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Valentino torna a Roma con la sfilata couture. Il sindaco: «Così rilanceremo la moda nella Capitale»

La sfilata-evento dell’8 luglio segna il ritorno di Valentino nella sua città d’origine e l’inizio di un piano di rilancio per attrarre i grandi marchi in città e valorizzare la sua bellezza e le sue scuole

di Chiara Beghelli

La sfilata della collezione Valentino haute couture nel 2021 nella Galleria di Palazzo Colonna a Roma. In primo piano, il direttore creativo Pierpaolo Piccioli

4' di lettura

Valentino lascia Parigi per tornare nella sua Roma. Almeno per una sera. Il prossimo 8 luglio monumenti e vie del centro storico della Capitale saranno il set della sfilata della collezione haute couture autunno-inverno 2022-23, da anni in calendario a Parigi. Ma dopo lunghe insistenze, per la stessa ammissione del direttore creativo Pierpaolo Piccioli, le creazioni più preziose che dal 1960 nascono nell’atelier di Piazza Mignanelli saranno presentate proprio nella loro città.

Valentino finanzierà due interventi di restauro in città

«Sarà un evento di portata mondiale, con cui vogliamo segnare l’inizio del rilancio del sistema moda a Roma - ha spiegato il sindaco Roberto Gualtieri alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, in Campidoglio -. E il suo impatto andrà ben oltre la sfilata, perché la maison finanzierà dei progetti di recupero del patrimonio storico e artistico della città». Si tratta in particolare della sostituzione delle due palme di piazza di Spagna, due simboli della zona, irrimediabilmente compromesse dagli attacchi del parassita punteruolo rosso, e del finanziamento del restauro di alcuni settori delle Terme di Caracalla, dove si terrà il ricevimento che concluderà l’evento. Valentino si inserisce così nella lunga lista dei marchi di moda che hanno sostenuto il patrimonio della città, da Bulgari a Gucci, da Tod’s a Fendi a Laura Biagiotti.

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Un’immagine della sfilata della collezione couture Mirabilia Romae nel 2015

I precedenti dal 2007 al 2021. Ma stavolta sarà un sfilata più inclusiva

Valentino aveva già presentato la sua collezione couture “Code temporal” nel gennaio 2021 nella Galleria di Palazzo Colonna, ma senza pubblico, e la sfilata di alta moda “Mirabilia Romae” risale al 2015. Nel 2007 il fondatore Valentino Garavani aveva organizzato nella Capitale un grande evento per dire addio alla sua maison. Anche la scorsa estate Valentino aveva lasciato Parigi per sfilare con l’alta moda all’Arsenale di Venezia: stavolta la sfilata si svolgerà su una passerella lunga circa 600 metri che collegherà piazza di Spagna, appunto, con piazza Mignanelli e le vie circostanti ma in quei giorni la città sarà “brandizzata” Valentino anche nelle strade del centro, sui ponti e con schermi al led su alcuni palazzi storici.

Una sfilata inclusiva, dunque, che dialoga con la città, come inclusiva è stata anche la scelta sia di invitare alla sfilata gli studenti delle scuole di moda della Capitale, dall’Accademia di Costume e Moda alla Koefia allo Ied, sia di aprire gli archivi della maison alla città, dal 10 al 12 luglio, per dare la possibilità di ammirare abiti creati fra il 1950 e il 1963, come ha sottolineato il ceo Jacopo Venturini: «Per noi il giving back, il restituire, è un valore cruciale».

Valentino Garavani nel 2007 a Palazzo Mignanelli

Il più felice di quello che accadrà l’8 giugno è però Pierpaolo Piccioli, dal 2008 alla guida creativa di Valentino, prima insieme a Maria Grazia Chiuri, e dal 2016 da solo al timone: «Roma è la nostra casa, il palco quotidiano delle nostre attività - ha spiegato -. A Parigi portiamo il savoir faire delle mani delle persone di Roma che lavorano nel nostro atelier, e che si formano spesso nelle scuole della città, con cui abbiamo un dialogo molto intenso e partecipato».

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Piccioli: «Il mio Valentino è una community di valori, non un marchio lifestyle»

Ma quella di Piccioli è anche una chiara presa di posizione, quasi di rottura, con il “prima”: «Per le mie collezioni non mi sono mai ispirato al passato. Certo, ho sempre immaginato una conversazione con il signor Valentino, e questa volta, per la prima volta dopo 23 anni in Valentino, ho avuto il desiderio di confrontarmi con lui». Nato a Nettuno,60 km a sud di Roma, Piccioli ha studiato nella sede romana dello Ied e da ragazzino saliva sul treno per accalcarsi su via Condotti e seguire le sfilate di Donna sotto le stelle, evento che negli anni Ottanta e fino ai primi Novanta portava sulla Scalinata di Trinità dei Monti i grandi marchi della moda: «Erano gli anni in cui nasceva la moda italiana e io per non perderla dormivo in città e tornavo a casa in treno la mattina seguente - ha ricordato -. Quel sogno mi è rimasto dentro, anche se questo evento sarà diverso. I monumenti sono gli stessi, le persone cambiano. Il glamour è interessante, ma la moda deve essere anche altro. Valentino è stato il marchio del lifestyle, cioè di un gruppo di persone che condividevano le superfici, come l’amore per i castelli, i cani, le auto. Oggi Valentino è il marchio di una community, inclusiva, che riempie di senso la bellezza e condivide valori. La moda, oggi più che mai, ha il dovere di dare voce a chi non l’ha, di difendere i diritti delle persone messi in pericolo».

Un’immagine di Donna sotto le Stelle a Roma

Roma punta al rilancio facilitando gli investimenti

Da parte sua l’amministrazione di Roma Capitale ribadisce il punto di svolta che questo evento dovrà rappresentare. Nella giunta Gualtieri, peraltro, per la prima volta è stato formato un Assessorato che unisce turismo, sport, grandi eventi e moda, affidato ad Alessandro Onorato: «A luglio ci saranno altri importanti eventi dedicati alla moda, nella scia di un piano a cui stiamo lavorando per far ritrovare alla città il suo spazio nel sistema moda - ha detto Onorato -. Vogliamo attrarre i marchi, non solo per offrir loro scenografie spettacolari, ma anche rendendo più chiari e veloci i canali di investimento. E la collaborazione con la Camera Nazionale della Moda e con Milano sarà molto più stretta».

Addio ad Altaroma

Questo vuol dire anche addio ad Altaroma, la manifestazione organizzata due volte l’anno in città, che pur con un riposizionamento incentrato sulla valorizzazione dei giovani talenti, ha vissuto gli ultimi anni fra alti e bassi. E che ha visto uscire una alla volta le partecipazioni delle istituzioni: «Altaroma organizzerà il 12 luglio un evento al Palazzo Senatorio - ha proseguito Onorato -. Ma la sua esperienza non continuerà. Ringraziamo Silvia Venturini Fendi per la passione e il lavoro di questi anni. Ora nascerà una nuova fondazione, e continueremo a lavorare sulla valorizzazione anche di altri luoghi della città, come via Veneto, e delle nostre scuole di eccellenza».


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