Whirlpool, sindacati in allerta sulla conferma dei 95 milioni di investimenti
Dopo i dati in calo del terzo trimestre del 2022, l’Ebit della regione europea è passato da 28 milioni di dollari a -28 milioni di dollari. Ma Fiom, Fim, Uilm e UglM chiedono il riconoscimento di un bonus contro il carovita ai lavoratori
di Cristina Casadei
2' di lettura
A fine mese il gruppo Whirlpool comunicherà le sue scelte strategiche e quindi cosa ne sarà della presenza in Europa e in Italia. I sindacati sono stati preallertati perché a ridosso della comunicazione al mercato, la multinazionale degli elettrodomestici incontrerà i rappresentanti dei lavoratori per spiegare le ricadute delle scelte strategiche sull’occupazione nel nostro paese. Alla luce dei dati in forte calo sia di vendite che di redditività, a causa del forte innalzamento dei costi produttivi, i sindacati sono in allerta per la conferma dei 95 milioni di investimenti previsti per quest’anno, sia per il miglioramento dei processi produttivi che per il lancio di nuovi prodotti.
Fim, Fiom, Uilm, UglM hanno spiegato di essere molto preoccupati, in parte per l’andamento del mercato e le dinamiche che si stanno verificando sul fronte materie prime, energia e inflazione, in parte per l’andamento del gruppo nell’area europea. Nel 2022 la multinazionale degli elettrodomestici nonostante il mantenimento delle quote di mercato, ha registrato, almeno fino al terzo trimestre una perdita di volumi di circa il 20%. Considerando il dato al netto della Russia allora la perdita si riduce al 13%. Il calo è stato più forte per i prodotti a libera installazione, mentre i prodotti da incasso sono andati meglio rispetto alla media del mercato. A fronte di questo quadro, «i margini di profitto sono stati erosi dal forte incremento dei costi di produzione. Paragonando il terzo trimestre del 2022 con quello del 2021, le vendite sono calate dell'8%, mentre l’Ebit della regione europea è passato da 28 milioni di dollari a -28 milioni di dollari - spiega una nota unitaria dei sindacati -. Per l’anno corrente il mercato degli elettrodomestici a livello europeo è atteso in ulteriore contrazione fra -1% e -3%».
Questo quadro preoccupa perché nel 2023 il gruppo ha previsto investimenti sulle fabbriche italiane per 95 milioni di euro, di cui 60 milioni in prodotto e 35 in processo, a cui vanno aggiunti 1,2 milioni nel magazzino di Carinaro. Le previsioni fatte nei mesi scorsi parlavano di volumi produttivi in generale in lieve crescita e la multinazionale aveva previsto anche lanci di nuovi prodotti. Tuttavia, secondo i sindacati, «restano irrisolti alcuni problemi di fondo degli stabilimenti, in termini sia di mancati interventi strutturali e sia di perdurante utilizzo degli ammortizzatori sociali che tanto pesano sul reddito dei lavoratori». Per questo motivo «abbiamo ribadito la nostra richiesta di riconoscere ai lavoratori una erogazione salariale, anche sotto forma di flexible benefit finché questo è normativamente possibile. L’aumento dei prezzi denunciato dall’azienda non ha inciso solo sui costi di produzione ma anche sulla vita e sul potere di acquisto dei lavoratori».
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