Energia

Ue: bozza per includere nucleare e gas in fonti green. Salvini: Lega pronta a referendum

L’Ue apre alla possibilità di includere l’energia nucleare e il gas naturale come fonti green, con l’obiettivo di accelerare il percorso verso un’Europa a emissioni zero

Nucleare, Salvini: "Referendum? No, la politica si assuma sue responsabilità"

2' di lettura

Energia nucleare e gas naturale fonti green? L’Unione europea apre a questa possibilità, con l’obiettivo di accelerare il percorso verso un’Europa a emissioni zero. La Commissione Ue ha elaborato una bozza di piano che, se riceverà l’appoggio della maggioranza degli Stati membri, entrerà in vigore dal 2023. In Italia Matteo Salvini applaude e rilancia: «L’Italia non può stare ferma, la Lega è pronta anche a raccogliere le firme per un Referendum che porti il nostro Paese in un futuro energetico indipendente, sicuro e pulito». Bocciatura invece dalle file del M5S, con il capogruppo alla Camera Davide Crippa che attribuisce a Salvini ricette vecchie e sbagliate e invita ad adottare soluzioni più rapide e concrete.

La richiesta di un tavolo nazionale

A preoccupare in questo momento è soprattutto il caro-bollette. Dopo l’ennesima stangata sul fronte delle tariffe di luce e gas, la politica è in pressing sul governo perché trovi una soluzione al problema. Salvini, dopo la telefonata di giovedì al premier Mario Draghi, sollecita «un tavolo nazionale sul caro-bollette, tema diventato insieme al Covid la vera urgenza dei prossimi mesi. Famiglie e attività produttive non aspettano», insiste il leader della Lega.

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Un tavolo sul quale il ministero dello Sviluppo è pronto a portare «le riflessioni già avviate per individuare le soluzioni per i settori industriali più impattati», assicura il ministro leghista Giancarlo Giorgetti, che dopo aver già assicurato che le misure del governo (l’ultima gli 3,8 miliardi in legge di bilancio) verranno ulteriormente rafforzate, indica la necessità di «scelte urgenti per famiglie e imprese che implicano una riflessione più generale sulla sovranità energetica del nostro Paese».

La proposta del tavolo è accolta con favore da Forza Italia, che si prepara a presentare al governo un pacchetto di proposte, annuncia la vicepresidente del gruppo al Senato Licia Ronzulli, per risolvere in maniera strutturale il problema, da una maggior produzione nazionale di gas alla ricerca sul nucleare di ultima generazione.

Altre proposte arrivano dal M5s, dall’ipotesi di rendere strutturale l’utilizzo dell’extragettito delle aste CO2, fino all’idea che chi ha ottenuto enormi profitti dai rincari contribuisca nel contrasto all’emergenza energetica.

Aiuti alle imprese

Intanto per le imprese, che da giorni chiedono interventi immediati per mitigare gli effetti dei costi alle stelle del gas, qualcosa è stato fatto: nel decreto Milleproroghe è previsto che le imprese energivore italiane potranno godere di prezzi dell’energia allineati a quelli dei loro competitor europei fino a tutto il 2026; inoltre è stato firmato nei giorni scorsi dal ministro Cingolani il decreto gasivori, con cui sono attese nei primi mesi dell’anno riduzioni degli oneri di sistema.

A far ben sperare ci sono anche i ribassi del prezzo del gas naturale, che sui mercati europei è tornato sui livelli di fine ottobre. Mentre per il petrolio si guarda alla riunione di giovedì dell’Opec+, che nelle attese degli analisti potrebbe decidere un nuovo aumento della produzione di 400mila barili al giorno.


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