ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùAd un’ora da Londra

Viaggio in treno a Sudbury per scovare i paesaggi di Gainsborugh

Questa cittadina ai più sconosciuta è perfetta per chi vuole addentrarsi nella campagna inglese e per gli appassionati di arte scoprire la casa-museo dell’artista Thomas Gainsborough

di Simone Filippetti

4' di lettura

Il piccolo, ma modernissimo, treno a binario unico che dalla stazione di Mark’s Tey si inoltra nel Suffolk, si ferma, per forza, alla stazione di Sudbury. Finisce la ferrovia: è l'ultima fermata e il binario termina lì, letteralmente. Già il viaggio in sé è una cartolina: sfila dal finestrino la quintessenza della campagna britannica, con la sua soavità, tra piccole stazioncine con le tettoie in legno e i pascoli di mucche e pecore. E’ un itinerario ideale e diverso per chi decide di fare una vacanza nella capitale britannica.

Ad un’ora di treno da Londra

Sudbury è una piccola cittadina del Suffolk, a un'ora di treno da Londra, che conta 13mila anime. La capitale inglese è meta costante di turisti, soprattutto nel fine settimana. La sconosciuta Sudbury, invece, è perfetta per chi cerca qualcosa di diverso dai soliti monumenti della metropoli: oltre al paesaggio incantevole, gli appassionati di arte, architettura e pittura troveranno un piccolo “tesoro” da scoprire: la casa-museo di Thomas Gainsborough.

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La casa-museo di Thomas Gainsborough

Casa-Museo tra antico e iper-moderno

Gainsborough è stato il più grande pittore inglese del ‘700, “maestro” spirituale di Constable. L'artista britannico, tra i fondatori della RA, la Royal Academy of Arts di Londra, è l'incarnazione del classicismo: il suo catalogo è fatto di ritratti di nobili e paesaggi. Sulla falsariga dei contemporanei Canaletto e Bellotto, Gainsbrough anticipa il Verismo: la campagna dei suoi quadri non è l’Arcadia, un paesaggio idealizzato come voleva il tardo Barocco. Il suo è un naturalismo raffinato. La casa-museo, poi, è un tesoro dentro al tesoro: i genitori di Thomas comprarono l'abitazione a Sudbury nel 1732. Era una vecchia casa di epoca Tudor del ’600, con soffitti bassi, enormi architravi di legno a cui i neo proprietari aggiunsero un portico in stile georgiano all’ingresso: aggirarsi nella casa è come entrare nella macchina del tempo (grazie anche ai mobili prestati dal museo V&A di Londra). Accanto a questo pezzo di passato, da poche settimane è stata inaugurata una nuova ala che ha ingrandito il museo, tanto che ora è la più grande collezione del pittore. Costruita su 3 piani, la struttura contrasta così violentemente con la secolare casa, da essere attraente, con il giardino a fare da cerniera architettonica: la nuova facciata è costruita nei materiali tradizionali inglesi, brick (mattoni rossi di terracotte) e flint (selce grigia).

La vetrata panoramica della nuova ala progettata dagli architetti ZMMA

Camera con vista

La nuova ala, sulla scia della Sainsbury Wing della National Gallery di Londra, progettata dagli architetti di ZMMA, è costata 9 milioni di sterline. Oltre la metà è stata pagata dalla National Lottery: il lotto inglese ha l’obbligo di finanziare progetti per il sociale delle comunità locali (a oggi ha distribuito 45 miliardi di sterline per 45 progetti). La chicca però è la vetrata all’ultimo piano, volutamente costruito più alto delle altre case per dominare la città: si apre una vista sulle campagne, le stesse che ispirarono il pittore, e sul delizioso giardino sottostante. Passeggiando tra le varie stanze, gli italiani troveranno anche due interessanti legami con il tricolore: nella sala della musica sopra il camino fa bella mostra il ritratto del toscano Gaetano Baldassarre Apollino Vestris. L’artista, nato a Firenze, da una famiglia di attori teatrali, andò a studiare danza a Parigi dove divenne uno dei più famosi ballerini del ‘700. In un'altra stanza, sempre sopra il camino, svetta il ritratto, ma questo non appartiene a Gainsborough, di Lawrence Sterne, lo scrittore inglese che inventò il turismo moderno e il Romanticismo. Il suo “Viaggio Sentimentale” in Italia aprì la strada ai famosi Grand Tour.

Trote e Mulini

Se la mattinata di arte e design ha riempito la mente e l'anima, ma svuotata la pancia, a pochi metri dal Museo Gainsborough, il The Wagon è un gastropub inglese, versione moderna dei pub di provincia che offre una cucina britannica rivisitata, con ingredienti locali: dalla trota in padella al fegato gourmet. Da lì la vicina e antica chiesa di St. Gregory, dedicata a San Gregorio Magno e anteriore all’Anno Mille, porta al fiume: nei secoli passati l’industria della seta, che ha bisogno di tanta acqua, fece la fortuna del villaggio. I bachi fanno i loro bozzoli sui gelsi, alberi indispensabili per la coltivazione dell’insetto: è per questo che anche dentro al giardino di casa Gainsborough ci sono vari gelsi, era la pianta più diffusa in città. Da sotto la chiesa si dipana un lungo sentiero pedonale che costeggia il torrente: il Croft Watermeadows è un dedalo di stagni dove osservare aironi e anatre. Camminando si può raggiungere l'Old Bathing Place, i vecchi bagni dentro al fiume: una sorta di piscina fluviale, costruita a fine ‘800 e chiusa negli Anni '30 per un’epidemia di difterite. Sudbury, con i suoi scorci incantevoli, potrebbe anche meritare una sosta notturna: per dormire il posto più caratteristico è il The Mill, un vecchio mulino convertito in hotel. Al vecchio edificio originale è stato aggiunto un blocco più squadrato, meno bello. Ma la grande terrazza sul fiume, specie se è una giornata di sole, è il pezzo forte dell'albergo.

Il sentiero Croft WaterMeadows


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