Ucraina, ultime notizie. Polonia: se Kiev non difende integrità entreremo in guerra. Putin sfida l’Occidente e visita Mariupol
I punti chiave
Zelensky: il mandato di arresto per Putin è un punto di svolta
Per il presidente Volodymyr Zelensky il mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale per il presidente russo Vladimir Putin è un punto di svolta. ha definito un punto di svolta. Lo riporta Ukrainska Pravda, citando il discorso serale del presidente ucraino. «Questa settimana ha finalmente portato un risultato legale internazionale davvero significativo per l’Ucraina - ha detto Zelesnky -, c’è un mandato della Corte penale internazionale per l’arresto del leader della Russia, e questo è un punto di svolta». Per il presidente ucraino grazie a questo strumento, quando finirà l’invasione, si dimostrerà tutta la responsabilità di Mosca: «Per ogni attacco contro l’Ucraina, per ogni vita distrutta, per ogni bambino ucraino deportato. E, naturalmente, per ogni manifestazione di destabilizzazione mondiale derivante dall’aggressione russa».Nato vuole blindare fronte Est ma c’è carenza armi
Un fronte Est blindato, con 300mila truppe pronte ad intervenire in caso di necessità: la Nato sta pianificando, per i prossimi mesi un netto rafforzamento del suo confine più caldo, quello esposto alla Russia. All’interno dell’Alleanza Atlantica non vedono, all’orizzonte alcun negoziato tra Mosca e Kiev e lo scontro tra il jet russo e il drone americano di qualche giorno fa nel Mar Nero ha mostrato una volta in più quanto sia cruciale la gestione militare dell’area che dalla Romania arriva fino ai Paesi baltici. Allo stesso tempo l’Alleanza deve fare i conti con un problema che sta emergendo soprattutto tra i Paesi membri europei: la carenza di armi e attrezzature. La guerra in Ucraina ha travolto il ritmo della produzione dell’industria della difesa del Vecchio continente. Un report interno al settore e balzato sui media britannici ha rilevato che, in Europa, c’è una carenza tale di esplosivi, polvere da sparo e Tnt da rischiare un ritardo di tre anni nel previsto aumento della produzione di granate. Il tutto mentre l’Ue si prepara, con fatica, ad ultimare il testo per l’invio di munizioni all’Ucraina. Una nuova riunione degli ambasciatori dei 27 (Coreper) ha avuto luogo oggi pomeriggio per trovare una quadra sul testo in tre parti proposto da Josep Borrell. Il piano prevede dapprima l’invio delle munizioni negli stock dei Paesi membri e poi, già a maggio, la messa a punto di acquisti congiunti di proiettili, con l’aiuto dell’Agenzia europea della difesa. Per entrambe le azioni ci sono i due miliardi messi a disposizione dall’European Peace Facility. La terza parte, più di lungo periodo, prevede invece il rafforzamento dell’industria della difesa europea. Alla riunione del Coreper, hanno spiegato fonti della presidenza svedese, «è stata trovata una soluzione sulle basi dell’accordo politico» sul quale, lunedì, il consiglio Affari esteri è chiamato all’approvazione. Ma i giochi non sono chiusi. Il lavoro tecnico prosegue e prima del Cae un nuovo Coreper potrebbe essere convocato. Le riserve della Francia non risultano ancora superate: Parigi vuole valorizzare le armi made in Europe, anche nella fase degli acquisti congiunti. Il tema, tuttavia, è che l’industria europea difficilmente riuscirà a far fronte a questo aumento di domanda.
Pd e M5s tornano a dividersi sulle armi all’Ucraina
Le opposizioni si accingono a presentarsi in ordine sparso, martedì e mercoledì nei due rami del Parlamento, per il voto in vista del Consiglio europeo che ha al primo punto dell’ordine del giorno il sostegno all’Ucraina. Mentre infatti il centrodestra presenterà una risoluzione unitaria dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in Aula, Pd, M5s e Terzo Polo presenteranno ciascuna un proprio documento di indirizzo diversificato sul punto essenziale: l’appoggio militare a Kiev, che i pentastellati escluderanno ancora una volta, mentre Pd e Terzo Polo confermeranno. Una situazione in cui il centrodestra ha gioco facile nello stigmatizzare la divisione delle minoranze.
La Moldavia annuncia sanzioni contro 25 persone, anche russi
Le autorità moldave introdurranno misure restrittive contro 25 persone coinvolte nell’invasione ucraina. Lo riporta Ukrinform, citando il ministero degli esteri di Chisinau, Nicu Popescu, che ha annunciato la presenza di russi tra coloro che verranno colpiti, “circa la metà” del totale. «Si tratta principalmente del divieto di ingresso in Moldavia, del blocco dei conti bancari o dei beni di coloro che sono coinvolti nell’aggressione all’Ucraina», ha dichiarato Popescu. Secondo il ministro, la decisione è già stata presa, ma ci vorrà tempo per completare «tutti i passaggi legali». I nomi delle persone coinvolte non sono ancora stati divulgati.Kiev: oggi respinti 4 attacchi a Bakhmut, uccisi 5 soldati russi
Le unità della guardia di frontiera dispiegate a Bakhmut, nella regione di Donetsk, hanno respinto quattro attacchi russi domenica, eliminando cinque invasori e ferendone nove. È quanto riferisce Ukrinform, citando l’ufficio stampa del Servizio statale delle guardie di frontiera. Le unità del gruppo Wagner volevano avvicinarsi senza farsi notare per sfondare la linea di difesa dell’Ucraina, spiegano i militari ucraini, ma «si sono trovati di fronte al fuoco massiccio dei nostri difensori: cinque di loro non saranno più in grado di correre da nessuna parte, mentre altri nove sono rimasti feriti».Fonti Ue: testo su munizioni solido, puntiamo a ok domani’
Nel corso del Coreper II convocato questo pomeriggio gli ambasciatori dei 27 in Ue “hanno trovato una soluzione sulle basi per un accordo politico domani al Consiglio Affari Esteri su un approccio in tre parti nell’invio e negli acquisti congiunti di munizioni per l’Ucraina”. E’ quanto sottolineano fonti della presidenza svedese dell’Ue spiegando che «il testo è solido e l’obiettivo è che il consiglio Affari esteri prenda una decisione sul dossier domani». Tuttavia, un’intesa finale alla riunione dei Rappresentanti Permanenti non è stata ancora raggiunta. «Il lavoro tecnico sul testo proseguirà nelle prossime ore»; spiegano dalla presidenza svedese non escludendo che sia necessario una nuova riunione del Coreper II domani mattina.
Egitto, Sisi incontra delegazione russa, focus su cooperazione
Una delegazione russa di alto livello ha avuto un incontro stamane al Cairo con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e le parti si sono impegnate a «continuare a rafforzare le relazioni bilaterali». Lo riferisce Ahmed Fahmy, il portavoce del presidente. Nonostante gli appelli delle potenze occidentali a isolare la Russia per aver invaso l’Ucraina lo scorso anno, il Cairo ha mantenuto le relazioni con Mosca. La delegazione in visita era guidata da Mikhail Bogdanov, vice ministro degli Esteri russo e inviato speciale del presidente Vladimir Putin in Medio Oriente, e comprendeva il vice primo ministro Denis Manturov. Le due parti si sono impegnate a rafforzare i legami in diversi settori, soprattutto in campo economico e industriale, ha detto il portavoce Fahmy, menzionando in particolare Dabaa, la prima centrale nucleare in Egitto che la russa Rosatom sta costruendo da diversi mesi.
Durante la sua visita al Cairo a gennaio, il segretario di Stato americano, Antony Blinken ha salutato «il voto dell’Egitto all’Onu sulla condanna all’invasione russa» come una dimostrazione di sostegno all’Ucraina. Ma, come molti altri Stati arabi che dipendono dalle importazioni russe, il Cairo vuole evitare di creare tensioni nei rapporti con Mosca tenendo conto anche del fatto che è il più grande importatore di grano al mondo.Polonia: se Kiev non difende integrità entreremo in guerra
«O l’Ucraina difenderà la sua indipendenza o, in caso contrario, saremo costretti a unirci a questo conflitto, perché sono in gioco i nostri valori fondamentali, che sono il fondamento della nostra civiltà, quindi non avremo scelta». Lo ha detto l’ambasciatore polacco in Francia, Jan Emeryk Rościszewski, intervistato dalla televisione Lci. La risposta è arrivata mentre si parlava del trasferimento di caccia Mig-29 dalla Polonia e dalla Slovacchia all’Ucraina e si discuteva della possibile escalation del conflitto. Come riportato dal quotidiano polacco Fakt, l’ambasciatore Jan Emeryk Rościszewski ha spiegato che «non è la Nato, non la Polonia, non la Francia o la Slovacchia ad aumentare la tensione, ma è la Russia che ha attaccato l’Ucraina, è la Russia che invade, uccide persone, rapisce bambini ucraini». Un attimo dopo, ha chiarito che la Polonia potrebbe svolgere un ruolo ancora più significativo in questa guerra.
Ucraino e russo compagni di squadra, «siamo amici vogliamo pace»
Un videomessaggio nel quale dicono che sono amici e compagni di squadra, che vogliono la pace e che sono contenti di vivere l’esperienza del torneo di Viareggio è stato pubblicato sul sito della Viareggio cup e vede protagonisti un ragazzo ucraino e uno russo che giocano nel Jóvenes Promesas, formazione spagnola inserita nel girone 7 del torneo internazionale. I due calciatori si chiamano rispettivamente Artur Sosnytskyi e Mark Derbushev e sono nati entrambi nel 2005 (devono ancora compiere 18 anni). I due giovani vengono ripresi mentre, ognuno con una mano, tengono un pallone da calcio.
Kiev: consiglio comunale Mariupol contro visita di Putin
Il Consiglio comunale di Mariupol, che ora opera dal territorio controllato dall’Ucraina, ha condannato la visita di oggi del presidente russo Vladimir Putin nella città occupata dai russi. «Il criminale internazionale Putin ha visitato la Mariupol occupata - ha dichiarato il consiglio in un post su Telegram . Ha assistito alla ’ricostruzione della città di notte. Dopotutto, al buio, non si può vedere quante case distrutte ci sono e dove è stato lasciato un mucchio di pietre al posto dei grattacieli. Ha anche visitato la Filarmonica di Mariupol, un edificio che ha resistito. Dove i civili si nascondevano durante i massicci bombardamenti - ha scritto ancora il Consiglio -. Si dice che i criminali siano attratti dal luogo dei loro crimini. Mariupol è un errore fatale di un dittatore sanguinario. Ha mostrato il vero volto del mondo russo, che è il terrore e l’atrocità russa».
Usa: inaccettabile richiesta tregua da incontro Putin-X
«Vedremo cosa emergerà da questo meeting» fra Vladimir Putin e Xi Jinping ma se dovesse emergere la richiesta di una tregua in Ucraina sarà «inaccettabile perché l’unica cosa che significherebbe a ratificare le conquiste fatte fino a oggi dalla Russia” e “concedere più tempo a Putin». Lo ribadisce il portavoce della Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, a Fox.
Kiev: evacuati tutti i bambini da Chasiv Yar, nel Donetsk
L’amministrazione militare ucraina ha evacuato tutti i bambini dalla città di Chasiv Yar, nella regione del Donetsk. Lo riporta Ukrinform. «Gli ultimi bambini li abbiamo portati via l’altro ieri” ha spiegato Sehiy Chaus, capo dell’amministrazione militare. Chaus spiega che questo è stato fatto “con gli sforzi congiunti dell’amministrazione, della polizia, degli Angeli Bianchi (l’unità di polizia locale ndr). È stato difficile, doloroso, ma ce l’abbiamo fatta».
Un bimbo italiano in Donbass, «lo hanno rapito»
Non vedono il loro nipote da cinque anni, portato via dalla madre nel Donbass, epicentro degli scontri tra Russia e Ucraina, e ora, dopo le ultime accuse a Vladimir Putin, hanno il timore che anche lui sia tra le vittime delle deportazioni e rieducazioni del regime di Mosca.
Roman è un bambino di 6 anni figlio di un italiano, ora residente in provincia di Verona, e di una cittadina ucraina che dopo la nascita del piccolo si è trasferita a Donetsk. A lanciare un appello per rivederlo sono stati i nonni, che da anni cercano di mobilitare autorità, esponenti della diplomazia e anche la Presidenza della repubblica.Kiev: bombe russe a Zaporizhzhia, 3 morti e 2 feriti
Almeno tre persone sono morte a seguito del bombardamento da parte dei russi di un edificio residenziale nel villaggio di Kamenskoe, nella regione di Zaporizhzhia. Lo riporta Ukrainska Pravda citando l’amministrazione regionale. Nell’attacco sarebbero rimaste ferite almeno due persone.
Kiev: filorussi i 3 cittadini che parlano con Putin a Mariupol
I passanti che per caso hanno incontrato il presidente russo in visita notturna a Mariupol mostrando sorpresa sono stati identificati come collaboratori filorussi dai residenti ucraini della città nel video rilasciato dalle autorità di Mosca. Lo scrive su Telegram il consigliere del sindaco in esilio Petro Andryushchenko, citato da Unian. Che ha postato un fermo immagine dell’incontro tra tre cittadini che parlano con Putin per strada cerchiandoli in rosso e riferendo i loro nomi, già noti alle autorità ucraine in esilio perchè collaboratori dei russi. Per gli ucraini insomma, più che di una visita che ha sorpreso i passanti, in piena notte, si è trattato di una messinscena a favore di telecamera. (ANSA).
Ue, Tajani: domani a Bruxelles, si parla di Tunisia, Ucraina e Balcani
Il vice premier e ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani sarà domani a Bruxelles per partecipare al consiglio Affari esteri Ue. Il Consiglio, presieduto dall’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, tornerà a discutere innanzitutto dell’aggressione russa contro l’Ucraina e procederà a uno scambio di opinioni sulla situazione nei Balcani. Su specifica richiesta italiana, il Consiglio discuterà inoltre di Tunisia, alla luce degli ultimi sviluppi nel Paese, fa sapere la Farnesina. Tajani illustrerà inoltre agli altri ministri degli Esteri la candidatura di Roma a Expo 2030, unica candidatura europea. Nel pomeriggio, i capi delle diplomazie dei 27 si riuniranno in sessione congiunta con i ministri della Difesa dell’Ue per esaminare lo stato di attuazione della Bussola strategica – l'ambizioso piano d’azione di cui l'Unione si è dotata un anno fa per rafforzare la sua politica di sicurezza e di difesa - e del sostegno militare all’Ucraina. Infine, sono previsti alcuni incontri bilaterali del vicepremier con gli omologhi europei.Camere votano risoluzioni su Ucraina, opposizioni divise
Doppio appuntamento al Senato e alla Camera in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. La premier Meloni sarà martedì mattina a Palazzo Madama e mercoledì mattina alla Camera per le consuete comunicazioni in vista del vertici europei, al termine delle quali verranno poste al voto delle risoluzioni di indirizzo da parte dei gruppi parlamentari. Mentre gli sherpa del centrodestra stanno mettendo a punto un’unica risoluzione che raccolga le firme di tutta la maggioranza parlamentare (Fdi, Fi, Lega, Noi Moderati), le opposizioni al momento sono orientate a presentare ciascuna un proprio documento di indirizzo.
Kiev: i russi non sono tatticamente in grado di prendere Bakhmut
I russi non sono tatticamente in grado di completare l’operazione per catturare Bakhmut e stanno subendo enormi perdite durante i combattimenti: lo ha assicurato Sergei Cherevaty, rappresentante del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina, come riporta Ukrainska Pravda. «Ora non sono tatticamente in grado di completare l’operazione per catturare il centro regionale ucraino di Bakhmut. Sì, ci sono battaglie molto attive, continuano ancora a effettuare diverse dozzine di attacchi per inerzia, ma subiscono enormi perdite. Il nostro comando e il nostro stato maggiore pianificano correttamente la loro difesa», ha affermato Cherevaty.
Berlino: obbligati ad arrestare Putin se entra in Germania
Il ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann ha detto di aspettarsi che la Corte penale internazionale si rivolga rapidamente all’Interpol e agli Stati per chiedere loro di eseguir il mandato di arresto emesso nei confronti del presidente russo Valdimir Putin: «La Germania è quindi obbligata ad arrestare il Presidente Putin quando entra nel territorio tedesco e a consegnarlo alla Cpi», ha detto alla Bild.
Egitto: zampe di galline contro fame e crisi a causa della guerra
Il presidente egiziano Adbdel Fattah al-Sisi spesso parla delle conseguenze della rivoluzione contro Hosni Mubaral del 2011 e della rapida crescita della popolazione come ’giustificazione’ per gli attuali problemi economici. C’è stata poi la pandemia da Covid-19 seguita dalla guerra in Ucraina. L’Egitto è infatti il secondo più grande importatore mondiale di grano e Russia e Ucraina erano i suoi principali fornitori. La guerra ha dato anche un duro colpo al settore del turismo egiziano, perché russi prima e ucraini poi visitavano l’Egitto in massa. Il rischio, ora, è quello di una nuova instabilità politica e della sicurezza. Le difficoltà economiche del passato hanno portato a rivolte e hanno contribuito alla caduta di Mubarak prima e di Mohammed Morsi.
Putin: nel 2014 Russia non aveva armi ipersoniche ma ora sì
La Russia nel 2014 non aveva armi ipersoniche mentre ora ne ha e il fatto di non usarle non significa che non esistano. A dirlo è Vladimir Putin in un’intervista al canale tv televisivo Rossiya-1 riportata da Tass. Rispondendo a una domanda sulla necessità di implementare le forze di terra, Putin ha sottolineato che «nel 2014 non avevamo armi ipersoniche ma ora sì. Certo, non le usiamo ma esistono».
Vucic (Serbia): la Cpi allontana soluzione pacifica conflitto
Il mandato di arresto internazionale per il presidente russo Vladimir Putin spiccato dalla Corte penale internazionale (Cpi) allontana una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Lo ha detto il presidente serbo Alexsandar Vucic nel corso di una intervista al quotidiano Politika, sottolineando che il mandato di arresto allontana le possibilità di dialogo tra l’Occidente e la Russia. «Fantastico, ora è accusato dei crimini di guerra più gravi. E con chi si negozierà? O forse non si parlerà, si farà la pace? Pensate davvero di poter sconfiggere la Russia in tre mesi, sei mesi o un anno? Ci credete davvero?», ha detto il presidente serbo.
La decisione della Cpi, ha aggiunto, rischia di avere gravi conseguenze politiche e «testimonia la riluttanza a parlare di pace e di tregua, a salvare vite umane». Non ha senso parlare di un possibile arresto di Putin in Serbia, ha proseguito Vucic, perché è chiaro a tutti che finché il conflitto in Ucraina continuerà, il presidente russo non verrà a Belgrado.Putin in jeep per Mariupol: distrutta a causa dei nazisti
Sempre a marzo, la Russia aveva bombardato il teatro di Mariupol dove centinaia di persone si erano rifugiate e dove la parola “bambini” era scritta su due lati dell’edificio prima che venisse colpito. Ora, per i bambini di Mariupol i russi promettono un nuovo parco giochi, come ha potuto constatare Putin esaminando i documenti per la ricostruzione della città. Tutti luoghi che il presidente russo ha visitato «in parte spontaneamente» come ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Per quella che è stata la sua prima visita nella regione orientale del Donbass dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, Putin è arrivato in elicottero all’aeroporto di Mariupol. Salvo poi salire su una jeep nera e guidarla lui stesso per i quartieri della città, «come sapete al presidente piace tanto guidare, lo fa spesso»’ ha detto Peskov. D’altronde «il viaggio a Mariupol non è stato completamente pianificato», anzi «è stato in parte spontaneo», come lo è stato l’incontro con gli abitanti della città che è il più grande bottino della Russia in questa guerra, conquistata nel maggio del 2022. Erano 450mila le persone che vivevano in città prima della guerra.Sudafrica: Putin in visita? Consapevoli nostri obblighi legali
Il Sudafrica è consapevole dei propri obblighi legali collegati al mandato di arresto internazionale contro Vladimir Putin, atteso in agosto nel Paese per partecipare a un vertice dei Brics. Lo ha detto il portavoce del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, Vincent Magwenya: «Noi, come governo, conosciamo i nostri obblighi legali. Comunque, tra adesso e il summit resteremo impegnati con tutte le parti coinvolte. Prendiamo nota che è stato emesso un mandato di arresto internazionale».
«Resta l’impegno del Sudafrica e il desiderio molto forte che il conflitto in Ucraina sia risolto pacificamente attraverso negoziati pacifici», ha aggiunto il portavoce. Il Sudafrica, che ha ratificato lo statuto di Roma, sarebbe obbligato ad arrestare e consegnare all’Aja il presidente russo, colpito dal mandato di arresto per la deportazione illegale in Russia di migliaia di bambini ucraini, se entrasse nel suo territorio.
Mosca; droni su mar Nero dimostrano coinvolgimento Usa
I droni statunitensi sul mar Nero non sono utilizzati per la sicurezza delle navi e, di fatto, provano il coinvolgimento di Washington nel conflitto contro la Russia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista al canale tv Rossiya-1.
Rispondendo a una domanda sul drone Usa che si è inabissato nelle acque internazionali del Mar Nero il 14 marzo scorso dopo lo scontro con un jet russo, il portavoce del Cremlino ha definito incidenti di questo tipo «certamente estremamente pericolosi», aggiungendo che «è abbastanza ovvio cosa stanno facendo questi droni».
«La loro missione non è affatto una missione pacifica per garantire la sicurezza della navigazione in acque internazionali. Ne siamo ben consapevoli. E, infatti, stiamo parlando del coinvolgimento diretto degli operatori di questi droni nel conflitto, e contro di noi», le parole di Peskov riportate da Tass.Putin a Mariupol visita Filarmonica, furono processati gli Azov
Secondo Ria novosti il presidente Vladimir Putin durante la visita nella città ucraina di Mariupol, conquistata in maggio, ha visitato anche la Filarmonica. Il teatro è stato usato dall’amministrazione russa per processare i combattenti ucraini fatti prigionieri nell’acciaieria Azovstal, un enorme complesso industriale dove le truppe ucraine hanno resistito per settimane prima di arrendersi. In agosto l’Onu aveva espresso preoccupazione per l’allestimento di gabbie sul palco per i prigionieri ucraini e avevano avvertito Mosca che stavano per commettere un crimine di guerra: “Ci sono immagini di gabbie in costruzione alla Filarmonica di Mariupol dove verranno trattenuti i processati: e’ inaccettabile e umiliante”, aveva detto la portavoce dell’ufficio diritti umani dell’Onu, Ravina Shamdasani.
Kiev, Putin a Mariupol mostra cinismo e mancanza di rimorso
La presidenza ucraina critica la visita di Vladimir Putin a Mariupol sottolineandone il “cinismo” e la “mancanza di rimorso”. “Il criminale torna sempre sulla scena del crimine. Mentre il mondo civilizzato annuncia l’arresto del’”direttore di guerra’ (Putin) in caso di attraversamento dei suoi confini, l’assassino di migliaia di famiglie Mariupol è venuto ad ammirare le rovine della città e le tombe. Cinismo e mancanza di rimorso”. Ha scritto su Twitter il consigliere presso la presidenza ucraina Mykhaylo Podolyak.
Le autorità ucraine di Mariupol: Putin è venuto di notte per non vedere la devastazione
Le autorità ucraine di Mariupol, città portuale sotto il controllo russo dal maggio 2022, hanno denunciato la visita del presidente russo Vladimir Putin, che hanno definito un criminale internazionale. «Il criminale internazionale Putin ha visitato la città occupata di Mariupol» di notte «probabilmente per non vedere alla luce del giorno la città devastata dalla sua “liberazione”», ha scritto il consiglio comunale sul suo account Telegram, riferendosi al mandato di arresto internazionale per il presidente russo.
Putin: non usiamo armi ipersoniche. Speravamo di risolvere la questione Donbass pacificamente
«La Russia in realtà non usa armi ipersoniche nell’operazione militare speciale» che sta conducendo in Ucraina. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Ria Novosti e specificando che la Russia «ha queste armi, come altri sistemi moderni che non esistevano nel 2014». Quanto all’operazione militare speciale, «speravamo che la questione del Donbass potesse essere risolta pacificamente, ma siamo stati semplicemente sviati e l’Ucraina si stava preparando alle ostilità».
La Russia indaga sui «crimini» commessi da Kiev
Il Comitato investigativo Federale della Russa sta raccogliendo «con attenzione» tutti i casi di crimini commessi da Kiev e il materiale sarà usato per creare un tribunale che indaghi sui crimini commessi dagli ucraini. Lo ha annunciato alla stampa russa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Sappiamo che il comitato investigativo è al lavoro. Tutti i crimini del regime di Kiev vengono accuratamente registrati», ha detto Peskov citato da Tass parlando di un «lavoro molto scrupoloso» da parte del maggior organo investigativo della Federazione. I materiali raccolti «possono costituire la base di un tribunale», ha precisato in risposta a una domanda su come intede operare il Cremlino all’idea di creare un tribunale per i crimini di Kiev.
I russi hanno bombardato tre volte da stamattina la regione di Sumy
Le forze russe hanno bombardato tre volte da questa mattina le aree di confine della regione di Sumy. Lo riferisce il Comando Operativo Nord dell’esercito ucraino sul suo canale Telegram, scrive Ukrinform Otto i colpi registrati tra le 07:20 e le 08:05, stando alle informazioni diffuse, secondo cui si è trattato con tutta probabilità di colpi di mortaio, nel distretto di Seredyna-Buda dove tre abitazioni private sono state danneggiate. Tra le 10:38 e le 10:55 sono invece stati registrati colpi colpi, presumibilmente da cannoni semoventi, nell’area del villaggio di Starykove. Ancora cinque colpi - probabilmente di mortaio- nella zona del villaggio di Studenok registrati fra le 10:30 e le10:45.
Bimbo italiano in Donbass: è al centro di una disputa familiare
È al centro di una disputa familiare la vicenda di Roman, il piccolo di 6 anni figlio di un italiano residente nel veronese e di una cittadina ucraina trasferitasi a Donetsk, per il quale i nonni hanno lanciato un appello. La questione riguarda soprattutto i difficili rapporti tra i genitori e il desiderio di rivedere il nipote. Recentemente ulteriori dubbi e preoccupazioni sono stati sollevati alla luce delle accuse di deportazione avanzate contro Vladimir Putin. Sono numerosi gli appelli lanciati dai nonni negli ultimi mesi, tra cui anche una lettera alla Presidenza della Repubblica. Lo scorso anno, i parenti avevano sostenuto che un missile era caduto a meno di due chilometri dall’abitazione dove il piccolo risiede con la madre, e avevano sottolineato che è «in costante pericolo di vita». Il padre del bimbo aveva conosciuto sua moglie in Ucraina e si erano sposati là, ma quando il piccolo aveva 3 mesi la donna l’ha portato con sé in Ucraina, quindi ha divorziato. L’ultima volta che i nonni hanno visto il bambino di persona è stato nel 2018.
I russi sospendono la ricerca del drone Usa precipitato nel Mar Nero
Secondo la giornalista ucraina Nataliya Gumenyuk, citata da Unian, i russi avrebbero sospeso le operazioni di ricerca del drone Reaper americano precipitato nel Mar Nero dopo un contatto con due jet russi il 14 marzo: secondo la cronista, «le condizioni meteo e la profondità» delle acque «non aiutano la continuazione del lavoro». Gumenyuk nota che nella zona sono comunque rimaste diverse unità russe, che si tengono però ad almeno 100 miglia nautiche dalle coste ucraine per rimanere fuori dalla portata di attacchi missilistici di Kiev.
Epifanio risponde a Kirill sulla cacciata dei monaci fedeli a Mosca
Il metropolita Epifanio, capo della Chiesa ortodossa che si è staccata dal Patriarcato di Mosca, risponde a Kirill secondo il quale alla Lavra della capitale ucraina si sta consumando un atto di persecuzione religiosa con l’allontanamento dei monaci fedeli a Mosca. Sulla questione nei giorni scorsi era intervenuto anche Papa Francesco chiedendo a tutti di rispettare i luoghi di fede e quindi di fatto rispondendo all’appello del Patriarcato di Mosca. «In relazione agli eventi attuali relativi alla Santa Dormizione Kyiv-Pechersk Lavra, ritengo necessario fornire una spiegazione a una serie di questioni. Innanzitutto va sottolineato che non si pensa alla chiusura del monastero, né alla sospensione della preghiera, dei servizi o della vita monastica al suo interno», dice Epifanio.
Militari ucraini addestrati in Italia
Un’aliquota di circa una ventina di militari ucraini ha concluso una fase di addestramento in Italia, confermano fonti qualificate. Il Fatto oggi ha riportato che l’attività di formazione si sarebbe svolta a Sabaudia (Latina) presso il Comando artiglieria dell’Esercito e avrebbe riguardato il sistema missilistico Samp-T, che l’Italia, insieme alla Francia, si è impegnata a fornire a Kiev per difendere le città dagli attacchi aerei russi.
Montenegro, si vota per le presidenziali
In Montenegro si vota oggi fino alle 20:00 (stessa ora italiana) per le elezioni presidenziali, le quarte dalla proclamazione di indipendenza nel 2006. I candidati in lizza sono sette, compreso il presidente uscente e leader del Partito democratico dei socialisti (Dps) Milo Djukanovic, che aspira a un nuovo mandato. Se nessuno dei candidati otterrà la maggioranza del 50% dei voti espressi, si terrà un ballottaggio il 2 aprile fra i due candidati più votati. Stando ai sondaggi della vigilia, difficilmente il nome del vincitore finale uscirà oggi, ed è molto probabile che si andrà a un secondo turno fra due settimane, per il quale favoriti vengono dati Djukanovic e Andrija Mandic, candidato del Fronte Democratico, un cartello politico filoserbo e in opposizione all’attuale governo. Decano della politica montenegrina, Djukanovic è alla guida del Paese ex jugoslavo da oltre trent’anni, alternandosi nella carica di presidente e in quella di premier.
Pushilin: «Felici per Putin a Mariupol. Con la Russia siamo un’unica famiglia»
Denis Pushilin, il capo dell’amministrazione filo-russa di Donetsk, ha definito «simbolica» a visita del presidente russo Vladimir Putin a Mariupol. Nel suo canale Telegram, Pushilin ha scritto che «non è un caso che il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha visitato la Repubblica popolare di Donetsk nell’anniversario della riunificazione della Crimea con la Russia. Il ritorno della Crimea e del Donbass sono anelli della stessa catena. In tutti questi anni abbiamo sostenuto che il nostro viaggio verso casa è più lungo e ora noi, insieme alla Crimea, siamo un’unica famiglia dei popoli della Russia. E, naturalmente, siamo molto felici di vedere il nostro presidente nel Donbass».
Putin: «I militari ucraini? La gente normale non mina gli ospedali»
Secondo quanto asserisce Vladimir Putin, i militari ucraini, prima di lasciare Mariupol, avevano minato le locali strutture mediche: «La gente normale non fa questo», ha commentato, citato dalla Tass, il presidente russo, che ha visitato a sorpresa la città ucraina occupata e annessa dalla Federazione russa. Il vicepremier russo Marat Khusnullin, che accompagna Putin nella visita, ha detto di aver visitato Mariupol subito dopo la sua «liberazione» e di aver visto «con i suoi stessi occhi», che «i rifugiati alloggiano in edifici vicini, dove erano ricoverati anche i pazienti e dove si eseguivano le operazioni chirurgiche. Tutte i servizi medici - dice Khusnullin, citato da Tass - erano stati minati».
Il vicepremier a Putin: i residenti di Mariupol stanno tornando spontaneamente
I residenti di Mariupol che lasciarono la città durante i combattimenti stanno tornando spontaneamente e la popolazione censita della città sta crescendo, secondo quanto afferma il vicepremier russo Marat Khusnullin parlando con il presidente Vladimir Putin durante la loro visita ala città martire ucraina occupata annessa la scorsa primavera alla Federazione russa. Lo scrive la Tass. «La gente ha iniziato a ritornare spontaneamente quando ha visto che è in corso la ricostruzione, e la popolazione censita è in crescita», dice Khusnullin parlando con Putin in un video di cui rende conto l’agenzia di stampa russa Tass. Il vicepremier russo ha aggiunto che a Mariupol «si stanno creando posti di lavoro» e che «ogni impresa in città viene classificata sulla base di: quanto e chi investe, quale fonte, chi è al comando e quanti posti di lavoro vengono creati», dice, citato dalla Tass.
Mosca: dal 2025 voli passeggeri dall’aeroporto di Mariupol
L’aeroporto di Mariupol viene già utilizzato per scopi militari e la sua ricostruzione è prevista per il 2025, quando sarà aperto ai voli commerciali: lo ha riferito il vice primo ministro russo, Marat Khusnullin, al presidente Vladimir Putin, in visita alla città annessa alla Russia. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Tass, Khusnullin ha anche detto che il porto della città è in buone condizioni e viene utilizzato come base di trasbordo. L’edificio dell’aeroporto «sarà ricostruito alla fine del 2023. Si prevede che sarà un aeroporto a pieno titolo, con la possibilità di volare verso tutte le città russe e all’estero, (questo) è previsto per il 2025. Ora l’aeroporto più vicino è quello di Rostov e Taganrog, a 150 km di distanza. Finora viene usato per obiettivi militari», ha spiegato il vice premier in un video della visita di Putin alla città.
Putin: amplieremo i quartieri residenziali di Mariupol
Vladimir Putin ha promesso che Mosca costruirà altri quartieri residenziali a Mariupol, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Tass, durante la sua visita nella città dell’Ucraina orientale Putin ha parlato con un residente locale, che ha definito il luogo «un piccolo angolo di paradiso». E il presidente russo ha detto: «Lo amplieremo».
Kazakhstan, seggi aperti per le elezioni anticipate
Il Kazakhstan vota oggi per le elezioni anticipate che potrebbero vedere eletti a deputati dei candidati indipendenti, segno di una timida apertura democratica nonostante i persistenti riflessi autoritari nel più grande Paese dell’Asia centrale. I seggi elettorali sono stati aperti alle 7 ora locale (le 2 in Italia). I circa dodici milioni di elettori hanno tempo fino alle 20 ora locale per votare. In queste elezioni si sono potuti presentare candidati non affiliati a partiti, per la prima volta dal 2004. La soglia per entrare nel Majilis (la camera bassa del Parlamento con 98 membri eletti) è stata abbassata al 5%, con una quota del 30% per donne, giovani e persone con disabilità.
Questi cambiamenti hanno in qualche modo ravvivato il panorama politico anchilosato di questa ex repubblica sovietica al confine con Russia e Cina, ancora segnata dai sanguinosi disordini del gennaio 2022. Nella precedente legislatura erano rappresentati solo tre partiti e tutti sostenevano il presidente Kassym-Jomart Tokaïev, facilmente rieletto con oltre l’80% dei voti a novembre durante un ballottaggio senza vera concorrenza. «Il sistema elettorale è cambiato e dà l’impressione di una scelta. Ma in realtà il presidente e la sua amministrazione tengono in mano il conteggio dei voti», secondo il politologo Dimach Aljanov.
Flotta ombra di petroliere aiuta l’export russo ad aggirare le sanzioni
Almeno due compagnie stanno aiutando la Russia a eludere le sanzioni sul petrolio imposte dall’Occidente, con l’aiuto di una flotta ombra di petroliere. Lo riporta l’agenzia di stampa Bloomberg. Si tratta della Fractal Shipping di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, e dell’indiana Gatik Ship Management basata a Mumbai, che insieme possiedono petroliere per un valore di 2 miliardi di dollari. «In meno di un anno hanno assemblato flotte che ora trasportano milioni di barili di petrolio russo in tutto il mondo», riferisce l’agenzia sottolineando che gli uffici di entrambe le società sono registrati in edifici abbandonati. La Fractal e la Gatik fanno parte di una rete tentacolare di attività marittime emersa subito dopo l’invasione dell’Ucraina, che aiuta la Russia ad esportare il suo petrolio nonostante le sanzioni dell’Occidente, commenta Bloomberg. «È questa nuova generazione di operatori del mercato delle petroliere che ha aiutato il petrolio russo a continuare a circolare nel mondo», ha detto Rebecca Galanopoulos Jones, analista di VesselsValue, una società che monitora i prezzi di migliaia di navi mercantili. «Le sanzioni sul petrolio russo sembrano aver avuto un impatto minimo sui livelli complessivi di esportazione», ha aggiunto.
Mosca, Putin ha visitato Mariupol
Il presidente russo Vladimir Putin ha effettuato “una visita di lavoro” nella città ucraina di Mariupol, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo rende noto il servizio stampa del Cremlino, citato dall’agenzia russa Tass. Putin ha “ispezionato una serie di luoghi della città e parlato con i residenti locali”, spiega Mosca aggiungendo che il presidente russo “si è recato a Mariupol in elicottero; ha guidato un veicolo lungo le strade della città, fermandosi in diverse località”. Proprio pochi giorni fa l’amministrazione militare russa aveva inaugurato una piattaforma per elicotteri sull’acciaieria Azovstal di Mariupol, per mesi roccaforte della difesa ucraina fino alla resa del maggio scorso. Secondo quanto riferisce ancora il Cremlino, Putin ha anche tenuto un incontro nella città russa meridionale di Rostov sul Don con i vertici militari nel posto di comando “dell’operazione militare speciale” in corso in Ucraina.
Di 2 morti e 10 feriti bilancio attacco russo a Kramatorsk
Sale a dieci il numero dei feriti nell’attacco russo a Kramatorsk di ieri. Lo riferisce il Kyiv Indipendent, citando le parole del governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Nell’attacco russo, effettuato con bombe a grappolo, hanno perso la vita due civili.
Kiev: sabato 18 marzo sono stati respinti 83 attacchi russi
Le forze ucraine hanno respinto ieri 83 attacchi russi in cinque città: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano della situazione al fronte. Lo riporta il Kyiv Independent. Le truppe russe stanno cercando di catturare la totalità delle regioni di Donetsk e Lugansk, nell’Ucraina orientale, e ieri hanno lanciato offensive vicino alle città di Lyman, Bakhmut, Avdiivka, Marinka e Shakhtarsk. Durante gli attacchi, i russi hanno lanciato 11 missili, quattro dei quali avevano come obiettivo infrastrutture civili a Zaporizhzhia. Le forze di Mosca hanno inoltre condotto 16 raid aerei ed hanno sparato un centinaio di razzi con sistemi a lancio multiplo. Da parte sua, l’Aeronautica militare ucraina ha condotto 10 attacchi contro zone ad alta concentrazione di soldati russi ed ha abbattuto un drone Shahed-136 di fabbricazione iraniana.