Vaticano, più spazio alle donne nelle messe. Francesco assegna funzioni finora solo maschili
Nuova legge canonica del Papa: alle donne anche “lettorato” e accolitato”, ma resta esclusione da ruoli sacerdotali. Mariella Enoc confermata alla guida dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù
3' di lettura
La prassi era già consolidata da tempo, ma ora diventa legge del diritto canonico: le donne potranno rivestire ruoli ufficiali nelle celebrazioni. Papa Francesco con un Motu Proprio – una sorta di decreto legge che non ha bisogno di essere convertito entro 60 giorni… - ha sancito il riconoscimento di due «ministeri» (funzioni) anche alle donne, che potranno così essere presenti sull'altare a pieno titolo. Non è un passo verso il sacerdozio, questo è stato escluso in via definitiva da tutti i pontefici recenti, e neppure per il diaconato sul quale è al lavoro una commissione di studio. Le funzioni ammesse sono il lettorato e l'accolitato, che permettono di leggere passi delle sacre scritture (non il Vangelo) e assistere il sacerdote. Sono funzioni che via via vengono assegnate ai seminaristi nel percorso di avvicinamento alla consacrazione.
Il percorso di avvicinamento già al Sinodo sull'Amazzonia
Insomma, quindi, non è il passaggio delle “donne prete”, ma certamente è un tassello in quella prospettiva che anche lo scorso ottobre aveva ribadito dicendo che alle donne deve essere dato più spazio nella Chiesa, ma senza «cadere in clericalismi che annullano il carisma laicale e rovinano la faccia della Chiesa». Di più: nel documento finale del Sinodo sull'Amazzonia del 2019 si parlava di accesso alla donne a lettorato e accolitato, che ora diventa realtà. Come detto questo già avveniva, sia di donne che leggevano durante le messe o in funzioni come la distribuzione delle comunioni: accadeva in deroga a quanto aveva stabilito Paolo VI nel 1972, come spiegato da Vatican News. Ora Francesco rende legge canonica la presenza delle donne sull'altare, semplicemente abolendo un passaggio un cui si stabiliva che questo era possibile a persone “di sesso maschile”.
“Sviluppo dottrinale” che ha aperto una nuova strada
Scrive il Papa: «Si è giunti in questi ultimi anni ad uno sviluppo dottrinale che ha messo in luce come determinati ministeri istituiti dalla Chiesa hanno per fondamento la comune condizione di battezzato e il sacerdozio regale ricevuto nel Sacramento del Battesimo; essi sono essenzialmente distinti dal ministero ordinato che si riceve con il Sacramento dell'Ordine. Anche una consolidata prassi nella Chiesa latina ha confermato, infatti, come tali ministeri laicali, essendo basati sul sacramento del Battesimo, possono essere affidati a tutti i fedeli che risultino idonei, di sesso maschile o femminile». Quindi resta la distinzione tra i ministeri «ordinati» (vescovo, presbitero, diacono) riservati agli uomini e quelli «laicali», ora aperti nel caso di lettori e accoliti anche alle donne.
Francesco ricorda il “contributo prezioso” dei laici, donne e uomini
Nella lettera al prefetto della Dottrina della Fede, cardinale Ladaria Ferrer, Il Papa ricorda le parole di Giovanni Paolo II, secondo cui «rispetto ai ministeri ordinati la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l'ordinazione sacerdotale», aggiunge che «per i ministeri non ordinati è possibile, e oggi appare opportuno, superare tale riserva». Il Papa spiega che «offrire ai laici di entrambi i sessi la possibilità di accedere al ministero dell'Accolitato e del Lettorato, in virtù della loro partecipazione al sacerdozio battesimale incrementerà il riconoscimento, anche attraverso un atto liturgico (istituzione), del contributo prezioso che da tempo moltissimi laici, anche donne, offrono alla vita e alla missione della Chiesa».
Mariella Enoc confermata al Bambino Gesù
E riguardo al maggiori coinvolgimento delle donne anche nelle cariche vaticane, lo stesso giorno è arrivata la notizia che il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, in base ai poteri conferiti dal Papa, ha confermato per un triennio Mariella Enoc alla presidenza dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, di proprietà della Santa Sede. Mariella Enoc era già stata confermata nel 2017 alla guida del maggiore ospedale pediatrico d'Italia, articolato su cinque poli di ricovero e cura: la sede storica del Gianicolo, le sedi di San Paolo Fuori le Mura e di viale Baldelli a Roma, le sedi di Palidoro e Santa Marinella, sul litorale laziale. Un totale di 607 posti letto, di cui 40 di terapia intensiva e 22 di semi intensiva neonatale.
loading...