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Borsa: caos banche arriva in Ue con Deutsche Bank, Milano maglia nera (-2,2%)

la banca tedesca chiude a -8,6% dimezzando quasi le perdite (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 24 mar - Le banche in forte calo (-4,2% l'Euro Stoxx 600 di settore), con Deutsche Bank nel mirino dei venditori, hanno tenuto in scacco le Borse europee. Gli indici, vittime dei timori sulla tenuta del sistema finanziario, hanno chiuso in netto ribasso, pur riducendo i cali rispetto alle ore precedenti: Milano -2,23%, finendo comunque la settimana in aumento di circa un punto e mezzo grazie all'accelerata di inizio settimana, Parigi -1,74%, Francoforte -1,66%, Londra -1,26%, Madrid -1,98% e Amsterdam -1,58%. Gli investitori, nonostante le "corsa alla rassicurazione" di autorita' di regolamentazione, istituzioni e Governi, sono andati a caccia degli anelli deboli della catena. E' successo negli Stati Uniti (dove traballano altri istituti come Comerica e Keyport e la segretaria al Tesoro Janet Yellen ha convocato una riunione di urgenza del Consiglio di supervisione sulla stabilita' finanziaria) e in Europa, dove sotto tiro sono finite appunto Deutsche Bank (-8,6%), che riscattera' in anticipo i titoli Tier 2 subordinati da 1,5 miliardi di dollari a tasso fisso con scadenza al 2028, e due altre banche tedesche, che non rimborseranno i titoli AT1 che avevano l'opzione 'call' in arrivo (una mossa lecita, ma che spariglia il mercato). Anche in questo caso, sono arrivate rassicurazioni, a partire da quelle del cancelliere tedesco Olaf Scholz, secondo il quale la stabilita' di Deutsche Bank (e dell'intero sistema) non e' da mettere in discussione. Gli effetti non sono stati, tuttavia, quelli desiderati. Cosi', anche a Piazza Affari, le banche hanno pagato il conto piu' salato, con ribassi arrivati durante la seduta anche oltre il 6% (alla chiusura Banco Bpm -4,14%, Bper -4,04% e Unicredit -4,06% registrano i cali maggiori). I finanziari hanno trascinato al ribasso anche il resto del Ftse Mib, che ha visto solo Diasorin (+3,6%) registrare guadagni di una certa entita', rimbalzando dopo il calo della vigilia. Ha retto anche Recordati (+0,34%), con il comparto farmaceutico. Sul mercato dei cambi, l'euro torna a indebolirsi e passa di mano a 1,076 dollari (1,0738 in avvio e 1,089 dollari ieri in chiusura) e a 140,732 yen (139,64 yen in apertura, da 142,565), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 130,709 (da 130,998). Il timore di una frenata dell'economia spinge in basso il petrolio, che pure si rimette in carreggiata dopo essere arrivato a cedere anche 4 punti: il Wti, contratto maggio, arretra dell'1,79% a 69,71 dollari al barile, il Brent di pari scadenza l'1,77% a 74,6 dollari. Il gas, contratto aprile scambiato ad Amsterdam, nel finale perde il 4,8% a 41,09 euro al megawattora. Infine, lo spread ha finito in rialzo a 189 punti, contro i 186 del closing precedente, con il rendimento decennale al 4,01% dal 4,04% precedente.

Ars

(RADIOCOR) 24-03-23 17:44:11 (0485)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN

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