Gli obiettivi

UniCredit primo istituto italiano ad avere un comitato Esg nel board

di Lucilla Incorvati

2' di lettura

Nonostante la spinta impressa dai nuovi criteri Eba, a fine 2020 il 78% delle banche italiane considerava ancora i criteri Esg come un fattore reputazionale e non di business. È quanto emerge dalla ricerca del Politecnico di Milano effettuata fra 13 banche italiane che rappresentano il 71% degli attivi totali del sistema bancario. «UniCredit non è in quel novero, perché per noi i criteri Esg entrano già oggi nel processo decisionale e impattano direttamente sul modello di business». Esordisce così Roberta Marracino, head of group Esg strategy & impact Banking del Gruppo UniCredit. Gli sforzi fatti dal gruppo bancario nel supporto alla transizione “verde” e alla riduzione delle emissioni si vedono anche dal valore di green bond e green loans emessi, che la posiziona tra le prime cinque banche in Europa. «Complessivamente nel 2020 abbiamo emesso green loans, green e sustainability bonds per 120 miliardi di euro - dettaglia Marracino - e nell’area geografica dell’Est Europa il 10% dei prestiti emessi sono prestiti finalizzati all’efficientamento energetico. Mentre nell’area dell’Europa occidentale i prestiti green a individui e Pmi sono cresciuti del 67%». Anche l’impegno per la riduzione delle emissioni dirette è ambizioso: nel 2020 è già stato raggiunto l’obiettivo del 60% di riduzione rispetto al 2008 e si punta a -80% entro il 2030. Entro il 2023, inoltre, le sedi in Italia, Germania e Austria utilizzeranno esclusivamente fonti di energia rinnovabile.

«È stata rivista completamente la strategia Esg, a livello di governance, business, rischi, credito e metriche di impatto - dettaglia ancora Marracino -. La nostra è l’unica banca tra le italiane e tra le poche a livello europeo che ha un Comitato Esg nel board e che si è dotata di un Esg Strategy committee manageriale che indirizza e supervisiona le iniziative in questo ambito. Abbiamo poi un team di 40 manager in tutte le funzioni e aree geografiche a cui fanno capo circa 300 colleghi tra specialisti e commerciali che mettono a terra tutte le attività Esg». E se gli incentivi di lungo termine e il premio annuale dei top manager sono vincolati sia al client engagement sia ad indicatori Esg, è sull’inclusività e sulla parità di genere che UniCredit ritiene di essere ai vertici delle classifiche. «Il nostro obiettivo è raggiungere il 30% tra i vertici apicali nel 2023 - conclude Marracino - raddoppiando di fatto l’attuale livello del 15%». Non a caso, è fra i Leader della sostenibilità 2021 Sole 24 Ore-Statista.

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