Ztl, la telecamera inquadra anche davanti
Moto e motorini possono sfuggire: violato il principio di non discriminazione
di M.Cap.
1' di lettura
Chi entra abusivamente in una Ztl può essere multato anche con una telecamera automatica che inquadra solo la parte anteriore del veicolo. Così sembra di capire leggendo il decreto dirigenziale (Dd) 170/2022, con cui il ministero delle Infrastrutture (Mims) ha omologato l’ultima variante di un rilevatore, il Tech Ztl7 della Movyon (la ex Autostrade Tech, controllata di Autostrade per l’Italia). Ma, se fosse così, si discriminerebbero alcuni trasgressori, con rischio di contenziosi.
Un principio cui il ministero ha storicamente cercato di attenersi è proprio quello di non-discriminazione. In questo caso, sanzionare sulla sola base dell’immagine dell’anteriore consente a chi circola con ciclomotori o motocicli di farla franca: questi veicoli hanno solo la targa posteriore. Così il fatto che il Dd citi anch’essi tra quelli sanzionabili pare una beffa.
Né il testo prescrive restrizioni all’utilizzo dell’apparecchio in modalità “anteriore”. Così, almeno in teoria, se dai fotogrammi emergesse qualche elemento utile a identificare il veicolo o chi lo guida, si potrebbe multare con la stessa telecamera piazzata all’ingresso di una Ztl anche chi ne esce. Un accertamento d’infrazione che sarebbe piuttosto discutibile.
Altra perplessità viene dall’assenza nel Dd di prescrizioni sull'oscuramento degli occupanti del veicolo, come invece è normalmente prescritto in accordo col Garante della privacy.
Ma probabilmente nella prassi il Tech Ztl7 continuerà a essere usato in modalità tradizionale. Perché, allora, omologare una versione con ripresa anteriore? Forse perché per qualche amministrazione locale fa punteggio in sede di aggiudicazione di un appalto: l’esperienza insegna che alcune commissioni di gare danno rilevanza a caratteristiche inutili.
loading...