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Via libera al concordato preventivo per Heila Cranes: Ibla Capital lavora al rilancio

Il Tribunale di Reggio Emilia ammette il piano di risanamento per la storica azienda di gru marine. Già nel 2022 ritrovata la redditività

di Giovanna Mancini

2' di lettura

Via libera al concordato preventivo con continuità aziendale per Heila Cranes, azienda di Poviglio (Reggio Emilia) specializzata da oltre 40 anni nella costruzione di gru marine, acquisita lo scorso luglio da Ibla Capital, fondo di Private Equity specializzato in piccole e medie imprese italiane.

Gli effetti della pandemia da Covid-19 e della guerra in Ucraina – tra fermo di alcuni cantieri navali, strozzature nelle catene di approvvigionamento ed esplosione dei costi energetici – avevano infatti generato una grave difficoltà finanziaria per l’azienda, che pure rappresenta un’eccellenza dell’industria italiana, con il 90% di export e alcuni tra i più importanti cantieri navali del mondo come clienti. Tanto da avviare la richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo a luglio 2022, la cui approvazione da parte del Tribunale di Reggio Emilia è arrivata in questi giorni.

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Heila Cranes è assistita da Juri Bettinelli di Allen & Overy come legal advisor e da Renato Bogoni e Marella Chiapetti dello Studio Bogoni come financial advisor. Il piano di concordato con continuità aziendale è stato attestato da Franco Cadoppi. I risultati della fase di rilancio avviata a luglio sono già evidenti: «Siamo intervenuti con una ristrutturazione interna dei processi e dell’organizzazione, concentrandoci sul core business dell’azienda, ovvero i prodotti a maggiore marginalità», spiega Alessandro Lo Savio, amministratore delegato di Ibla e presidente di Heila Cranes. Questo ha consentito all’azienda di ritrovare una marginalità positiva già nel 2022.

«L’obiettivo è mantenere la situazione di redditività e progressivamente aumentare i ricavi, per tornare ai livelli degli anni migliori, attorno ai 20 milioni di euro», aggiunge Lo Savio. Il piano di sviluppo prevede il rafforzamento dell’area commerciale, anche attraverso l’inserimento di nuove figure professionali, il consolidamento del management e una focalizzazione sui grandi clienti fidelizzati.

Dal punto di vista occupazionale, non ci sono stati licenziamenti nella fase di ristrutturazione, e anzi il piano di rilancio prevede un progressivo aumento dei dipendenti (50 attualmente), fino al 20% entro tre anni.

«Al tempo stesso dobbiamo gestire la situazione debitoria – spiega Lo Savio – sia attraverso i flussi di cassa generati dalla continuità aziendale, sia grazie al supporto finanziario del fondo Ibla Industries II». L’assemblea dei creditori, che dovrà approvare il piano di risanamento, è stata fissata dal Tribunale per il prossimo 30 maggio.

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