 1999 al 2021 la spesa combinata per la difesa dell’Ue è aumentata solo del 20%, rispetto al 66% degli Stati Uniti, il 292% dalla Russia e il 592% dalla Cina. Per tutti questi motivi, il diplomatico raccomanda le principali linee d’azione, consistenti nella preparazione delle forze al combattimento e nell’aumento della capacità militare esistente nei prossimi cinque anni.

  • Ambasciatore Zazo, offensiva russa in Donbass continuerà in prossime settimane

    A Severodonetsk, nell’area di Luhansk, «C’è una fortissima offensiva russa per cercare di riconquistare l’intera regione, per loro di vitale importanza, sicuramente continuerà nelle prossime settimane questa offensiva volta a riconquistare l’intero Donbass, d’altra parte si tratta dell’obiettivo minimo che Putin si è prefisso». Lo ha detto l’ambasciatore d’Italia in Ucraina Pier Francesco Zazo a ’Che tempo che fa’ su Rai3, domenica sera.

  • Raid russi sulla regione di Zhytomyr, almeno un morto

    La Russia domenica ha lanciato missili nella regione di Zhytomyr, a ovest di Kiev. Lo ha riferito il centro di comando ucraino, affermando che gli attacchi hanno preso di mira le infrastrutture della regione. La regione di Zhytomyr, dove nel pomeriggio di domenica erano state segnalate diverse esplosioni, è stata attaccata «dalla direzione sud-est» da «missili da crociera navali», ha riferito il comando, come riporta Ukrinform, aggiungendo che «quattro missili da crociera russi sono stati distrutti dalle unità di difesa aerea». Secondo il governatore regionale Vitaliy Bunechko negli attacchi è stata uccisa almeno una persona a Malyn, ma il bilancio potrebbe aumentare.

  • Funzionario regionale, russi hanno bombardato 3 insediamenti a Kryvyi Rih

    Le forze russe hanno bombardato tre insediamenti nel distretto di Kryvyi Rih. Ad affermarlo su Telegram è il capo del consiglio regionale di Dnipropetrovsk, Mykola Lukashuk. «Altri distretti della regione di Dnipropetrovsk non sono stati attaccati oggi. Non ci sono truppe di occupazione russe nella regione», ha detto.

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